A proporlo una macelleria della frazione Trivio. Intanto, la questura ferma tutti i sei partecipanti alla rapina e restituisce lo scooter rubato alla vittima: giovani da 16 a 20 anni
Una volta ricevuto lo scooter ha detto che gli dispiaceva per i ragazzi fermati; “Sono dei ragazzini”. E Gianni Gianni Lanciano, 50 anni, padre di due ragazzi, disoccupato da sei, rider rapinato dello scooter la sera tra l’1 e il 2 gennaio a calata Capodichino a Napoli, mentre stava facendo alcune consegne, aveva espresso da subito al consigliere regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli in una diretta social il desiderio di tornare a fare quel lavoro che aveva esercitato per 27 anni, il macellaio. E che sia un lavoratore, Gianni lo ha dimostrato andando a consegnare cibo da asporto come rider a 50 anni, pur di mantenere la sua famiglia con due bambini. Una prima offerta Un’offerta di lavoro gli è arrivata da una macelleria di Ottaviano. Insomma adolescenti che nella violenza vedono svanire il loro futuro. E un’altra offerta di lavoro arriva da Castel San Giorgio. Ad offrirgli un posto Aniello Albero, titolare della macelleria Albero a Trivio di Castel San Giorgio, non lontana dal casello autostradale della A30 Caserta Salerno. La macelleria sangiorgese in via Dott. Pietro Fimiani ha dato la disponibilità ad assumere in prova Gianni.
IL PUNTO SULLE INDAGINI: PRESI TUTTI I RAPINATORI
Ieri sera sono arrivati i due fermi per i due ventenni che nella notte tra l’1 ed il 2 gennaio rapinarono lo scooter al rider. Gli altri quattro del gruppo, due 17enni e due 16enni, erano stati fermati poco prima. La Procura di Napoli ha emesso un provvedimento di fermo nei loro confronti ritenendoli gravemente indiziati sulla base delle indagini della Squadra Mobile e dal commissariato di pubblica sicurezza di Secondigliano. Per gli altri quattro indaga Procura per i minorenni ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di due diciassettenni e due sedicenni. Due indagati minorenni si sono consegnati alla Polizia dopo essersi riconosciuti nel video che ritraeva la banda di giovani in azione. Davanti agli investigatori della Squadra Mobile e al magistrato della Procura dei Minorenni hanno riferito differenti versioni dei fatti. Uno dei due minorenni ha confessato solo le circostanze innegabili, affermando di conoscere gli altri componenti la banda. L’altro ha invece smentito questa versione. Nel tardo pomeriggio il rider ha ritirato il suo scooter ritrovato dalla polizia e ringraziato i poliziotti per quanto fatto. La scena di inaudita violenza con i sei che minacciavano e malmenavano il cinquantenne è stata registrata dei palazzi della zona e poi inviato al consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde), noto per le sue battaglie di legalità portate avanti nonostante le tante minacce. Borrelli ha pubblicato il video e in poche ore è diventato virale. E l’Italia tutta, in particolare la vera Napoli, ad essere rimasta turbata ed arrabbiata per quanto accaduto tanto che è scattata una gara di solidarietà per la vittima, con la raccolta di fondi per consentire a Gianni Lanciano di acquistare un altro scooter. Soldi che sono arrivati da ogni parte di Italia: il difensore della Lazio, Mohamed Fares, ha donato 2.500 euro. Ma sono arrivate anche le donazioni di tanti sconosciuti.