Nocera Inferiore, parcheggio di via Canale è proprietà del Comune

Definiti gli espropri, Palazzo di città pronto ad acquisire l’area

Il prossimo 10 marzo il parcheggio di via Canale sarà ufficialmente proprietà del Comune di Nocera Inferiore. Firmato dal dirigente del settore Lavori pubblici, Gerardo Califano, il decreto di esproprio per pubblica utilità dell’area per la realizzazione di parcheggi a raso. Il prossimo mese, quindi, ci sarà la fine di una lunga e annosa vicenda, che ha visto anche un contenzioso giuridico, dopo la requisizione dell’area per l’allocazione di container a causa del terremoto del 1980. L’importo complessivo dei lavori, relativi al progetto definitivo, si aggira intorno ad un milione di euro, comprensivo della somma da destinare all’esproprio. Ai propretari, gli eredi Russo – De Francesco, andranno 430 mila euro, quale indennità provvisoria di esproprio. Lo scorso primo febbraio è stato pubblicato sul Burc (Bollettino ufficiale regione campania) l’avviso del provvedimento ordinativo di pagamento. Nel decreto sono state individuate tutte le particelle catastali interessate, con il titolo e le quote di proprietà, l’area di esproprio, il prezzo unitario e quello relativo all’indennità.

In pratica, il giorno 10 alle ore 10, si procederà alla stipula di un apposito verbale redatto in contraddittorio con i proprietari, o in assenza, con l’intervento di due testimoni. Il provvedimento è stato notificato agli espropriati con l’avviso contenente luogo, giorno e ora. Il parcheggio di via Canale ha una lunga storia, iniziata, come detto, dopo il sisma del 1980. L’amministrazione comunale, guidata allora dal sindaco Salvatore Gargiulo, individuò in quell’area un sito per i container da mettere a disposizione dei terremotati. Una scelta nata dall’esigenza di tenere al centro della città “un luogo che fosse un pugno nell’occhio, quale monito per avviare la ricostruzione e rimuovere il prima possibile i container”. Si tratta del pensiero che investì da subito il primo cittadino. In effetti, l’occupazione dell’area avrebbe dovuto avere vita breve, ma non é stato così.  A 40 anni di distanza, dopo fiumi di carte bollate e di inchiostro sui giornali, il prossimo 10 marzo l’epilogo di un capitolo aperto nel lontano 1980.
Giuseppe Colamonaco

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