Giorni rossi, arancioni e gialli cosa si può fare. L’Italia prima per morti da Covid

La curva dei contagi rimane stabilmente alta e non scende. Il Veneto macina sempre più numeri negativi. Le differenze della Campania. La classifica delle provincie con più infette in percentuale in Italia (al di sopra del 4%). I dati dal Mondo tra i quali spiccano il fallimento della politica svedese di contrasto alla Covid, la sconfitta di Bolsonaro in Brasile, la sorpresa negativa Germania, i problemi della Francia. L’approfondimento

MOBILITA ‘A NATALE IN TUTTA ITALIA
Zona rossa il 24, 25, 26 e 27 dicembre
zona arancione 28, 29 e 30 dicembre
zona rossa 31 dicembre, 1, 2 3 gennaio
zona arancione 4 gennaio
zona rossa 5 e 6 gennaio

MOBILITA ‘A NATALE IN CAMPANIA
Zona gialla 20, 21, 22 e 23.
Zona rossa il 24, 25, 26 e 27 dicembre
zona arancione 28, 29 e 30 dicembre
zona rossa 31 dicembre, 1, 2 3 gennaio
zona arancione 4 gennaio
zona rossa 5 e 6 gennaio

ZONA ROSSA COSA SI PUÒ E DEVE FARE
Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla propria abitazione, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute (autocertificazione obbligatoria). E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. E’ consentito a un massimo di due persone non conviventi di spostarsi una sola volta al giorno verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione. Nella deroga non sono conteggiati gli under 14, i diversamente abili e i conviventi non autosufficienti, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.
Negozi aperti: alimentari, barbieri, parrucchieri, supermercati, tabacchi, edicole, le farmacie e parafarmacie.
Negozi chiusi: tutti gli altri
Bar e ristoranti chiusi ma aperti solo per asporto fino alle 22 e per consegne a domicilio.
Chiese aperte fino alle 22 per le funzioni religiose.
Consentite le attività motorie e sportive individuali all’aperto.

ZONA ARANCIONE COSA SI PUÒ E DEVE FARE
Mobilità limitata al proprio comune senza autocertificazione ed entro i 30 chilometri se si abita in un comune al di sotto dei 5mila residenti. Se si vuole uscire fuori comune, possibile solo per lavoro, studio, salute e necessità. Negozi aperti: tutti (chiusi i centri commerciali nei festivi e prefestivi)
Bar e ristoranti chiusi ma aperti solo per asporto fino alle 22 e per consegne a domicilio.
Consentite le attività motorie e sportive individuali all’aperto.

ZONA GIALLA COSA SI PUÒ E DEVE FARE
Possibile muoversi anche al di fuori del Comune di residenza e tra regioni. Unico limite è il coprifuoco: è vietato muoversi da casa dalle 22 alle 5.
Negozi aperti: tutti (chiusi i centri commerciali nei festivi e prefestivi)
Bar e ristoranti aperti fino alle 18 e dopo solo per asporto fino alle 22 e per consegne a domicilio.
Consentite le attività motorie e sportive individuali all’aperto.

CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 1.921.778, +17.992, +0,94%
Attualmente positivi: 627.798, oggi -7.545, – 1,19%
Morti: 67.894, oggi +674, +1,00%
Guariti dall’inizio della pandemia 1.226.086, oggi +22.272, +1,85%
Popolazione infettata in Italia 3, 158%
Letalità 3,53%.

Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
Aumentano i nuovi positivi del +0,94% (ieri era +0,97%). Elaborati 179.800 tamponi totali (ieri 185.320), scoperti 17.992 positivi, rapporto positivi/tamponi totali 10,0%% (ieri 9,88%). Ricoverati con sintomi -342 (25.769) e in terapie intensive -36 (2.819) con 189 nuovi ingressi del giorno. Nuovi casi soprattutto in Veneto 4.211, Lombardia 2.744, Emilia Romagna 1.745, Lazio 1.428, Piemonte 1.365, Puglia 1.314, Campania 1.201. In pratica in queste sette regioni la stragrande percentuale di tutti i nuovi positivi d’Italia, 14.008 su 17.992 in totale, pari al 78%.

