Parte la petizione per antenne telefoniche

È stata avviata una petizione per chiedere l’installazione di un ripetitore di telefonia a San Marzano. La necessità di questa richiesta nasce dall’esigenza di poter connettere i marzanesi e coloro che attraversano il comune dell’Agro Nocerino con il resto del mondo. “La maggiore e più frequente lamentela degli utenti è avere poco segnale o non averne proprio – dicono i promotori dell’iniziativa aderenti alla sezione locale di Italia Viva. È ciò accade con tutti gli operatori di telefonia mobile ed è dovuto ad un gap di copertura del segnale a radiofrequenza. Eppure sono state tante le battaglie e i ricorsi legali contro le installazioni di antenne ripetitrici promosse da cittadini e dalle amministrazioni che si sono susseguite negli anni. Tutte sono state all’insegna della tutela della salute pubblica ipotizzando che i ripetitori telefonici siano dannosi per il corpo e forse anche per la mente. E così per circa 5 chilometri quadrati al centro dell’Agro Nocerino c’è un buco nero, quello detto “mobile free”, un posto ideale per trovare scuse quando non si vuole rispondere ad un creditore, al genitore che chiede al figlio di ritornare a casa, alla moglie per sapere quando finisce la partita di calcetto. E sono tante le scuse possibili in queste condizioni.

Al momento in cui scriviamo l’articolo sono più di 70 le sottoscrizioni su change.org alla petizione. “La presenza di un’antenna ripetitore risulterebbe di grande importanza per garantire l’esigenza di assicurare l’ idonea irradiazione del segnale di telefonia cellulare – fanno sapere da Italia Viva che ha promosso la petizione – Mai come in questo periodo storico disporre di una rete mobile performante risulta determinante soprattutto in ambito professionale. Smartphone e tablet vengono impiegati quotidianamente per inviare mail, scaricare documenti, effettuare video-conferenze e molte altre attività. Una connessione veloce è fondamentale per ottimizzare i tempi  e non subire rallentamenti che potrebbero avere conseguenze anche di un certo rilievo sulle attività svolte”.
R.A.