Nocera Inferiore, ancora fermi i pagamenti degli assegni di cura alle persone disabili

Le famiglie attendono ancora un pregresso di circa 340mila euro

Le persone con disabilità grave e gravissima, residenti nei Comuni del Piano di zona S1-01, attendono ancora una quota pregressa degli assegni di cura. Un ritardo sollevato da alcuni mesi dagli attivisti di Potere al popolo, i quali, stanno seguendo l’intera vicenda. Il gruppo nocerino, attraverso il suo ufficio legale, ha già diffidato il Comune di Nocera Inferiore, capofila del Piano d’ambito. Inoltre, è stata fatta una richiesta di accesso agli atti per verificare l’iter svolto. Il caso è stato discusso martedì scorso in un incontro online organizzato da Potere al popolo. Sono intervenuti gli attivisti ed i legali di Casa del popolo “Cohiba”, il Garante dei diritti dei disabili della Regione Campania, il presidente dell’associazione Fish onlus, un rappresentante dei genitori in attesa degli assegni di cura e i rappresentanti dell’ente nocerino, l’assessore alle Politiche sociali Antonietta Manzo e la consigliera di opposizione Tonia Lanzetta. Il dibattito, incentrato non solo sugli assegni, ma anche sulla gestione del Piano d’ambito, ha evidenziato alcune criticità dell’erogazione del contributo. Nonostante sia stato risolto l’intoppo relativo al 2019, come evidenziato dall’assessore Manzo, in virtù anche della nuova programmazione del piano regionale, restano bloccate le somme di alcuni anni precedenti. Il soldi ci sono, “circa 300mila euro”, ha affermato la consigliera comunale Tonia Lanzetta, “incassati e disponibili”, pronti solo per essere messi in pagamento. Cifra che è arrivata al Piano d’ambito, dalla Regione, complessivamente di 600 mila euro, di cui solo 300mila sono stati versati quale contributo agli aventi diritto. Inoltre, durante il dibattito, è emerso che altri 40 mila euro siano stati congelati e non ancora assegnati.

In sintesi, secondo quanto detto durante gli interventi, le famiglie delle persone disabili sono ancora in attesa di circa 340mila euro, soldi vincolati e che non possono essere usati per altro. La richiesta, in sostanza, è di sbloccare queste somme e di evitare che il meccanismo dell’erogazione si arresti anche in futuro. “I miei figli sono disabili 24 ore su 24” ha sottolineato il rappresentante dei genitori, evidenziando che la disabilità non si interrompe con la sospensione dei contributi, questa resta sempre, come restano sempre tutte le esigenze per curare i propri figli: tra assistenza sociale e sanitaria. L’assessore Antonietta Manzo al termine dell’incontro ha raccolto tutte le istanze, con la promessa di girarle al dirigente di settore Renato Sampogna, che è anche il coordinatore del Piano di zona S1-01. Gli attivisti, ma soprattutto le famiglie, attendono che queste criticità vengano risolte a stretto giro, anche perché la gestione dei propri figli è quotidiana e non è più possibile aspettare le lungaggini della burocrazia. Potere al popolo ha chiesto, inoltre, un cambio di passo della governance del Piano d’ambito, in particolare la costituzione di una azienda speciale. In effetti, in tal senso, il Comune di Nocera Inferiore nel 2017 ha già deliberato in consiglio comunale, ma per l’opposizione degli altri Comuni, si è proceduto per convenzione. Purtroppo, non c’è ad oggi una intesa per la realizzazione di una società consortile, che Nocera Inferiore, invece, gradirebbe. Proprio su questa questione, Potere al popolo, avvierà una petizione da sottoporre al consiglio comunale. Nei prossimi giorni, gli attivisti di Casa del popolo “Cohiba”, forniranno alle famiglie, ma anche alla comunità nocerina, i dettagli della vicenda, specie, gli esiti delle istanze presentate all’assessore alle Politiche sociali.
Giuseppe Colamonaco
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