Il 30% risulta attualmente positivo
Non ci sono le condizioni per poter rientrare in sicurezza a scuola: a Pagani la didattica a distanza continuerà fino al prossimo 11 gennaio per le scuole di ogni ordine e grado. Lo ha disposto il sindaco di Pagani, Raffaele Maria De Prisco, con ordinanza n. 44/19/11/2020. Questa mattina il primo cittadino, inoltre,ha incontrato online i dirigenti scolastici paganesi, insieme all’assessore con delega scolastica, Mariastella Longobucco, la consigliera comunale delegata alla salute pubblica, Rita Greco, e il dottor Beniamino Ravano, componente del COC, durante il quale ha motivato, dati alla mano, la necessità di mantenere la didattica a distanza per gli studenti paganesi di tutte le età. La decisione giunge a seguito dell’ordinanza regionale, secondo la quale a partire dal 24 novembre prossimo per la scuola dell’infanzia e per il primo anno della primaria sarebbe ripartita la didattica in presenza, previo screening di controllo facoltativo. Un’azione non sostenibile per la salvaguardia della salute pubblica a Pagani, secondo quanto valutato dall’amministrazione De Prisco.
«La curva epidemiologica in città non accenna ad abbassarsi e a Pagani i contagi che ruotano intorno al mondo della scuola sono troppo elevati» ha specificato De Prisco. Secondo i dati elaborati dal dottor Ravano, infatti,il 30% tra alunni, insegnanti, personale scolastico e familiare risulterebbe attualmente positivo al Covid-19. Una situazione non sostenibile e che potrebbe ulteriormente degenerare con un ritorno in aula degli alunni.Anche per le scuole private, paritarie e asili nido è sconsigliata la didattica in presenza, salvo il rigoroso rispetto del protocollo di sicurezza.«Ringrazio i dirigenti scolastici per il lavoro che stanno portando avanti tra mille difficoltà – ha dichiarato il sindaco De Prisco – e ribadisco la piena disponibilità di questa amministrazione a venire incontro alle loro esigenze, sia per sopperire alle difficoltà di tante famiglie nella mancanza dei mezzi per lo svolgimento della Dad, sia per valutare caso per caso le esigenze degli alunni con disabilità».