La verifica su migliaia di dubbie domande scatenano l’ira di numerose persone contro le verifiche del Comune
Tardano ad arrivare le erogazioni dei buoni spesa per sostenere le famiglie piegate dall’emergenza Covid e sui social arrivano le minacce al sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. A poco sono servite le rassicurazione che i ritardi sono stati causati da numerosi errori ed anomalie riscontrati dai funzionari comunali nelle istanze. Le offese e le minacce sono state inviate tramite i social. «Qualcuno è arrivato ad augurarsi non solo la mia morte, ma anche quella dei miei figli’ – ha affermato il sindaco -. In questo momento gli uffici comunali, impegnati a vagliare le richieste per i buoni spesa, hanno dovuto rallentare il loro lavoro perché in tanti hanno fatto i furbi, con dichiarazioni false e domande presentate da persone appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Questi atteggiamenti scorretti hanno imposto un controllo capillare per ognuna delle circa 3.000 domande pervenute. Mi è stata chiesta molta attenzione affinché i buoni alimentari andassero a chi veramente ne avesse bisogno e non ai furbi; ebbene per far questo servono controlli che richiedono qualche giorno in più. Inoltre sono arrivate più di 1.000 domande incomplete ed errate che avremmo dovuto rigettare ed invece, per aiutare tutti, stiamo cercando di andare incontro anche a coloro che hanno sbagliato a compilarla».
Solidarietà dei parlamentari Maria Elena Boschi, Sandro Ruotolo, Gennaro Migliore e Ernesto Magorno