Minacce a ripetizione, anche nei confronti di un amico delle due donne
Dopo 14 anni dalla fine della convivenza ha cominciato a perseguitare l’ex convivente, una 37enne abitante nel reggiano, telefonando con insistenza in maniera molesta e minacciosa, inviandole numerosi messaggi a contenuto pretenzioso e minatorio nei quali pretendendo di parlare con la donna la minacciava di recarsi presso la sua abitazione o il posto di lavoro prospettando di commettere fatti gravi visto che asseriva di essere pronto a “tornare in galera” e anche a “farsi l’ergastolo”.
Nello stesso tempo perseguitava l’ultima ex convivente, una 30enne reggiana, consistita nell’inviarle messaggi offensivi e minacciosi, affibbiarle numerosi amanti e in una circostanza presentarsi nell’asilo della figlia avuta in comune e minacciare di colpirla con una testata. Condotte persecutorie indirizzate anche all’amico della sua ex 30enne, un 23enne abitante in Val d’Enza, al quale inviava ossessivi messaggi dal contenuto minaccioso con frasi del tipo “Vi squarto vivi”.
Condotte persecutorie quelle commesse da un 42enne di Salerno, trasferitosi da diversi anni in Val d’Enza che hanno cagionato alle tre vittime un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, ingenerando in loro il timore per l’incolumità propria e dei rispettivi familiari tanto da indurli a cambiare le abitudini di vita.
Gravi condotte persecutorie quelle ricostruite dai carabinieri della stazione di Gattatico, a cui le tre vittime hanno formalizzato le denunce, per le quali la Procura reggiana – Dr.ssa Maria Rita Pantani – chiedeva ed otteneva dal Gip del tribunale di Reggio Emilia un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Il provvedimento restrittivo di natura cautelare ieri è stato trasmesso ai carabinieri della stazione di Gattatico, che hanno condotto le indagini, arrestando il 42enne con l’accusa di atti persecutori.