Nel quartetto della Napoli Mandolin Orchestra anche Luca Petrosino di Nocera
“Caruso” sublimata nel tempio della musica italiana e nel giorno in cui 78 anni fa nacque Lucio Dalla, il suo autore. Ermal Meta è riuscito nell’impresa di cantare una delle più belle canzoni italiane che 35 anni fa, proprio in questi giorni, faceva la sua comparsa nel panorama musicale. Un brano che ha commosso tutto il mondo (disco di platino e Targa Tenco come miglior canzone dell’anno) ma legato fortemente alla voce di Dalla. E l’anima di Dalla, stasera, ha aleggiato durante tutta la terza puntata del 71esimo festival di Sanremo, tant’è che il primo brano dedicato alle esibizioni dei duetti è stato proprio 4 marzo del 1943 del cantautore bolognese, interpretato suggestivamente dai Negramaro in un tributo al grande artista.
AL PRIMO POSTO
La Cover di Caruso si è classificata al primo posto della serata, consentendo al cantante di origini albanesi di continuare a svettare nella classifica provvisoria della 71esima edizione del festival. Ad accompagnare Ermal Meta la Napoli Mandolin Orchestra, del maestro Mauro Squillante, presidente dell’Accademia Mandolinistica Napoletana. Un’esibizione di un livello altissimo che, purtroppo, è avvenuta all’1,49, quando una giornata era ormai iniziata, per dirla alla Marzullo, e dopo una serata dove tra canzoni di artisti in gara e ospiti si è arrivati a superare i 30 brani, con “duetti” improbabili e talvolta a limite del cambiare canale ed altri molto belli, qualcuno di rara eleganza. Tra questi c’è proprio quello di Ermal Metal e del quartetto che lo accompagnava, del quale fa parte anche il noto musicista e cantautore nocerino Luca Petrosino, da molti conosciuto anche come Joe, che si è particolarmente distinto nel suonare il mandolino. «Sono molto contento di aver raggiunto questo obiettivo, portare il suono del mandolino e un pezzo della nostra terra a Sanremo», aveva dichiarato nei giorni scorsi Petrosino a RTAlive -. Petrosino collabora con il maestro Squillante, docente al conservatorio di Napoli, dal 2013. L’orchestra ha votato le 26 esibizioni, classificando la “Caruso” di Meta e della Napoli Mandolin Orchestra al primo posto, con l’unanime plauso anche di molti artisti che si erano scatenati a commentare positivamente l’esibizione.
IL POST DI PETROSINO
Luca Petrosino ha pubblicato un post su Facebook prima dell’esibizione. Questo il testo: «Ragazzi oggi è il giorno al Festival di Sanremo. Ormai è noto che la Napoli Mandolin Orchestra accompagnerà Ermal Meta per il brano “Caruso” nel giorno del compleanno di Lucio Dalla . Un consiglio…preparate le giarre di caffè o mettete la sveglia perché usciremo tardi. Voglio dedicare la performance di stasera a Loredana Pagliara, Rosaria Barone, Vincenzo Petrosino, LaPaolina SinoPetro, Roberto Petrosino, ai miei figli Sophia e Vincenzo Carlos che ogni giorno mi sostengono nella mia carriera artistica, a tutte le persone con cui ho condiviso una parte del percorso, ai vari gruppi musicali che ho avuto, ai tanti colleghi ed amici con cui ho suonato e con cui ho condiviso esperienze importanti che mi hanno formato. Inoltre voglio dedicare questo momento ai lavoratori dello spettacolo che in questo periodo non stanno lavorando, spero che questo Sanremo sia l’inizio della riapertura dei concerti. D’altra parte suonare senza pubblico rappresenta per noi un’emozione a metà. Ma va bene così. Grazie ad Angela Andolfo e Mauro Squillante che hanno concretizzato la possibilità di suonare su un palco così importante. Solo due parole su Ermal Meta con cui duetteremo stasera. È una persona di spiccata sensibilità artistica e di sorprendente umiltà. Ci ha voluto raccontare della madre violinista, della passione per la musica mentre faceva mille lavoretti e dei tanti gruppi che ha avuto, dei tanti concerti con poco pubblico, dei kilometri, della gavetta, dell’amore per Napoli e per il Napoli, della voglia di tornare a vivere al Sud. Insomma è proprio un terrone come noi. Sicuramente è anche per questo che condivideremo il palco di stasera. Grazie per l’affetto che mi state dimostrando».
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