Arrestati due finiti corrieri che consegnavano succhi di frutta fatti passare per computer. Uno dei due malviventi, nelle settimane scorse, era stato arrestato già a San Marzano Sul Sarno per un analogo episodio
Chiamavano a casa di anziani tra i 77 e i 91 anni, per consegnare personal computer e invece la vittima si trovava di pacchi di succhi di frutta all’interno di uno scatolo, pagati caramente, fino a 1450 euro in contanti. Sono finiti agli arresti domiciliari un 26enne e un 51enne di Napoli, ritenuti responsabili di truffa aggravata in concorso e sostituzione di persona. I due sono finiti un’inchiesta di carabinieri di San Valentino Torio, del procuratore Antonio Centore e del pm Viviana Vessa della procura di Nocera Inferiore che indagano su sette truffe (una consumata e sei tentate), ad anziani che abitano a San Valentino Torio, Cava de’ Tirreni, Fisciano e San Cipriano picentini.
I due truffatori agivano con il classico sistema del telefonista che chiama la vittima spacciandosi o per un congiunto o per un operatore commerciale oppure per un postino e che annuncia il recapito di lì a poco di un personal computer nella maggior parte dei casi. A telefono, infatti, il malvivente diceva di dover far consegnare attraverso un falso corriere, uno dei due arrestati, a quale andava pagato il saldo del computer acquistato e per quale era stato dato solo un anticipo. Mediamente la vittima consegnava o avrebbe dovuto consegnare 1.450 euro.
Uno dei due arrestati, è stato già arrestato negli scorsi giorni dai carabinieri San Marzano sul Sarno proprio per un’altra tentata truffa ai danni di un anziano imprenditore, sventata grazie alla immediata segnalazione di un familiare al 112. Le indagini proseguono per far luce su altre truffe verificatisi nello stesso periodo nel Salernitano.