Morti covid ospedale di Agropoli. Richiesta chiarimento
Il sindacato scrive:
Egregi Direttori, in questi ultimi giorni abbiamo assistito alla diatriba televisiva, deprimente in verità, tra il sindaco di Agropoli ed una sua consigliera di minoranza avente ad oggetto la mortalità dei pazienti Covid ricoverati presso l’ospedale di Agropoli. Premettendo subito che all’interno dell’ospedale di Agropoli operino professionisti seri e competenti, ci dispiace osservare che, ancora una volta, la lotta politica utilizzi l’ospedale per richiamare le proprie tesi e convinzioni e invece non vada a capire quali siano le dinamiche che governano le attività interne al nosocomio, e non analizzi gli interventi correttivi da richiedere a codesta amministrazione che, lo ricordiamo, è l’unica titolata a fornire notizie circa l’andamento dello stesso.
Detto ciò, sarebbe bastato osservare l’andamento epidemiologico del Covid 19 per tranquillizzare tanto il Sindaco di Agropoli quanto la Consigliera comunale, ma entrando nello specifico non possiamo esimerci dall’osservare che qualcosa di strano in quest’ultimo mese sia avvenuto, ovvero le 14 morti che tutti hanno addolorato, e per le quali chiediamo alle SS.VV.II., le uniche titolate a farlo, le seguenti informazioni:
- Fasce di età dei pazienti deceduti;
- Istituto di provenienza degli stessi e condizioni cliniche presenti all’ingresso in ospedale;
- Comorbilità insistenti;
- Motivo del decesso;
- Organizzazione del lavoro in ordine alle specialistiche richieste per la cura del Covid 19;
- Dotazione tecnologica, strumentale e di personale oggi esistente;
- Dotazione di posti letto con relativa suddivisione.
Siamo certi che riceveremo le informazioni richieste in tempi celeri e soprattutto da fonte autorevole, in modo da rassicurare la popolazione agropolese e, più in generale, cilentana che si è vista traumatizzata da un tourbillon di informazioni, per lo più di parte e senza fondamento autorevole, che hanno ingenerato una sensazione di sgomento e sfiducia nei confronti dell’istituzione che Voi rappresentate e che oggi siete chiamati a difendere.