La Campania resterà in giallo, altre cinque regioni vanno in arancione

Il ministro Speranza preannuncia le nuove restrizioni, per De Luca serve il rigore in tutta l’Italia e non un Paese diviso a fasce. I dati Rt delle diverse regioni

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Passano in area arancione le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Le altre, tra queste la Campania, restano in giallo.

INNALZAMENTO DELL’RT NAZIONALE
Sono 10 le regioni con RT a 1 o sopra 1. Secondo i dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss al 5 gennaio 2021 e relativi alla settimana 28/12/2020-3/1/2021 il valore soglia è stato raggiunto da Lombardia e Molise (entrambe a 1.27), Calabria (1.14), Valle d’Aosta (1.07) Emilia Romagna (1.05), Sicilia (1.04). Sardegna e Liguria (1.02 entrambe), Umbria (1.01) Puglia A 1. La provincia autonoma di Bolzano (0.81) e Basilicata e Campania (0.83) sono le tre con il valore più basso.
Questo il quadro regione per regione.
Abruzzo 0.9
Basilicata 0.83
Calabria 1.14
Campania 0.83
Emilia Romagna 1.05
Friuli Venezia Giulia 0.91
Lazio 0.98
Liguria 1.02
Lombardia 1.27
Marche 0.93
Molise 1.27
Provincia autonoma Bolzano 0.81
Piemonte 0.95
Provincia autonoma di Trento 0.85
Puglia 1
Sardegna 1.02
Sicilia 1.04
Toscana 0.9
Umbria 1.01
Valle d’Aosta 1.07
Veneto 0.97

LA REAZIONE DI DE LUCA
«Non sono assolutamente d’accordo e nettamente contrario alla linea che sta seguendo il governo nazionale. Credo che debba prendere un’unica decisione: una sola zona per tutta l’Italia, al di là delle zone che stanno meglio o peggio di altre. Tranne le zone rosse dove c’è un tasso di contagio altissimo». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il sopralluogo all’esterno dell’ospedale del Mare, dopo il crollo di questa mattina. «La linea delle mezze misure è una linea che serve a prolungare all’infinito l’epidemia e a mandare al manicomio l’Italia, i cittadini e gli operatori commerciali. Meglio dire ad un operatore commerciale ‘questa è la linea per i prossimi mesi, lavori di meno, ma ti diamo il contributo integrativo, puoi però programmare. Piuttosto che riproporre le mezze misure e delle cose francamente demenziali. Zona gialla, zona gialla rafforzata, arancione, rossa, un giorno sì e un giorno no. Se chiedete a me oggi come stiamo combinati non ve lo so dire, immagino un povero cristo di operatore commerciale o un albergatore che deve pensare. Ci vuole una linea unitaria per l’Italia e scelte semplici, chiare ed applicabili. Sarebbe irresponsabile prendere oggi decisioni per le attività commerciali, per la mobilità, per la scuola, senza aver verificato prima alla fine di gennaio qual è il dato epidemiologico. Così come sarebbe irresponsabile decidere oggi senza aver verificato la ricaduta del periodo festivo. Tra Natale e Capodanno è evidente che c’è stato un rilassamento. Dobbiamo verificare qual è la situazione reale»,
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