Spazio Aperto: ospedale “depotenziato”
Perplessità per i lavori sospesi al polo oncologico. A sollevare il caso gli attivisti di Spazio Aperto: “A giugno del 2020, quindi 6 mesi fa, il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio – scrive il movimento politico – rassicurava gli operatori sanitari e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, preoccupati della scarsa attenzione alle problematiche del nostro ospedale, che i lavori, già finanziati, per il potenziamento del polo oncologico sarebbero stati ripresi regolarmente. Ebbene, ciò non è avvenuto. I lavori per il completamento della struttura sono ancora fermi. Come, nello stesso tempo, sono state disattese le misure atte ad organizzare e migliorare le attività di ogni singolo reparto”. Una impasse che gli attivisti non hanno digerito, tanto da affermare che, allo stato attuale, la struttura ospedaliera paganese ne esce “depotenziata”. A gennaio di quest’anno furono annunciati, per il polo oncologico, 25 milioni di euro, dal consigliere regionale Luca Cascone. In quella occasione si celebrarono i lavori propedeutici all’implementazione della Radioterapia presso il presidio ospedaliero di Pagani per la realizzazione di due bunker destinati all’installazione di acceleratori nucleari e una Tac centraggio implementata da un sistema di Tomoterapia. Il via alla realizzazione di spazi necessari per accogliere dette strumentazioni, grazie ad una delibera dell’Asl Salerno, per un valore di circa 600 mila euro.
La richiesta di completamento della struttura sanitaria di Pagani ha visto la sottoscrizione di una petizione, quattro anni fa, da parte di 6 mila cittadini. Una volontà popolare che poi si è tramutata in volontà politica, sino al finanziamento milionario in questione. Nel 2019 al Comune di Nocera Superiore, proprio il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, aveva annunciato il piano sanitario della Regione: “Noi approviamo un piano ospedaliero, recuperiamo tutto. In maniera ragionevole. Abbiamo deciso un imponente investimento di 25milioni di euro per il polo oncologico di Pagani”. Intanto, le criticità non mancano, come ribadito da Spazio Aperto: “Il direttore sanitario prometteva di riportare nel nostro ospedale il centro di vaccinazione, e di potenziare il centro oncologico che lamentava l’assenza di infermieri. Anche in questo caso le promesse sono state disattese. I cittadini che hanno bisogno di cure sono costretti a lunghe liste di attesa, a volte mesi. Per i pazienti, affetti da patologie tumorali, il disagio è reso più acuto dalla emergenza covid, per i quali non è stato disposto alcun piano che prevedesse la cura domiciliare”. Insomma, la vicenda completamento dei lavori del polo oncologico, resta di stretta attualità. “La contraddizione in essere tra personale della struttura che sollecita interventi per migliorare l’offerta sanitaria, e i vertici sanitari aziendali che stentano a recepire tali sollecitazioni – conclude Spazio Aperto – è il segnale preoccupante che la nostra comunità ha scarso peso politico nella definizione degli equilibri sanitari regionali”.
gc