Il rischio del peggioramento non messo da parte: se ne parlerà venerdì prossimo
Campania confermata in zona gialla, pur se l’Rt supera quota 1, ma la situazione complessiva, verificata alle 12 di oggi, traccia un quadro da rischio basso. L’Agenas, l’agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali, calcola che il 22% dei posti di terapia intensiva sono occupati da casi Covid (il limite massimo è il 30%) e in degenza di area non critica (i reparti ordinari) l’occupazione dei malati colpiti dal Sars Cov 2 è al 34% dei totali, sei punti percentuali sotto al massimo. Venerdì la nuova verifica dei dati, dipende quindi da ognuno di noi mantenere la zona gialla.
LA SITUAZIONE DELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà l’ordinanza che dal 3 maggio metterà in area rossa la Valle D’Aosta e in area arancione la Basilicata, la Calabria, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna (che lascia quindi il rosso). Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. L’esito del monitoraggio, dunque, ha portato a solo due cambi di colore rispetto alla settimana scorsa: le due regioni che, in base ai dati, sembravano in bilico sono rimaste nelle fasce di rischio dov’erano già: la Campania, pur con un Rt superiore a 1 (ma un rischio basso) rimane in giallo, mentre la Puglia resta in arancione dopo aver sperato nella “promozione” in zona gialla.
I COLORI DELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Da lunedì 3 maggio.
Zona rossa: Val d’Aosta.
Zona arancione: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Zona gialla: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.
Zona bianca: nessuna