Cameraman e instancabile organizzatore di manifestazioni di beneficenza ha perso l’ultima battaglia con una malattia che sembrava aver sconfitto
È morto ieri sera all’ospedale di Mercato San Severino, Massimo Ferrara, noto cameraman di Nocera Inferiore, organizzatore di eventi di beneficenza e amante della storia nocerina. Purtroppo, la malattia contro la quale combatteva ormai da qualche anno ha avuto la meglio. I funerali di Massimo Ferrara si terranno domani, nella chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore alle ore 16.
IL CORDOGLIO DELLA CITTÀ
Il sindaco di Nocera Inferiore. Manlio Torquato, sulla morte di Ferrara ha dichiarato: «Esprimo prima come amico ed anche come sindaco della città il mio più profondo dispiacere per la prematura scomparsa del caro Massimo Ferrara, cittadino impegnato già negli anni più belli della sezione dell’Archeoclub di Nocera Inferiore e validissimo operatore radiotelevisivo. Alla famiglia ma soprattutto alla sua amata compagna di vita Katia, il mio più sincero cordoglio».
IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELL’ARCHEOCLUB NUCERIA ALFATERNA
Antonio Pecoraro, presidente dell’Archeoclub Nuceria Alfaterna, a nome anche dei soci che con Massimo Ferrara hanno vissuto gli anni più belli dell’impegno civile nocerino ha scritto: «La scomparsa di Massimo Ferrara ha lasciato un disorientamento in tutti gli amici che lo avevano visto militare nell’Archeoclub Nuceria Alfaterna. Molti di noi ricordano l’abbigliamento alla Elvis Presley con il quale si avvicinò a noi dicendo che la buona canzone poteva smuovere l’indifferenza che troppi Nocerini avevano per il loro patrimonio storico culturale. Per amore delle cose antiche era diventato un tenace difensore della nostra memoria locale, al punto che chiedevamo a lui il modo migliore per avvicinare i Nocerini ai temi che erano cari a tutto l’Archeoclub. Ora che non c’è più, il suo invito perentorio della difesa della nostra memoria è diventato più attuale e ci ha fatto capire che l’entusiasmo muove le situazioni più cristallizzate, più irremovibili».
UN PREMIO A SUO NOME
Pecoraro annuncia: «Il suo entusiasmo rischia di non trovare più riscontri ma noi proprio per l’insegnamento che lui ci ha dato, siamo fermamente decisi a fare un ulteriore sforzo affinché la memoria del nostro passato non si spenga. Stiamo anche valutando di intitolare un premio a suo nome per i giovani videomaker che valorizzano il proprio territorio».
IL RICORDO DEGLI AMICI E COLLEGHI DI RTAlive
Solitamente una testata giornalistica ricorda con un articolo i personaggi illustri di una comunità quando scompaiono. E Massimo Ferrara merita un ricordo per la grande generosità che ha dimostrato nella sua vita. Pure quando la malattia lo aveva piegato, il suo principale pensiero era quello di organizzare le manifestazioni di beneficenza.
E quando aveva sconfitto, purtroppo apparentemente, il male si era subito rimesso in moto per mettere su un altro evento benefico. Purtroppo, la malattia, dall’estate scorsa ha ripreso il sopravvento ma durante questi mesi non aveva mai smesso di pesare a come tornare al Diana con un nuovo spettacolo per raccogliere fondi per il polo oncologico di Pagani. Era questo Massimo Ferrara, che ha smesso di vivere senza nemmeno raggiungere il traguardo dei 50 anni, dopo aver tanto lottato, grazie anche a cure sperimentali, contro un tumore devastante. Una vita in simbiosi alla telecamera o alla macchina fotografica, la sua, da quando fin da giovane immortalava le emergenze archeologiche, storico e artistiche con l’Archeoclub Nuceria Alfaterna. Fu anche regista del cortometraggio “Nuceria, città fondata da un Dio”. Un vita sfortunata quella di Massimio Ferrara, fatta da mille avversità fin da giovane età, ma che aveva sempre superato grazie soprattutto al suo particolare sorriso e alla sua viglia di vivere.
Tante le sue passioni, dall’Egitto dei faraoni all’archeologia di Nuceria Alfaterna. Aveva coltivato la speranza di essere un cantante sulle orme del suo mito Elvis Presley e partecipò anche ad diverse manifestazioni canore. In un’occasione, accompagnato dagli amici dell’Archeoclub, si esibì in una manifestazione nocerina e alla fine non risultò neanche un voto a suo favore, nonostante i tantissimi applausi ricevuti dal pubblico e le schede votate dai suoi amici. Di fronte al palese imbroglio e alle proteste dei suoi amici, lui li calmò dicendogli: «Ho vinto lo stesso, ho fatto sentire a tante persone la mia canzone». Questo era Massimo Ferrara, che amava la vita e il rapporto con gli altri, più che i risultati materiali.
Cameraman per diverse televisioni anche regionali, per conto di service Rai, Massimo aveva una venerazione per l’azienda radiotelevisiva di stato, ed aveva messo su una sua società di produzione. La stessa venerazione che aveva per la sua città e che lo aveva portato anche a candidarsi al consiglio comunale. Purtroppo, la malattia ha posto fine non solo ai suoi sogni ma anche ad una risorsa per la sua comunità. Un saluto e un ringraziamento va anche ai suoi familiari e in particolare alla compagna Katia che, come da promessa, gli è stato vicina non solo nel bene ma anche in questo tragico periodo.
Giuseppe Bove
Giuseppe Colamonaco
Salvatore De Napoli