Intervento del consigliere comunale di Insieme per Scafati, Michele Russo
I lavori relativi alla rete fognaria di Scafati non convincono il consigliere di opposizione Michele Russo. L’ingegnere, ex candidato sindaco, spiega il perché. “Per quali motivi? Le opere non riguardano tutto il territorio comunale. I tratti in blu sono quelli di nuova realizzazione. Si vede subito che oltre al centro è previsto qualcosa nella zona Nord-occidentale e qualcosa su via Nuova San Marzano.
NON SONO PREVISTI OPERE SU
zona via Michelangelo Nappi
zona via Poggiomarino
zona via Lo Porto
zona via Ortalonga
zona via Sant’Antonio Abate
zona via Bonifica
zona via Capone
zona via Tricino (parzialmente)
Solo per citare le più note
Con quali criteri vennero scelte le aree da servire o meno nel 2013-2014?
2 Al momento non sono iniziati i lavori né pare siano disponibili le aree di via Velleca e della zona del Plaza dove devono essere realizzate vasche. Al di là dei forti dubbi sulla legittimità dell’avvio dei lavori nel 2015, senza che siano stati realizzati gli espropri di queste zone, il rischio è quello di portare avanti un’opera che non potrà entrare mai completamente in funzione.
3 Le modalità esecutive appaiono discutibili ed i continui avvallamenti stradali che si verificano, anche più volte, lasciano dubbi sulla resistenza delle tubazioni sottostanti.
4 L’ingiustificata tolleranza da parte dell’Amministrazione Comunale sulla riapertura delle strade oggetto di lavori in condizioni di insicurezza e mancato ripristino.
5 Le varianti che interesserebbero aree di proprietà del Comune di Scafati, senza che si facciano i dovuti passaggi nel Consiglio Comunale, organo competente, a prescindere dalle delicate valutazioni anche tecniche che comportano tali varianti.
UNA PROPOSTA DOVEROSA
Si faccia un’analisi seria delle opere in corso e di quelle necessarie a completare in maniera efficiente la rete fognaria su tutto il territorio comunale. Si individuino le priorità in maniera trasparente con un dibattito alla luce del sole nelle sedi istituzionali (consiglio comunale) e si chiedano i fondi necessari alla Regione Campania”.