IL TRAGICO PRIMATO DEI MORTI ITALIANI
L’Italia è il Paese al mondo con la più alta mortalità da coronavirus ogni 100mila abitanti. E’ quanto rilevano i dati della Johns Hopkins University, che monitora costantemente l’andamento della pandemia. Con 111,23 decessi ogni 100mila abitanti, l’Italia nella classifica dei 20 Paesi più colpiti dal Covid-19 precede la Spagna (104,39), il Regno Unito (99,49) e gli Stati Uniti (94,97). Il nostro Paese è invece terzo nella classifica che tiene conto del rapporto tra casi confermati e decessi. L’Italia ha un rapporto del 3,5%, alle spalle di Messico (9%) e Iran (4,7%) e davanti al Regno Unito (3,4%). In termini assoluti, con 67.894 decessi, secondo i dati della Jhu, l’Italia risulta il quinto Paese più colpito al mondo, alle spalle di Stati Uniti (311.529 decessi), Brasile (184.827), India (144.789) e Messico (116.487) e davanti al Regno Unito (66.639).

L’analisi dei dati al punto n.1 della sezione approfondimenti
NEWS POLITICO/ECONOMICHE – MOBILITA’ NELLE FESTIVITÀ NATALIZIA
Presentato il nuovo decreto per il periodo di Natale, con le misure sulla mobilità in Italia (vedi sopra).

CASO VENETO
Ancora senza frenata il numero dei nuovi contagi in Veneto che da giorni la regione con i dati peggiori in Italia, il 23,4% dei nuovi positivi di tutta Italia, con l’8,1% dei residenti di tutta Italia, con un andamento costante in questi ultimi giorni. Per il Governo rimane comunque zona gialla.

RISTORI ECONOMICI A CHI E QUANTO
Nel decreto legge Natale sono previste misure immediate di ristoro per circa 645 milioni per ristoranti e bar: riceveranno il 100 per 100 dei ristori. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a palazzo Chigi. Per le altre attività, oltre a ristoranti e bar, verranno approntati ristori nel mese di gennaio.

NOVITÀ VACCINI
VIRUS DISPONIBILITÀ
Un quarto del mondo potrebbe non avere accesso al vaccino contro il coronavirus fino al 2022. Lo rivela un rapporto della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, secondo cui “poco più della metà (il 51%) delle dosi pianificate per la somministrazione – quasi 7,5 miliardi, per 3,7 miliardi di persone – andranno ai Paesi ad alto reddito, che rappresentano il 14% della popolazione mondiale”. Secondo quanto riportato dalla Cnn, al momento della stesura del rapporto, gli Stati Uniti hanno opzionato 800 milioni di dosi, mentre Giappone e Australia, nonostante rappresentino meno dell’1% dei casi, avevano opzioni su un miliardo di dosi. “I paesi ad alto reddito hanno prenotato poco più della metà delle dosi di vaccino pianificate dai 13 principali produttori dei farmaci – si legge – mentre i paesi a basso e medio reddito avranno il resto, nonostante rappresentino oltre l’85% della popolazione mondiale”. “Anche se tutti e 13 i produttori dei vaccini riuscissero a raggiungere la loro massima capacità di produzione, almeno un quinto della popolazione mondiale non avrebbe accesso ai vaccini fino al 2022”, hanno aggiunto i ricercatori.

IL PIANO VACCINI
LE PRIME DOSI
Il 27 dicembre arriveranno in Italia le prime 9.750 dosi di vaccino della Pfizer. A comunicarlo il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione tra Governo e Regioni. Le dosi arriveranno all’ospedale Spallanzani di Roma e da lì partirà la distribuzione simbolica in tutta Italia in modo che nello stesso giorno si potranno somministrare i vaccini in tutte le regioni.
Per ora non è previsto l’inserimento dei bimbi nella campagna vaccinale.

