Ora si attende l’ok dell’Ema e dell’Aifa. Draghi, però getta acqua sul fuoco
La Campania firma un accordo per l’acquisto del vaccino russo Sputnik V. Ma la Regione ha subordinato le forniture all’approvazione dell’uso del farmaco da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, riferendosi al contratto per la fornitura del vaccino Sputnik ha ringraziato l’ambasciata italiana a Mosca per il supporto fornito all’accordo. Per la Campania si tratta della possibilità di dare un’accelerata alle vaccinazioni, visto anche l’alta circolazione che esiste soprattutto in alcune aree della regione, tra le quali la provincia di Napoli e l’area da Salerno a Scafati di quella salernitana.
NELLO SPECIFICO
Soresa, la società della Regione che si occupa degli acquisti per le aziende del sistema sanitario locale, ha chiuso l’accordo per la fornitura affidandosi all’operatore economico Human Vaccine, rappresentato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif). Il contratto è sottoposto a condizione sospensiva e attualmente è dunque “congelato” in attesa della pronuncia degli enti regolatori Ema e Aifa, chiamati a dare il via libera per la somministrazione del siero. La determina dirigenziale è stata firmata due giorni fa dal direttore generale facente funzioni di Soresa spa e Segretario di Giunta di Regione Campania, Mauro Ferrara, e conclude una procedura iniziata lo scorso 2 marzo quando la Giunta regionale della Campania ha demandato a Soresa “ogni adempimento attuativo per la verifica della possibilità di acquisire sul mercato dosi vaccinali ulteriori rispetto a quelle disponibili per il territorio regionale della Campania”.
“Human Vaccine è stato l’unico a manifestare la disponibilità a fornire alla Regione Campania un vaccino anti-covid 19”, si legge nella determina sottoscritta da Soresa dopo aver contattato le società farmaceutiche produttrici di vaccini “già autorizzati o in corso di autorizzazione presso l’Ema e l’Aifa e già in corso di somministrazione in Italia o in altri Paesi europei o extraeuropei”. Per quanto riguarda la procedura competitiva con negoziazione Soresa “ha condotto con l’operatore economico, in considerazione della peculiarità dell’oggetto del potenziale affidamento, della sua natura, della complessità dell’operazione e del rischio connesso, un’intensa attività di confronto e di negoziazione rispetto all’offerta iniziale, per ottenere, nel rispetto della normativa vigente in materia, condizioni vantaggiose per la fornitura del siero vaccinale”.
LE PRECISAZIONE DI DRAGHI
Per il vaccino Sputnik ancora non presentata domanda all’Ema per la validazione, pur essendo stata iniziata un attività di monitoraggio da parte dello autorità europea per i medicinali, ha precisato il presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi. Il premier ha anche sottolineato che comunque la capacità di produzione dei Russi è molto limitata e che per ricevere le forniture se ne parlerà fra tre o quattro mesi.
AVVIO SPERIMNENTAZIONE ALLO SPALLANZANI
Dopo Pasqua sarà avviata all’Istituto Spallanzani, in collaborazione con l’Istituto Gamaleya, una doppia sperimentazione col vaccino Sputnik. Lo studio, secondo quanto si apprende, riguarderà l’efficacia del siero russo sulle varianti, in particolare quelle brasiliana, sudafricana e inglese, e anche il suo uso come richiamo in soggetti che hanno ricevuto la prima dose di un vaccino affine per struttura, ovvero ad esempio Astrazeneca. E’ prevista anche una collaborazione con l’Istituto Sacco di Milano. Nella prima fase di sperimentazione l’Istituto russo metterà a disposizione 100 dosi.
IN GERMANIA
La Germania ha confermato di essere pronta ad utilizzare solo se sarà approvato dall’agenzia europea Ema. Lo ha dichiarato il portavoce del governo tedesco.
SCONTRO RUSSIA-FRANCIA
Mosca ha respinto le accuse rivolte dal presidente francese Emmanuel Macron ai produttori russi e cinesi del vaccino contro il coronavirus di voler politicizzare la sua somministrazione. “Caro Emmanuel Macron, rendere i vaccini apolitici è la nostra migliore speranza per la pace nel mondo e non per la guerra”, hanno scritto su Twitter i produttori dello Sputnik V. “Apprezziamo l’invio di un team scientifico francese sotto la guida di (Marie-Paule, ndr) Kieny e la nostra partnership con la Francia ci ha aiutato molto e ha contribuito alla nostra lotta comune contro il Covid”, prosegue il tweet. Al termine del Consiglio europeo di ieri, Macron aveva parlato di ”una guerra mondiale di “se vogliamo resistere ai tentativi di destabilizzazione”.
Lo Spallanzani di Roma, in collaborazione con l’Istituto Gamalayeva, inizierà dopo Pasqua una sperimentazione sul vaccino Sputnik. Secondo quanto si apprende lo studio verterà su due aspetti: l’efficacia del prodotto russo sulle varianti e pure il suo eventuale utilizzo come richiamo per vaccini non a mRna (come Pfizer e Moderna) ma che utilizzano la stessa tecnica come AstraZeneca.