Il consigliere comunale Rega stigmatizza la mancata nomina di un difensore da parte del Comune. Ora la partita si sposta all’udienza del 10 febbraio
Ancora senza fine il lungo braccio di ferro tra cittadini, amministrazione comunale e aziende di biogas a Sarno. Il Tar sospende per motivi economici una delle ordinanze emanate dal primo cittadino Giuseppe Canfora, che disponeva la chiusura delle due aziende del polo aziendale di biogas in località Foce. L’impresa che ha ottenuto la sospensiva dal tribunale amministrativo potrà operare fino al prossimo 10 febbraio, data in cui sarà celebrata la nuova udienza. L’amministrazione comunale sarnese nel frattempo, ha nominato un suo difensore.
«Anche in questo caso, l’Amministrazione comunale ha agito in maniera ambigua – ha affermato il consigliere comunale di opposizione, Manuel Rega -. Stavolta non mi riferisco solamente alla gestione degli impianti, ma alla nomina di un avvocato che potesse rappresentare l’Ente in udienza. Trovo estremamente controproducente, ai fini della tutela non solo del territorio, ma anche per i diritti dei cittadini, che il Comune non abbia pensato a nominare in prima battuta un legale». Altro punto fondamentale è quello che riguarda la gestione del sito: «Ancora una volta voglio ribadire che è di grande importanza l’azione di sorveglianza di cui proprio l’Ente dovrebbe farsi promotore – ha continuato il consigliere di Sarno Civica, il quale ha sottolineato che – non è un’ordinanza dove si ingiunge di rimuovere i rifiuti nei pressi dei siti di stoccaggio che permetterà all’amministrazione di svolgere un’azione corretta di vigilanza e tutela dei diritti dei cittadini che abitano in via Muro d’Arce».