LE PROVINCE CON MAGGIORI CONTAGI IN ITALIA
Oltre il 6%: Belluno 6,150%. Oltre il 5% della popolazione dall’inizio della pandemia: Aosta 5,493%, Varese 5.473%, Monza Brianza 5,317%, Como 5,343%, Provincia autonoma di Bolzano 5,202% e Milano 5,079%. Oltre il 4%: Piacenza 4,727%, Cuneo 4,414%, Torino 4,407%, Treviso 4,608%, Sondrio 4,396%, Lodi 4,355%, Asti 4,275%, Verona 4,380%, Vercelli 4,191%, Pavia 4,209%, Vicenza 4,216% e Verbanio-Cusio-Ossola 4,019%, Novara 4,006%, Padova 4,074%, Reggio Emilia 4,035%, Genova 4,015%.

CAMPANIA
Dati
Positivi del giorno: 1.201 (+0,68%)
di cui:
Asintomatici: 1.087
Sintomatici: 114
Tamponi del giorno: 18.146
Totale positivi: 178.728 (pari al 3,089% della popolazione residente in Campania)
Totale tamponi: 1.878.169
Deceduti: 56 (22 deceduti nelle ultime 48 ore e 34 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 2.528
Guariti: 3.001
Totale guariti: 91.503

Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 120
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.621
Da domenica la Campania torna zona gialla, ma il Governatore De Luca annuncia restrizioni per evitare il diffondersi del Sars Cov 2. Nessuna mobilità per nei comuni anche nei piccoli.
Il 12 gennaio esercitazione per la somministrazione i vaccini.
Al 6.6% (ieri era 6,1%) il rapporto positivi/tamponi. Alto il numero dei decessi. Covid center reggono all’arto della pandemia.

PER PROVINCIA
Napoli 109.890, oggi +873 (+0,80%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 3,564%
Caserta 32.914, oggi +235 (+0,72%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 3,569%
Salerno 23.339, oggi 236 (+1,02%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,136%
Avellino 8.420, oggi +64 (+0,77%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,034%
Benevento 4.018, oggi -329 per ricalco, rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,466%
In aggiornamento 147

CONTAGI NEL SALERNITANO
Oggi sommati altri 236 positivi.

CONTAGI NEL MONDO
Quasi 770mila nuovi contagi, salgono anche i morti (oltre 13mila in 24 ore). Gli Stati Uniti più di 17milioni di infetti, circa dieci milioni in India, ma il numero è considerato largamente sottostimato, e la Francia 2,5 milioni.

FRANCIA
Il presidente francese Emmanuel Macron, positivo al Covid-19, ha lasciato ieri sera l’Eliseo per continuare la quarantena nella residenza ufficiale dei capi di Stato a Versailles. Il governo punta a vaccini per il 40% della popolazione.
SLOVACCHIA
Il primo ministro slovacco Igor Matovic è risultato positivo al coronavirus.
SVEZIA
E’ obbligo di mascherina dopo il discorso del re. Il segno del fallimento della politica svedese contro il coronavirus. E la memoria corre ai tanti italiani che hanno criticato le scelte di chiusura adottate in Italia e le battute al vetriolo degli stessi svedesi contro il nostro Paese.
Per la prima volta la Svezia rende obbligatorio indossare le mascherine sui mezzi pubblici, nel tentativo di frenare la pandemia di Covid-19 che sta piegando il Paese. Per mesi la Svezia aveva adottato la strategia della semplice raccomandazione respingendo i restrittivi lockdown scelti dagli altri Paesi europei. L’annuncio è stato fatto dal premier Stefan Lofven il giorno dopo il duro discorso di re Carlo XVI Gustavo, critico sul fallimento della strategia applicata contro l’epidemia. Tra le nuove restrizioni annunciate, c’è la limitazione del numero di persone che possono accedere a negozi, palestre e ristoranti, ma il governo ha confermato di non voler applicare un lockdown totale, perché – ha spiegato Lofven – sarebbe “troppo duro per la popolazione”
Germania, nuovo record: più di 33 mila casi in 24 ore. Catastrofe nei centri per anziani
Nuovo record di contagi da Covid in Germania, con 33.700 nuove infezioni in 24 ore, secondo il rapporto quotidiano del Robert Koch Institut che monitora l’andamento del virus nel Paese. Con 813 vittime, la Germania raggiunge il secondo valore più alto nel giro di due settimane. In totale, secondo l’Rki, i morti dall’inizio della pandemia sono stati quasi 25 mila ed i casi oltre 1,4 milioni.
In nessun posto muoiono così tanti pazienti per o col Covid, come nelle case di cura per anziani in Germania. Lo scrive oggi la Bild, in un articolo titolato “la catastrofe del Coronavirus nell’assistenza agli anziani”, nel quale il tabloid pubblica alcuni dati “drammatici” sulle percentuali delle vittime. Nel Land di Berlino, ad esempio, dal 1 ottobre a metà dicembre, si legge, le vittime nei centri per anziani sono state 422, e cioè il 63% del totale. Ad Amburgo, sono state 136, il che vuol dire il 65% delle vittime complessive della città anseatica. Nello Schleswig-Holstein la quota segnalata è addirittura del 90%
Austria, record di decessi. Verso il terzo lockdown duro con gli impianti sciistici chiusi
Per frenare la pandemia, l’Austria va verso il terzo lockdown totale, dopo quello in primavera e quello a novembre. Secondo la stampa austriaca, il governo questo pomeriggio si confronterà in videoconferenza con i laender per fermare nuovamente l’intero paese dal 27 dicembre al 10 gennaio. Chiuderanno negozi ed esercizi pubblici e ci sarà un coprifuoco di 24 ore al giorno. A questo punto salterebbe – nonostante la resistenza di alcuni laender – anche la riapertura degli impianti sciistici, prevista per il 24 dicembre. Oggi si parlerà inoltre di un nuovo screening di massa a gennaio. L’Austria ha registrato in una settimana oltre 2.500 morti: è il dato più alto da 42 anni, il quarto dal 1970, anno di inizio della statistiche. Il triste primato è stato registrato tra il 30 novembre e il 6 dicembre, quando tutto il territorio austriaco era in lockdown per la pandemia.

