Minniti si dimette per la Med-Or, la salernitana Eva Avossa nuovo parlamentare

La vicesindaco di Salerno prende il posto del parlamentare dimesso, essendo la prima dei non eletti

Eva Avossa è la numero due da anni dell’amministrazione comunale di Salerno. Da sempre delegata alla pubblica istruzione è sulla scena politica salernitana in modo molto discreto. Essendo la prima dei non eletti nel collegio plurinominale Campania 2, quello di Salerno Scafati e Battipaglia, subentra a Marco Minniti, una delle menti più lucide della politica italiana, esperto di sicurezza e di diplomazia in Italia, specie dell’area nordafricana e mediorientale. Le dimissione dopo la scelta di Minniti alla presidenza della fondazione “Med-Or” – dal Mediterraneo allargato fin sotto il Sahara (Med), fino al Medio ed Estremo Oriente (Or) – di Leonardo. Scopo dell’organizzazione è quella di essere un ponte attraverso il quale fare circolare idee, programmi e progetti concreti, rendicontabili e coerenti con il ruolo dell’Italia nel mondo globalizzato, sia sotto il profilo del trasferimento di tecnologie tradizionali e innovative sia sotto il profilo dell’alta formazione e del trasferimento capacitivo in sinergia con prestigiose Istituzioni accademiche e della ricerca nazionali e corrispondenti nei Paesi in cui vengono svolte le attività.

CHI È MINNITI
Marco Minniti è stato eletto per cinque legislature in parlamento, per quattro volte deputato e per una senatore. E’ stato sottosegretario alla presidenza del consiglio con Massimo D’Alema dal 1998 al dicembre del 1999, sottosegretario alla Difesa con Amato, vice ministro dell’Interno con Prodi e nuovamente sottosegretario a Palazzo Chigi prima con Enrico Letta e poi con Matteo Renzi. Paolo Gentiloni lo ha voluto ministro dell’Interno del suo governo. E’ uno dei maggiori esperti di servizi segreti, sicurezza e politica mediorientale in Europa.

COS’È MED-OR
A Med – Or Minniti dovrebbe essere affiancato da un general manager e personalità che per il loro standing e i contatti mantenuti a livello internazionale potranno far valere la loro esperienza. Med-Or vuole essere un soggetto nuovo nel suo genere, globale e collaborativo. La fondazione, infatti, nasce per unire le competenze e le capacità dell’industria con il mondo accademico per lo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale con i Paesi del Mediterraneo allargato, dell’Africa Sub-sahariana, del Medio Oriente e dell’Estremo Oriente con l’obiettivo di porre le basi per uno sviluppo sostenibile ed integrato, nel rispetto delle specificità di ciascuno, legato a partnership strategiche di lungo periodo che, attraverso investimenti e sinergie industriali permetta all’Italia di esprimere il meglio delle proprie competenze. Una cabina di energia propositiva insomma che consentirà di unire i tratti geo-economici e culturali più diversi senza assumere una postura didascalica o d’indirizzo. La cabina, composta da eccellenze del mondo politico-istituzionale, industriale ed accademico permetterà la sinergia tra tutte le iniziative geo-economiche e culturali proiettate nelle aree geografiche di interesse, con una regola aurea impostata sul registro della concretezza, della rendicontabilità, della trasparenza rispetto agli investitori, siano essi economici, finanziari, culturali o di capitale umano.
Med-Or, che punta quindi a favorire il dialogo costruttivo tra Paesi, Culture, Sistemi economici con l’obiettivo di enfatizzare il ruolo dell’Italia a livello globale, avrà anche una funzione attiva nello sviluppo di programmi strutturali nei settori dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza con l’obiettivo di sviluppare e consolidare le competenze e le capacità delle Aree geo-politiche cui si rivolge, nel rispetto degli ordinamenti e delle culture di rispettivo riferimento, con la realizzazione di soluzioni multipurpose ovvero in grado di sostenere ed accrescere la loro resilienza e sicurezza, in chiave tecnologica innovativa. Med-Or permetterà in particolare di consolidare le relazioni con gli stakeholder dei Paesi di interesse, al fine di qualificare Leonardo come un partner tecnologico innovativo nei settori dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza (Ad&S), secondo le linee-guida strategiche coerenti con la vision BeTomorrow2030. La nuova fondazione consentirà anche di individuare e perimetrare gli ambiti di interesse strategico dei Paesi ingaggiati, assorbendone i contenuti ed elaborando i Project-Concepts relativi; di selezionare i soggetti accademici con i quali e presso i quali inserire programmi di ricerca e sviluppo, oltre che di formazione, supportando le partnership con le Istituzioni accademiche e della ricerca nazionali; di organizzare e gestire iniziative incrociate tra università e centri di ricerca, curando il loro collegamento con opportunità di sviluppo della collaborazione industriale tra realtà Leonardo e le realtà compatibili dei Paesi d’interesse; di organizzare eventi, studi e ricerche funzionali alla definizione di aree di comune interesse secondo una logica “push” verso l’innovazione, con l’obiettivo di accrescere le sensibilità e le competenze dei Paesi-target; di essere uno strumento catalizzatore di iniziative ed azioni funzionali alla sicurezza sanitaria post-pandemica ed alla resilienza complessiva dei Paesi ingaggiati.

GLI ALTRI NOMI ECCELLENTI CHE HANNO LASCIATO IL PARLAMENTO
Pier Carlo Padoan ha lasciato la Camera il 4 novembre scorso dopo due anni di mandato e dopo l’esperienza come titolare del Mef nei governi Renzi e Gentiloni, per tornare ad occuparsi direttamente di economia. Siede nel consiglio di amministrazione di Unicredit dove ha portato le sue capacità maturate al Fondo monetario e all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo internazionale. Maurizio Martina. Ex segretario politico nazionale del Pd e ministro delle Politiche agricole nei governi Renzi e Gentiloni, Martina è rimasto alla Camera per meno di una legislatura. Quarantaduenne ha affiancato alla passione per la politica a quella per i temi dell’ambiente e dell’agricoltura. E’ stato segretario del partito democratico dal marzo al novembre del 2018 Alle ultime primarie dem è arrivato secondo con il 22% delle preferenze dietro al Nicola Zingaretti e davanti a Roberto Giachetti. Il 20 gennaio ha ufficializzato le dimissioni da deputato per accettare l’incarico di vicedirettore della Fao.

IL SINDACO DI SALERNO
«Esprimo a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale la gioia e l’orgoglio per l’ingresso in Parlamento di Eva Avossa – scrive il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli -. È una buona notizia per la nostra comunità. Arriva in Parlamento una donna del popolo che da Assessore è stata un cardine dell’attività amministrativa distinguendosi per energia, pazienza, capacità di mediare e soddisfare le legittime richieste della comunità scolastica. Eva Avossa è stata un punto di riferimento per tutti i cittadini ed anche per le nuove generazioni di amministratori svolgendo i suoi compiti con disciplina, onore ed un amore immenso per la sua Salerno. Grazie Eva per questi anni di duro lavoro portato avanti insieme. Siamo pronti a condividere nuovi progetti e programmi al servizio della nostra città».

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