Si tratterebbe di un mese di accelerazione nella somministrazione delle dosi a favore dei territori più sotto pressione rispetto ad altri che potranno recuperare con i maggiori arrivi di fiale previste ad aprile
Nell’area sud della provincia di Salerno diversi comuni Covid free, nel capoluogo e nell’area nord invece il coronavirus si diffonde. A questo punto, la soluzione più logica, vista anche la penuria di vaccini e per evitare che il sistema sanitario vada sempre più verso il collasso così come si possano sviluppare nuove varianti, si concentrino i vaccini nell’area da Salerno a Scafati, in modo tale da “raffreddare” la curva del contagio nel più breve tempo possibile. L’analoga situazione potrebbe essere adottata per l’area che va da Napoli Nord fino al Vesuviano, rispetto ad aree più interne.
In questo modo si eviterebbe di vaccinare persone in aree dove è bassa la circolazione, come ad esempio il Cilento, e non farlo in altre dove la diffusione della Covid miete vittime e ha alti numeri di positivi. In effetti, si tratta di posticipare di un mese la vaccinazione anticovid nelle aree con minor circolazione per concentrarla a Salerno città, Cava de’ Tirreni, Costa d’Amalfi e penisola Sorrentina, Agro nocerino, Vesuviano, Napoli città e comuni della fascia nord, dove la densità abitativa è altissima e quindi la circolazione virale è maggiore come si dimostra orma da mesi.