Duro affondo alle ultime restrizioni intraprese dalle istituzioni regionali e locali
L’ordinanza n.7/2021 del Presidente della Regione Campania, che dispone la chiusura (anche con transennamento!) di tutti i parchi, lungomari e piazze della regione, è l’ennesimo, irragionevole e inutile colpo inferto ai diritti di tutti i cittadini campani, in special modo quelli più giovani. Privati, ormai da un anno, della scuola, i bambini e i ragazzi campani si vedono ora negato anche il gioco e l’attività motoria, colpiti da un provvedimento incomprensibile, che ne calpesta ancora una volta i diritti e ne lede la salute psicofisica, andando ben oltre le disposizioni, pure severissime, del vigente DPCM.
Le norme nazionali che disciplinano le cosiddette “zone rosse“ non prevedono la chiusura degli spazi pubblici aperti, che possono essere frequentati dai cittadini senza alcun pericolo, se si rispettano le norme basilari di prevenzione del contagio (distanziamento e mascherina); come al solito però, il nostro governo regionale si compiace di adottare illogiche misure più restrittive,all’evidente solo scopo di mostrarsi fermo e rigoroso nella gestione di un’emergenza che avrebbe invece richiesto interventi ben diversi: il potenziamento della Sanità, la tutela della Scuola, il miglioramento del trasporto pubblico. L’associazione Scuole Aperte Campania si appella al Presidente della Repubblica, ai Prefetti, al Governo tutto e all’Autorità Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, affinché vigili sull’operato della Regione e dei sindaci della Campania, e adotti tempestivamente tutti i provvedimenti necessari per preservare i bambini e ragazzi campani da ulteriori e immotivate vessazioni.