Battipaglia centrale della cocaina della ‘Ndrangheta nel Salernitano

”I diavoli” di Rosarno erano partiti alla conquista del Salernitano grazie ad appoggi locali. L’uomo di fiducia dei Pisano tanti forte da organizzare la permanenza di un latitante ,’ndranghetista in provincia di Salerno

Che la Piana del Sele fosse diventata una centrale di spaccio di stupefacenti era noto da anni, visti i tanti arresti nel corso dei decenni. Che la Piana del Sele fosse una dei capisaldi nei legami per la vendita di droghe con la criminalità di Salerno e di altre zone limitrofe, con l’Avellinese e, tramite gang dei Picentini anche con trafficanti albanesi è fatto conosciuto. L’elemento nuovo, e molto preoccupante, emerso ieri con l’operazione “Faust” della procura di Reggio Calabria che ha portato in carcere e ai domiciliari 49 persone, sta nella scoperta della longa manus della ‘Ndrangheta a Battipaglia e nella Piana del Sele. Una presenza così forte da assicurare anche la latitanza a Domenico Pepè che sarà arrestato a Campagna il 20 dicembre 2017, ma, soprattutto, da gestire un vasto giro di rifornimento di droga.

Al centro dell’operazione “Faust” ci sono la cosca dei Pisano di Rosarno di Rosarno, decimato dall’arresto di 49 persone, gran parte, ma non tutti, legati alla compagine mafiosa calabrese. Dei Pisano esisteva una propaggine a Battipaglia attraverso il loro uomo di fiducia, il 52enne Giuseppe Pace e la 26enne figlia Angela di Rosarno. Pace padre aveva organizzato il gruppo battipagliese per la quale sono indagati il 58enne Angelo Iorio e la 44enne compagna Antonella Caponigro di Battipaglia, il 58enne Sergio Gambardella di Campagna, tutti finiti agli arresti in carcere, e la 56enne Rosa Sica (vedova di Albino Landi, ex cutoliano, uscito nel 1989 agguato camorristico a Battipaglia) ai domiciliari. Per vicenda collegate al traffico di droga sono finiti ai domiciliari il 63enne Salvatore Cascone nativo di Castellammare di Stabia ma residente a Battipaglia, il 62enne Pasquale Minella di Roccadaspide, il 58enne Franco Panariello di Altavilla Silentina ma residente ad Eboli. Il gruppo battipagliese avrebbe importato quantità di sostanze stupefacenti da Rosarno da vendere a pusher della Piana del Sele. Un traffico diretto da Palazzo De Feo.
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