Il sindaco lo dichiara apertamente in un videomessaggio
“Chi é stato prima di me non è che mi abbia fatto trovare tante problematiche risolte, anzi, posso dire che ciò tutte le problematiche appese e tante carte che non sono state neanche aperte”. È quanto dichiarato dal primo cittadino Raffaele Maria De Prisco durante un videomessaggio alla popolazione di Pagani. Parole chiare e come detto dal sindaco “apertamente” su quello che la precedente amministrazione comunale ha lasciato. Problemi irrisolti e carte mai aperte. De Prisco parte da zero e lo sottolinea in un suo messaggio ai cittadini paganesi. Purtroppo, per lo mezzo, c’è una emergenza sanitaria in corso, ribadisce il primo cittadino, che incide molto sulla macchina comunale: “L’emergenza covid si riflette in tutta l’amministrazione comunale e non solo. Se io non ho personale per il covid tutti quanti subiamo ritardi”. L’esempio arriva dai contributi fitti covid e non che, per quanto detto, sono in ritardo. Ma qualcosa si sta muovendo: “Pur nella ristretta del personale ho creato una task force per i contributi fitti covid e non (ex lege 431). In effetti, lo dico apertamente, partiamo da zero.
I plichi erano ancora tutti chiusi, vero è che abbiamo avuto i dipendenti in malattia e quelli che abbiamo sono stati oberati da altri tipi di compiti, non fosse altro che per il servizio elettorale”. La situazione potrebbe sbloccarsi a fine novembre, ma ci vuole tempo, anche perché in base alla nuova normativa regionale, bisognerà effettuare delle verifiche sugli aventi diritto. I fondi sono stati dimezzati e i contributi conseguentemente saranno ridotti. Sono circa 90 le famiglie che ne hanno beneficiato ed altre 200 sono al vaglio dall’amministrazione. Il tutto si era arenato perché le buste contenenti le richieste erano ancora sigillate. Una lentezza provocata non certo dall’attuale amministrazione che, invece, ha disposto una task force, per risolvere il problema al più presto. Il sindaco ha comunque rassicurato i cittadini sul fronte aiuti, tutti sono stati coinvolti, associazioni, opposizione consiliare, l’azienda consortile Agro solidale e molti volontari. È in essere una rete solidale che non lascerà nessuno indietro.
gc