Fiume Sarno, Costa: “Istituire sito di interesse nazionale”

La Provincia di Salerno vota all’unanimità la proposta di Fratelli Fratelli d’Italia sul dragaggio. Gli ambientalisti: “Serve dragare, il letto del fiume negli anni si è innalzato di 3/4 metri”

Il fiume Sarno non può più attendere, la Provincia di Salerno spinge per un intervento immediato. Sul tema, l’ex ministro Sergio Costa, lancia la proposta di istituzione di un sito di interesse nazionale.  In attesa della realizzazione del Grande Progetto del Fiume Sarno da parte della Regione Campania, la Provincia ha deliberato all’unanimità un intervento immediato. In particolare, l’ente ha chiesto alla Regione di effettuare una verifica dello stato di manutenzione di tutti gli argini del reticolo idrografico del fiume Sarno, nell’ambito della provincia di Salerno. Inoltre, di provvedere ed effettuare un non più rinviabile intervento di dragaggio, al fine di porre definitivamente rimedio alle cause delle costanti esondazioni che coinvolgono l’area del territorio a ridosso tra i comuni di Scafati, Angri, San Marzano sul Sarno, anche in occasione di periodi di moderata piovosità. Sulla stessa linea, già da tempo, gli attivisti del comitato No Vasche, che più volte hanno chiesto agli organi competenti di “dragare il fondo del fiume, perché innalzatosi negli anni di 3 o 4 metri”.

La proposta di un intervento immediato è stata formulata dal consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Iaquinandi, ed accolta dall’intera assise provinciale. Gli interventi, come riporta il Quotidiano del Sud, vengono sollecitati da più parti. Il fiume Sarno interessa ben tre province e coinvolge molti enti, pertanto per il disinquinamento e la manutenzione, c’è bisogno della sinergia di tutti. In tal senso, potrebbe essere interessante, la proposta dell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa, lanciata in un incontro organizzato dalla senatrice Virginia La Mura: “Si potrebbe ottenere per il Sarno, un sito di interesse nazionale”. Secondo il generale dell’Arma dei carabinieri, come avvenuto per la Terra dei Fuochi con la legge di stabilità, anche per il bacino idrografico del fiume Sarno, si può pensare all’istituzione per legge di sito di interesse nazionale.

Questo agevolerebbe, notevolmente, tutte le procedure da mettere in campo in ordine al disinquinamento ed alla manutenzione, nonché al controllo ed al monitoraggio del fiume. Il lavoro dell’ex ministro, effettuato durante il primo lockdown, è stato quello di conoscere lo stato dell’arte. L’ accordo tra ministero dell’Ambiente, Noe, Vera Corbelli dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale e le capitanerie di porto, ha consentito una intensa attività di controlli, circa 280, che hanno fatto emergere, la presenza nel fiume di cromo, cadmio, fosforo, idrocarburi ed escherichia coli. Visti i numerosi dati e la conoscenza del problema, l’ex ministro Sergio Costa, ha avanzato la richiesta di sito di interesse nazionale. Probabilmente, l’idea potrebbe essere accolta già da alcuni parlamentari del M5s e presentata al Governo.
Giuseppe Colamonaco

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