Grazie a Casa Cohiba, la consegna a domicilio dei testi
Ha aperto in corso Vittorio Emanuele, presso la sede della Casa del popolo Cohiba, la Biblioteca popolare. Si tratta di una apertura virtuale, al momento, in quanto il lockdown ne ha bloccato la frequentazione. I volontari però non si sono persi d’animo ed hanno allestito attraverso il loro sito un servizio di consegna a domicilio dei testi. Così la biblioteca popolare è diventata biblioteca domiciliare, definita dagli attivisti BiblioPop. Gli utenti possono accedere, grazie al sito di Casa del popolo Cohiba, ad un catalogo, mensilmente aggiornato, e richiedere il libro scelto attraverso la compilazione di un form. Dopo la prenotazione parte il servizio consegna nel pieno rispetto delle norme anti-contagio. Il testo viene lasciato in ascensore o nel classico panaro calato dalla finestra o da un balcone. A spiegare l’iniziativa e un po’ il mondo di Casa del popolo, la referente Micol Vicidomini: “Lo spazio nuovo del Cohiba dà la possibilità di ospitare dei corsi e delle iniziative. Purtroppo il lockdown ha bloccato tutto. Nel primo lockdown abbiamo fatto attività di mutualismo e podcast con temi vari. Questa volta visto che c’è stato un boom delle consegne a domicilio, tipo le attività della ristorazione, o le multinazionali come Zalando e Amazon, abbiamo pensato di applicare la stessa modalità anche per la biblioteca. La biblioteca popolare è un progetto di un paio di mesi. È iniziato con delle persone che hanno cominciato a darci dei libri, oltre ad usare anche dei testi nostri. Così li abbiamo messi a disposizione di tutti. La seconda ondata, purtroppo, ci ha bloccato, ma ci siamo attivati per portare i libri a casa”. Grazie a questa iniziativa, nonostante la zona rossa, la cultura non si è fermata.
“Abbiamo una sala che è la nostra aula studio e che può essere prenotata tramite il nostro sito. – ha continuato Micol – Nei mesi scorsi i ragazzi hanno con piacere sfogliato e letto alcuni libri e già chiedevano se potevano prenderli, quando ancora non era stata organizzata la biblioteca. Successivamente li abbiamo classificati, in vista del progetto. Ci sono varie categorie ed abbiamo raggiunto un bel po’ di volumi, circa 350”. Il sogno di Casa Cohiba è quello di allestire una piccola biblioteca popolare fruibile in qualsiasi orario, cosa che non consente la Biblioteca comunale, legata a degli orari istituzionali che non vanno incontro alle esigenze dei ragazzi. “Ci auguriamo dopo il lockdown di ritornare alla biblioteca in presenza, – ha concluso la referente di Cohiba – lo spazio al corso Vittorio Emanuele è ampio, e c’è anche un giardino dove curiamo alcune coltivazioni. Prima della pandemia c’è stata molta affluenza. Per esempio io avevo un corso di tedesco con 11 studenti che non mi sarei mai aspettata”. Insomma, le iniziative sono tante e si attende solo di ripartire. BiblioPop conta, come detto, più di trecento volumi: manualistica, libri in lingua, libri per bambini, grandi classici, thriller, raccolte in versi, tutti donati dai frequentatori o da estranei benefattori che vogliono dare una seconda vita ai loro volumi.
Giuseppe Colamonaco