BRASILE
Più di mille morti in 24 ore in Brasile. Obbligo di vaccino, contro la Covid-19 pena il divieto di alcune attività e multe. Lo hanno stabilito a larga maggioranza i giudici della Corte Suprema, la cui sentenza è un duro colpo per il presidente Jair Bolsonaro, che ha già annunciato l’intenzione di non vaccinarsi, sottolineando che nessuno dovrebbe essere costretto a farlo. Bolsonaro ha ironizzato sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer: “Se diventi un alligatore è un problema tuo”, ha detto in pubblico. Chi rifiuta il vaccino verrà sanzionato con il divieto di frequentare alcune zone, locali, negozi e bar. Inoltre, non potrà salire sui bus o andare in ospedale. Sono oltre sette milioni i casi di Covid-19 ufficialmente registrati in Brasile dall’inizio della pandemia.
USA
Il vice presidente americano Mike Pence e la moglie Karen sono stati vaccinati contro il Covid-19 in diretta tv. A entrambi è stata somministrata la prima delle due dosi del vaccino Pfizer/BioNTech. “È sicuro ed efficace”, ha dichiarato Pence, definendo il vaccino “un miracolo della medicina”. Al momento nessun vaccino per Donald Trump, che secondo la stampa Usa avrebbe rifiutato di diventare il volto della campagna per le vaccinazioni negli Stati Uniti. Lunedì prossimo sarà invece il turno di Joe Biden: anche il presidente eletto sarà vaccinato in pubblico. Lo rende noto il suo staff, sottolineando che la vicepresidente eletta Kamala Harris sarà invece vaccinata la settimana successiva.

I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 75.499.781, oggi +643.797
Morti: 1.671.863, oggi +11.742
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 18 Dicembre ore 10.00 am)
• 23.210.154 casi confermati
• 512.687 morti
(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 17 Dicembre 2020)
• Francia casi confermati 2.376.852 morti 57.911
• Spagna casi confermati 1.751.884 morti 48.013
• Regno Unito casi confermati 1.849.403 morti 64.170
• Italia casi confermati 1.843.712 morti 64.520
• Germania casi confermati 1.337.078 morti 21.975
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 18 Dicembre ore 09.53 am)
• 31.573.039 casi confermati
• 798.006 morti
Sud Est Asiatico
• 11.537.081 casi confermati
• 175.734 morti
Mediterraneo orientale
• 4.616.724 casi confermati
• 114.453 morti
Africa
• 1.671.539 casi confermati
• 36.842 morti
Pacifico Occidentale
• 991.931 casi confermati
• 18.708 morti

