Il fatto non sussiste
“Luci d’arrivista. I voti dei cafoni adesso sono buoni”. Con queste parole, pubblicate su uno striscione piazzato davanti al Teatro Diana, il popolo nocerino accolse nel 2015 il candidato alla Regione Campania, Vincenzo De Luca. Si trattò di una contestazione forte che vide in essere anche momenti di tensione. Le forze dell’ordine intervenute sul luogo identificarono ben 14 persone, accusate di turbativa elettorale, come stabilito dalla normativa vigente, che prevede, in caso di violazione, la reclusione sino 3 anni. Momenti davvero concitati tra striscioni e cori indirizzati al candidato alla Presidenza della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dopo 5 anni di carte bollate è giunta l’assoluzione per tutti i 14 indagati: il fatto non sussiste.
Quindi il 18 maggio del 2015 la manifestazione andata in scena in piazza Guerritore non ha violato nessuna legge dello Stato. Nessuna responsabilità degli assistiti è emersa durante il dibattimento, con insussistenza dei reati contestati. Nonostante la protesta, in effetti, De Luca riuscì ad iniziare e concludere il comizio all’interno del Teatro Diana. Hanno partecipato al collegio difensivo gli avvocati: Trotta, Guarracino, Sorrento, Vicidomini, De Nicola, Feccia, De Martino.
gc