Iniziate le vaccinazioni Covid a Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento

Oggi le prime dosi, si continua nei prossimi giorni. La prima a vaccinarsi a Salerno è Maria Lombardi, caposala di Medicina d’urgenza del Ruggi di Salerno- Il piano per le altre vaccinazioni

Dalle 8 di questa mattina è ‘V-Day’ anche in Campania. Le 720 dosi del vaccino della Pfizer-Biontech contro la Covid 19, contenute nelle Cryo-box, sono arrivate a bordo di un mezzo dell’Esercito all’Ospedale del Mare di Napoli, individuato come punto di raccolta. Iniziate poco dopo le vaccinazioni. Oltre l’ospedale napoletano ci sono altre sei postazioni in Campania: ospedali Cotugno e Cardarelli a Napoli, il San Sebastiano a Caserta, il Moscati di Avellino, il San Pio di Benevento e il Ruggi d’Aragona di Salerno. Intorno alle 9-9,30, in ognuna di queste strutture sono arrivate 100 fiale del farmaco, che saranno somministrate a partire dalle 10 a operatori sanitari e medici. Dalle 13, inoltre, saranno vaccinati anche 20 operatori di una Residenza per anziani dell’Asl Napoli 1, con le dosi che sono state consegnate nella sede dell’Asl al Frullone. Notevole la presenza di forze dell’ordine in tutti gli ospedali.

LA PRIMA VACCINATA A SALERNO
La prima a vaccinarsi a Salerno è stata Maria Lombardi, caposala di Medicina d’urgenza del Ruggi di Salerno.

IL PROSIEGUO
La partenza della vaccinazione in grandi numeri è prevista fra il 3 ed il 4 gennaio prossimi. All’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona saranno consegnate 5000 le dosi, che saranno somministrate tutti i giorni dalle 10 alle 19. Più di 100 i medici che somministreranno i vaccini agli operatori sanitari che hanno scelto di aderire. La seconda dose del vaccino dovrà poi essere somministrata entro tre quattro settimana. A gruppi di sei per volta, i cento operatori sanitari dell’azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ricevono oggi la prima vaccinazione anti-Covid nella giornata di avvio della campagna europea. Poi, tra ventotto giorni, tutti ritornano per il ‘richiamo’. “Abbiamo considerato un quarto d’ora per la prima parte, più altri quindici minuti per l’osservazione come da linee-guida ministeriali”, spiega il direttore generale dell’azienda, Vincenzo D’Amato, chiarendo che “abbiamo allestito sei ambulatori, più una grande sala di osservazione che consenta di mantenere il distanziamento, più una sala per le emergenze che deve esserci per prassi”.

La foto allegata è della professoressa Carolina Ciacci, coordinatrice delle scuole di specializzazione in Medicina dell’Università di Salerno
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