Il Governo si dimette, i primi danni di una crisi incomprensibile

Domani iniziano le prime consultazioni per il Governo

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Il Consiglio dei ministri si è riunito stamattina sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte e ha comunicato la decisione del premier di dimettersi. Alle 12 il colloquio con il presidente della repubblica, Sergio Mattarella e la comunicazione dell’inizio della crisi. Domani partono le prime consultazioni per formare un nuovo Governo. Diffuso il senso di incomprensione dei motivi alla base della crisi aperta da Italia Viva e sulle strade che si aprono adesso per risolverle. Quattro le soluzioni al momento: un Conte ter con una maggioranza allargata, un cambio di colore di maggioranza (l’ipotesi meno probabile), un nuovo governo con altro premier (una soluzione che sembrava peregrina ma che sta riscuotendo maggiori consensi per favorire un rientro di Italia Viva e un allargamento ad altre forze politiche la base parlamentare) e il ritorno alle elezioni.
I PRIMI DANNI DELLA CRISI
“Uno dei primi effetti di questa assurda ed inspiegabile crisi di governo e’ che l’atteso incontro di oggi con Regioni e Comuni sul Recovery Plan è stato annullato”. Lo sottolinea la consigliera del Movimento 5 stelle in Regione Emilia-Romagna, Silvia Piccinini: “Si tratta di una pessima notizia che rallenterà ancora di più il confronto sui fondi europei che sono necessari per i nostri territori. E chi fino a ieri parlava di crisi inevitabile per rinnovare l’azione di governo dovrebbe assumersene pienamente la responsabilità politica e morale”. La riunione, invocata nei giorni scorsi proprio dal presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini era prevista per oggi pomeriggio alle 16 ma ovviamente e’ saltata in seguito alle dimissioni del presidente del Consiglio. Oltre a Conte e Bonaccini dovevano esserci anche i presidenti di Anci e Upi, Antonio Decaro e Michele de Pascale. “Purtroppo temo che il rinvio della riunione di oggi sia la prima di una lunga serie e che rischia di provocare danni irreparabili ai nostri territori”, lamenta Piccinini. Per questo “spero che il presidente Mattarella trovi al più presto una soluzione per accelerare l’iter della crisi e permettere ad un governo finalmente stabile di occuparsi dell’esigenze, economiche, sociali e sanitarie che questa pandemia richiede”.

LA REAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA
“Stiamo seguendo gli sviluppi in Italia – ha dichiarato all’Ansa il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer -. Non commentiamo mai sugli sviluppi politici nazionali. Siamo ansiosi di continuare a lavorare con le autorità italiane sulle molte questioni che affrontiamo insieme e le iniziative che abbiamo intrapreso in questo periodo difficile”.
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