Nocera Inferiore, il consorzio Le Cotoniere chiede un incontro con l’amministrazione comunale

Il fine è di presentarsi alla città e chiedere interventi ambientali e di riqualificazione della zona in cui risiedono le aziende

Le Cotoniere è il nome di un nuovo consorzio voluto da 23 imprenditori e che ricalca una storica attività industriale della città. Il gruppo, recentemente costituitosi, ha chiesto un incontro con l’amministrazione comunale, in particolare col sindaco e gli assessori al ramo, per presentarsi ufficialmente e porre alcune problematiche relative all’area industriale di Fosso Imperatore. Il consorzio, presieduto dall’avvocato Vittorio De Liguori, sarà rappresentato dal direttivo ed ha chiesto di incontrate l’amministrazione comunale. Il gruppo è aperto al dialogo ed al confronto, in particolare per la risoluzione dei problemi che riguardano l’area industriale in questione. Dopo il Coifim, Nocera che lavora, Le Cotoniere è il terzo consorzio di imprese che si affaccia sul territorio comunale. Le 23 aziende che lo costituiscono sono posizionate nell’area di Salerno sviluppo (vecchio sito delle Cotoniere), in quella di Fosso Imperatore e nella zona di ampliamento di quest’ultima.

Il discorso non è limitato alle sole aziende dell’area Pip, ma è aperto anche alle realtà imprenditoriali poste fuori dalla zona industriale. È questa la novità che il consorzio vuole evidenziare, un punto di forza per coinvolgere le tante attività imprenditoriali che, per un motivo o per un altro, sono fuori dalle logiche comprensoriali. La scommessa del consorzio de Le Cotoniere è molto semplice e si basa essenzialmente sul rilancio delle attività presenti sul territorio comunale. Questo attraverso la collaborazione con le istituzioni locali e la sinergia di intenti. Ecco il perché dell’incontro con l’amministrazione. In pratica, come detto, un dialogo franco, aperto e di effettiva collaborazione, teso soprattutto a migliorare le condizioni lavorative delle aziende e dei propri dipendenti. La riqualificazione, la pulizia ed il recupero, di uno stato di abbandono dell’area, non può che non essere un primo passo verso il rilancio del settore.
Giuseppe Colamonaco

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