Provincia di Salerno cerca restauratori gratis, Ciarambino: “Ritirare il bando”

Il consigliere regionale del M5S si scaglia contro la procedura di Palazzo Sant’Agostino

“Il presidente della Provincia di Salerno ritiri il bando e chieda scusa”. Così Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo del Movimento 5 Stelle, in merito alla manifestazione di interesse dell’Amministrazione provinciale di Salerno per “verificare l’interesse di uno o più restauratori con cui progettare e realizzare il restauro a titolo gratuito di alcune opere d’arte costituenti il vasto e ricco patrimonio dell’ente”. Secondo Ciarambino, “il bando della Provincia di Salerno, attraverso il quale si cercano restauratori professionisti e specializzati a titolo completamente gratuito, è una delle peggiori prese in giro non solo per la categoria in questione, ma per ogni singolo cittadino, lavoratore o inoccupato, di una regione come la nostra, ai primi posti in Europa per tasso di disoccupazione. Una beffa – aggiunge Ciarambino – a cui si aggiunge il danno nella parte del bando in cui si legge che ogni spesa eventuale sarà completamente a carico del restauratore. Siamo in una fase storica nella quale intere categorie sono a un passo dalla bancarotta, a partire proprio dal settore della cultura. E mentre a livello nazionale siamo impegnati a distribuire ristori a tutti i comparti colpiti dalla crisi e a far ripartire le imprese, siamo costretti a registrare un’autentica farsa sulla pelle di onesti professionisti da parte di un ente pubblico”. Ciarambino annuncia che scriverà “personalmente al presidente della Provincia di Salerno, dal quale mi aspetto le scuse ufficiali e pubbliche all’intera categoria dei restauratori, e a cui chiederò di ritirare il bando in questione e di riformularlo, prevedendo un’indennità adeguata alle professionalità richieste e al lavoro che si intende affidare, e che le spese debbano essere interamente a carico del committente. Sarebbe il minimo per lavare l’onta di un bando vergognoso come quello in questione”, conclude Ciarambino.

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