L’incarico di una causa conferito dal Comune di Roccapiemonte ad un altro legale fa rinunciare difesa lo storico avvocato dell’Ente.
L’avvocato napoletano Maurizio Montalto, da sempre affianco del Comune di Roccapiemonte nella sua battaglia contro la Gori, non difenderà più l’Ente rocchese. Il legale partenopeo, uno dei massimi esperti in Diritto e gestione dell’ambiente, negli ultimi 10 anni ha sempre assistito e guidato il Comune simbolo dell’acqua pubblica in Italia, mettendo anche in campo una strategia risultata vincente, che ha consentito all’Ente in questi anni di resistere al privato. L’avvocato Maurizio Montalto avrebbe rinunciato all’incarico non sua sponte ma perché, si apprende dallo stesso Montalto, è stato rimosso dall’amministrazione guidata da Carmine Pagano come difensore di un altro procedimento in corso contro la Gori. Pertanto Montalto, anche per non penalizzare l’Ente, visto che non poteva più seguire una strategia univoca e strettamente correlata, si è visto costretto a rinunciare all’incarico. Come scrive il quotidiano La Città “dopo che l’amministrazione comunale aveva già affidato un altro procedimento in corso contro la Gori, ad un altro avvocato. Non potendo più continuare a seguire la materia nella sua interezza, proprio perché i due procedimenti sono collegati, Montalto si sarebbe visto costretto a rinunciare all’incarico proprio a due mesi dall’udienza fissata per il prossimo 9 marzo dinanzi al Consiglio di Stato a cui la Gori si è appellata, continuando a chiedere al Comune di Roccapiemonte un risarcimento di quasi 5 milioni di euro”.
Mauruzio Montalto nel 2014 dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale era riuscito ad ottenere una importante vittoria per il Comune di Roccapiemonte , infatti il TAR aveva rigettato la richiesta risarcitoria di Gori non individuando un colpevole comportamento dell’amministrazione comunale rocchese. A febbraio 2015 l’avvocato Montalto, già difensore dell’Ente in primo grado nella vicenda, rappresentò l’opportunità di tutelare gli interessi del Comune di Roccapiemonte dinanzi al Consiglio di Stato. Con una delibera di giunta comunale del 2015 gli venne conferito incarico per resistere in nome e per conto del Comune di Roccapiemonte nel giudizio innanzi al Consiglio di Stato. Lo scorso 7 gennaio Montalto con una nota ha rimesso il mandato ad litem conferitogli. L’esecutivo rocchese ha dato subito mandato agli uffici di affidare l’incarico all’avvocato comunale, il legale barese Michele Dionigi. Nel luglio scorso il Comune di Roccapiemonte aveva già incassato una pesante sconfitta perdendo il ricorso dinanzi al Tar che lo aveva dichiarato inammissibile. Secondo i giudici il Comune di Roccapiemonte, con l’adesione all’Ente d’Ambito, non è più titolare di potestà pubblica in materia di organizzazione e gestione del servizio idrico integrato.Una partita che resta tuttavia ancora aperta, ma senza il difensore e fautore storico della battaglia,l’avvocato Maurizio Montalto.