Così nei singoli Stati alle ore 23.50 italiane:
17.410.003 Stai Uniti, 9.979.447 India, 7.110.434 Brazil, 2.764.843 Russia, 2.499.465 France, 1.982.828 United Kingdom, 1.982.090 Turkey, 1.921.778 Italy, 1.797.236 Spain, 1.531.374 Argentina, 1.482.072 Colombia, 1.469.991 Germany, 1.289.298 Mexico, 1.182.864 Poland, 1.145.651 Iran, 989.457 Peru, 970.758 Ukraine, 901.538 South Africa, 674.946 Netherlands, 650.197 Indonesia, 618.204 Belgium, 610.006 Czechia, 582.786 Romania, 581.811 Iraq, 581.135 Chile, 498.293 Bangladesh, 497.245 Canada, 456.562 Philippines, 451.494 Pakistan, 412.393 Morocco, 403.989 Switzerland, 370.152 Israel, 367.120 Sweden, 366.952 Portugal, 360.690 Saudi Arabia, 334.913 Austria, 295.977 Hungary, 292.640 Serbia, 271.514 Jordan, 252.474 Nepal, 205.003 Ecuador, 204.003 Georgia, 203.295 Panama, 195.422 Azerbaijan, 193.744 Japan, 191.150 United Arab Emirates, 190.235 Croatia, 190.027 Bulgaria, 189.551 Kazakhstan, 169.648 Belarus, 157.929 Dominican Republic, 157.472 Costa Rica, 154.944 Lebanon, 152.253 Armenia, 148.665 Bolivia, 147.531 Kuwait, 146.124 Slovakia, 141.716 Qatar, 133.360 Moldova, 132.062 Guatemala, 129.584 Greece, 128.874 Denmark, 127.019 Oman, 124.280 Egypt, 119.612 West Bank and Gaza, 119.025 Ethiopia, 117.582 Tunisia, 115.474 Honduras, 114.198 Burma, 109.081 Venezuela, 106.210 Lithuania, 104.881 Bosnia and Herzegovina, 103.555 Slovenia, 97.028 Paraguay, 94.804 China, 94.371 Algeria, 93.772 Libya, 93.761 Kenya, 90.816 Malaysia, 89.883 Bahrain, 78.679 Kyrgyzstan, 78.254 Ireland, 77.134 North Macedonia, 77.013 Nigeria, 75.675 Uzbekistan, 58.386 Singapore, 53.553 Ghana, 52.004 Albania, 49.621 Afghanistan, 48.337 Kosovo, 47.515 Korea, South, 43.728 Luxembourg, 43.390 Montenegro, 42.968 Norway, 42.397 El Salvador, 36.047 Sri Lanka, 32.582 Finland, 30.071 Uganda, 29.427 Latvia, 28.096 Australia, 25.472 Cameroon, 22.265 Sudan, 21.845 Cote d’Ivoire, 20.658 Estonia, 18.575 Zambia, 18.041 Namibia, 17.587 Madagascar, 17.559 Senegal, 17.338 Mozambique, 16.647 Cyprus, 16.562 Angola, 15.089 Congo (Kinshasa), 13.511 Guinea, 13.444 Maldives, 13.014 Botswana, 12.888 Tajikistan, 12.046 Mauritania, 12.039 Jamaica, 11.866 Zimbabwe, 11.569 Malta, 11.526 Cabo Verde, 11.436 Uruguay, 9.928 Syria, 9.893 Cuba, 9.791 Belize, 9.648 Haiti, 9.400 Gabon, 7.733 Bahamas, 7.519 Andorra, 7.202 Eswatini, 7.105 Rwanda, 6.955 Trinidad and Tobago, 6.200 Congo (Brazzaville), 6.148 Malawi, 6.120 Mali, 6.076 Guyana, 5.938 Nicaragua, 5.780 Djibouti, 5.604 Iceland, 5.428 Suriname, 5.214 Equatorial Guinea, 4.936 Central African Republic, 4.832 Burkina Faso, 4.662 Somalia, 4.297 Thailand, 3.786 Gambia, 3.350 Togo, 3.228 South Sudan, 3.152 Benin, 2.560 Niger, 2.546 Lesotho, 2.486 Sierra Leone, 2.447 Guinea-Bissau, 2.110 New Zealand, 2.087 Yemen, 2.049 San Marino, 1.839 Chad, 1.779 Liberia, 1.676 Liechtenstein, 1.410 Vietnam, 1.011 Sao Tome and Principe, 941 Mongolia, 760 Papua New Guinea, 759 Taiwan*, 751 Burundi, 741 Eritrea, 715 Monaco, 712 Diamond Princess (La nave da crociera), 643 Comoros, 524 Mauritius, 509 Tanzania, 442 Bhutan, 362 Cambodia, 305 Barbados, 279 Saint Lucia, 202 Seychelles, 152 Brunei, 151 Antigua and Barbuda, 100 Saint Vincent and the Grenadines, 94 Grenada, 88 Dominica, 46 Fiji, 41 Laos, 31 Timor-Leste, 30 Saint Kitts and Nevis, 27 Città del Vaticano, 17 Solomon Islands, 9 MS Zaandam, 4 Marshall Islands, 2 Samoa, 1 Vanuatu.

