Riparazione degli spondali del torrente dopo le recenti alluvioni
Sono due gli interventi di somma urgenza varati dalla dirigenza del Genio civile di Salerno e presidio di Protezione civile per la riparazione degli argini del torrente Solofrana, dovuti alla rottura degli stessi a seguito delle recenti alluvioni. Non è la prima volta che i lavori di somma urgenza interessano il torrente nocerino. Purtroppo, in attesa di un vero e proprio piano di manutenzione ordinaria del fiume Sarno, si procede per rattoppi, ma solo in caso di estrema necessità. Intanto il Grande Progetto del Fiume Sarno, che dovrebbe interessare l’intero tratto, resta ancora un rebus. Se da un lato si spinge perché venga realizzato al più presto, dall’altro gli ambientalisti chiedono che nell’opera idraulica venga contemplato il disinquinamento e la manutenzione. Un braccio di ferro che dura da anni e che ha visto scontrarsi più volte la Regione con gli attivisti. Proprio a Nocera Inferiore tutti ricordano l’intervento del comitato No Vasche in merito alla realizzazione delle vasche di laminazione. Il presidente del comitato Emiddio Ventre, insieme al Comune, si affidò al Tar per fermare il progetto delle vasche del Gps della Giunta Caldoro.
Oggi, il progetto del fiume Sarno, ripresentato dell’attuale amministrazione regionale, non ha ancora preso il via e molte restano le perplessità degli ambientalisti. Intanto, in attesa di decisioni sulla vicenda, si procede per somma urgenza per riparare danni che le avverse condizioni meteo procurano di volta in volta. Nel dettaglio, la deliberazione messa in atto, prevede lavori per la rottura della parte sommitale della sponda sinistra del torrente Starza dei Corvi con realizzazione del terrapieno a tergo del muro esistente. Il preventivo approvato è di 62.500 euro. A questo, il provvedimento, sancisce che venga attuata per il torrente Solofrana – ramo Starza dei Corvi, in corrispondenza del Tribunale di Nocera Inferiore, la pulizia di materiale terroso in alveo, nonché il ripristino della parte sommitale del muro spondale sinistro dell’Alveo comune nocerino in località Rosto. Qui la perizia approvata è di 15mila euro. Ovviamente, si tratta di lavori di somma urgenza che, in emergenza, vanno a risolvere solo specifiche criticità. È su questo aspetto provvisorio che gli ambientalisti puntano il dito e rispetto al quale chiedono che ci sia un gestore unico del bacino idrografico del Sarno che curi le aste fluviali attraverso un lavoro di prevenzione (manutenzione ordinaria e straordinaria) e non dopo l’evento che ha causato il disastro.
gc