La contestazione è relativa alla mancata comunicazione di una data entro la quale saranno sottoposti a vaccinazione in provincia di Salerno. In attesa 5.00 tra tecnici di radiologia, igienisti dentali e altre professioni sanitarie
«I tecnici di radiologia e le professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione appartengono alla macro famiglia delle professioni sanitari, sono in prima linea, come quelli pubblici e privati accreditati, devono avere la stessa priorità perché hanno un rischio elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali». A dirlo è il presidente dell’Ordine della provincia di Salerno, Pasquale De Rosa, dopo aver più volte chiesto al Ministero alla Regione Campania e alla Asl Salerno un incontro per definire l’inserimento nel piano vaccinale iniziato il 27 dicembre scorso dei liberi professionisti, dei dipendenti delle strutture private non accreditate e dei pensionati.
«Ad oggi nessuna risposta per definire il percorso vaccinazione per i liberi professionisti delle 19 professioni da noi rappresentate – fa sapere De Rosa che rappresenta circa 5mila iscritti all’Ordine salernitano – che chiede alla Regione di prevedere nel minor tempo possibile affinché tutti gli operatori sanitari e sociosanitari rientrino tra i soggetti da sottoporre prioritariamente a vaccinazione, a prescindere dalla natura del datore di lavoro o dallo stato libero professionale, ciò nell’interesse superiore di sanità pubblica che sovrasta tutte le altre possibili considerazioni e distinzioni, a partire da quelle esistenti tra i professionisti sanitari». Anche Alfonso Santonicola, presidente della Commissione d’Albo Igienisti dentali di Salerno, alza i toni a difesa della categoria. «Siamo tra gli operatori ad alto rischio visto che interveniamo direttamente sulla cavità orale dei pazienti, ovvero una delle principali vie di trasmissione del coronavirus. Dovremmo essere stati tra le prime professioni ad essere vaccinati. Ad oggi gli Enti salernitani non si sono espressi sulla tempistica per l’inoculazione dei vaccini» conclude Santonicola.