Pomo della discordia il parere sfavorevole dei revisori dei conti sulla ricognizione delle partecipate
Primi attriti e prima lite tra la maggioranza e le opposizioni. Il motivo della diatriba, l’aver nascosto, secondo una parte della minoranza, il parere sfavorevole dei revisori dei conti sulla ricognizione delle partecipate. La questione è stata posta dall’ex sindaco facente funzioni Anna Rosa Sessa: “Certo è però che certe scelte dell’amministrazione mai possono o debbono portare a nascondere atti e provvedimenti negativi, soprattutto se emanati da organi di controllo. Non comunicare, come è stato fatto dal sindaco, il parere negativo dei revisori sulla proposta di “ricognizione delle partecipazioni societarie” è un atto istituzionalmente gravissimo che mai si era verificato nella storia del Comune di Pagani”. Sulla vicenda ha chiarito il primo cittadino: “Voglio mettere fine a questa sterile polemica portata avanti dalla consigliera Sessa, non chiarendo molto un aspetto. Ho ritirato la ricognizione delle partecipate perché in effetti non abbiamo avuto il parere dei revisori dei conti. È arrivato nella posta del Comune di Pagani quando eravamo già in consiglio comunale, per cui io mi sono anticipato ritirando il punto all’ordine del giorno. Ritirato, dicendo quello che informalmente avevo saputo. È sfavorevole il parere perché manca il controllo analogo, perché Pagani non ha un ufficio o dei consulenti che fanno questo sulle società”. Prossimamente, ha rassicurato il sindaco, sarà individuata una società che si occuperà del controllo analogo. De Prisco ha smorzato anche la polemica sollevata dalla ex presidente del consiglio comunale, Enza Fezza, dicendo che sul termine “pagliacciate” ha chiesto scusa, mentre ha bacchettato la stessa per non aver preso posizione durante “gli show dello scorso anno in consiglio comunale, dove sono stati usati termini molto più gravi”. “Stiamo ridando dignità alle istituzioni paganesi, questa amministrazione la trasparenza e la legalità la insegna a tutti”, ha ribadito il primo cittadino. Sul caso è giunta anche la puntualizzazione del presidente del consiglio comunale, Gerardo Palladino: “In merito alle dichiarazioni rese quest’oggi (ieri, ndr) da una parte della minoranza consiliare, in riferimento al parere dei Revisori dei Conti sulla Ricognizione periodica della Partecipazioni Pubbliche, mi corre l‘obbligo, istituzionale prima e politico poi, di intervenire al fine di fare chiarezza. In primis ritengo giusto e corretto ricordare che in questo primissimo scorcio di presidenza e nelle precedenti esperienze politiche, ho sempre – e sottolineo sempre – improntato il mio operato su valori di legalità e trasparenza. Pertanto non si accettano lezioni di morale ed etica politica da alcuno. Entrando nel merito della questione, è doveroso rimarcare l’incontrovertibile fatto che il parere dei Revisori dei Conti inerente la suddetta delibera è stato acquisito al Protocollo Generale dell’Ente solo in data 29/12/2020, giorno del Consiglio Comunale, al numero 45990, alle ore 8.43 (consiglio comunale convocato alle ore 9).
Ma la cosa più importante è che tale atto non è stato portato all’attenzione di questa Presidenza e dell’Amministrazione in tempo utile per la sua discussione in consiglio, dunque lo scrivente non poteva esserne a conoscenza. Ad onor del vero solo informalmente nella tardissima serata del 28/12/2020 si era venuti a conoscenza che con ogni probabilità il Collegio dei Revisori avrebbe successivamente protocollato un verbale dove si richiamava l’attenzione del Consiglio sulla necessità di porre in essere l’obbligatoria attività di Controllo Analogo sulle Società partecipate, e che per questo motivo non erano in condizioni di esprimere parere positivo alla proposta agli atti del consiglio. A dire il vero, nelle motivazioni di richiesta di rinvio del punto 5 all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, il Sindaco aveva specificato che prima dell’approvazione di tal punto fosse necessario l’attività di Controllo Analogo sulle Partecipate. Sperando di esser stato esaustivo nei chiarimenti e di non dover più incorrere in sterili polemiche per il futuro, colgo l’occasione per augurare alla città di Pagani in primis, al consiglio comunale tutto e all’intera amministrazione, un felice anno nuovo”. La vicenda sembra però non avere un finale, infatti, sulla questione, sono intervenuti i consiglieri comunali di minoranza Umberto Alessandro De Martino (vicepresidente del consesso cittadino) e Fabio Petrelli: “Ci stupisce che una amministrazione così attenta alla trasparenza ed alla legittimità degli atti amministrativi possa nascondere e tenere celati provvedimenti negativi soprattutto se emanati da organi preposti al controllo degli stessi. Ci riferiamo al gravissimo atto verificatosi nello scorso consiglio comunale di omettere di comunicare e portare all’attenzione dell’Assise il parere negativo del collegio dei revisori sulla proposta di ricognizione delle società partecipate. Forviante è stata la motivazione di rinviare la discussione sul punto all’ordine del giorno “per ragioni di approfondimento ulteriore e su suggerimento dei revisori”, così come affermato dal sindaco stesso. Riteniamo che tale atteggiamento sia indecoroso e inaccettabile, sprezzante di tutte le norme etiche e morali su cui si fonda l’Assise stesso. Inoltre visto e considerato che è stata un’azione premeditata, quest’oggi abbiamo avuto il dovere di parlare poiché non soltanto noi siamo stati presi in giro ma la Città tutta. Noi abbiamo un grande dovere da rispettare quello di porre le basi per una rinascita sociale, economica e politica di Pagani e di certo non possiamo accettare che si fondi su becere menzogne. Ci auguriamo che questi episodi non si verifichino più”.
RD