L’APPROFONDIMENTO
1.
L’ANALISI DEI DATI – Da Il Sole 24 ore: «Si conclude oggi la nostra settimana epidemiologica, che da inizio emergenza monitoriamo tra il sabato e il venerdì successivo. Domani vedremo nel dettaglio come si sono mossi i principali indicatori, ma possiamo anticipare due informazioni importanti: l’indice Rt (metodo istantaneo Kohlberg-Neyman modificato) si sta muovendo al rialzo a partire dallo scorso 11 dicembre; i nuovi casi a livello nazionale, dopo 4 settimane consecutive di calo, sono tornati a salire: 118.605 contro 116.983 del periodo precedente (+1,38%). La prima settimana epidemiologica con numeri in discesa era stata quella 14-20 novembre, con qualche timido effetto (nuovi casi -2,5%) delle restrizioni introdotte il 6 novembre. Il calo, per quanto molto meno sensibile di quello ottenuto in primavera con il lockdown, era stato del 19,2%, 21,6% e 22,3% nelle settimane successive. Più evidente il rialzo in Lombardia: nella settimana epidemiologica appena conclusa sono 16.888 i nuovi casi (+12,26% sui 15.043 del periodo 5-11 dicembre). Si conferma la necessità di abbattere in modo drastico il contagio rispetto ai valori attuali. Anche una semplice stabilizzazione dell’epidemia a livello nazionale (16.943 nuovi casi di media giornaliera nell’ultima settimana epidemiologica) comporterebbe nel tempo un prezzo certo ed elevatissimo in termini di vite umane. Come abbiamo visto ieri, la letalità negli ultimi 30 giorni si è attestata al 2,7%: con una proiezione di 30 giorni si cumulerebbero 13.723 decessi come conseguenza diretta delle infezioni totali (508.290) che individueremmo nel periodo. Un rapido aggiornamento anche sull’epidemia di influenza stagionale: continua, a causa dell’emergenza Covid-19, il ritardo delle notifiche in alcune Regioni che potrebbe causare una sottostima dei casi reali. Sulla base dei dati disponibili il Rapporto InfluNet del 16 dicembre (50esima settimana del 2020 dal 7 al 13 dicembre) conferma un’incidenza delle sindromi simil-influenzali di 1,88 casi per mille assistiti a livello nazionale, al di sotto della soglia basale (anche considerando i valori espressi nelle singole Regioni): nella stessa settimana del 2019 il valore era 3,5 per mille. Per quanto riguarda l’incidenza per fascia di età il dato più elevato si riscontra nei soggetti tra 0 e 4 anni (3,71 per mille); seguono quelli tra 15 e 64 anni (1,83 per mille) e con pari valore (1,37 per mille) quelli tra 5 e 14 e over 65. Il totale dei casi stimati a livello nazionale, al termine della 50esima settimana 2020, è 1.137.100».
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