“Io apro”, Confesercenti Pagani non aderisce: “Lavoriamo per mobilitazione regionale”

Il motivo spiegato dal delegato Davide Baldi

“Nel corso di questi ultimi giorni da più parti siamo stati sollecitati ad aderire a questa  forma di protesta denominata “Io apro” che dovrebbe essere messa in pratica a partire da martedì 6 aprile da quelle categorie commerciali che più di altre sono state penalizzate dalle chiusure previste dai vari decreti ed ordinanze. Dopo attenta riflessione abbiamo deciso di non aderire a questa forma di protesta, che potrebbe nascondere interessi di altra natura, in primo luogo perché riteniamo che disobbedire a leggi dello stato sia un reato del quale non possiamo essere istituzionalmente complici, ma anche perché pensiamo che possano essere più efficaci altre forme di protesta e per questa ragione stiamo lavorando per organizzare una giornata regionale di mobilitazione di massa per portare la voce dei commercianti direttamente alle Prefetture.

Come sempre siamo vicini a tutte le categorie commerciali falcidiate dall’emergenza Covid  ed in particolare a quelle più penalizzate, purtroppo i ristori previsti sono insufficienti a colmare le perdite subite e molto spesso le restrizioni imposte a livello locale, vengono adottate per mascherare l’incapacità di controllare il territorio, peggiorando il quadro generale senza portare un significativo contenimento del numero dei contagi. Ai commercianti intenti ad intraprendere l’apertura delle loro attività consigliamo di desistere  e di tenere ancora duro per un altro po’ di tempo, perché noi siamo quotidianamente in contatto con tutti gli organi competenti e contiamo presto di poter ricevere delle risposte e delle soluzioni che ci riescano a traghettare verso la fine di questa crisi sanitaria ed economica”.

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