Fila troppo ravvicinata
Un assembramento improvviso e forse per nulla casuale. L’assenza di controlli e, a volte, di buon senso, ci fanno ritornare in memoria scene del passato. E che forse, non avremmo più voluto vedere. Le poste centrali di via Costantino Amato a Nocera Inferiore intorno alle 17.30 di oggi, erano “invase” da persone. Probabilmente cittadini che non vedevano l’ora di ritirare la pensione. O altri supporti che in questo periodo di covid sicuramente fanno più che comodo. Una scena spiacevole e allo stesso tempo triste. Le disposizioni sul distanziamento sociale così come il pericolo dovuto alla diffusione del covid sembravano non sortire alcun effetto. La fame e la voglia di mettere qualcosa nel portafogli hanno avuto la meglio. Questa è una delle immagini simbolo di questo 2020. La gente è in miseria, non ne può più di restrizioni e chiusure.
Allo stesso tempo, ha voglia di sconfiggere un male che sta attanagliando il mondo interno. Ed ecco che non protestano, restano pacifici, per quanto si può, nelle loro case. Non ci sono controlli, o forse ce ne sono pochi. Questo è stato un lockdown che potremmo definire light. A soffrirne sono stati soprattutto bar, ristoranti e altri piccoli esercenti. Il resto è storia. Lamentarsi del mancato distanziamento, prendersela con persone che quasi si “ammassano” al bancomat per prelevare quanto hanno a disposizione. Ormai non serve più. Occorre piuttosto una soluzione completa, definitiva. Per uscire dalla fame, dalla miseria, dalla malattia e dall’incertezza verso il futuro.
Daniela Devecchi