Continua il giallo
Sembra non avere fine il capitolo nuova caserma dei carabinieri di via Correale. La vicenda sul piano politico – amministrativo è ormai diventata un giallo, rispetto alla quale, di tanto in tanto, si aggiunge qualche pagina nuova. La questione è stata oggetto di discussione recentemente in consiglio comunale, relativamente al collaudo antisismico, oltre ad un indagine interna avviata dal Comune per meglio comprendere quali intoppi ci siano stati e quali i responsabili di eventuali carenze sopravvenute sul fronte sismicità dell’edificio. Eppure, a leggere le carte, l’iter pare non abbia subito ostacoli di sorta, almeno da quanto scritto nella determina del settore Lavori Pubblici il 21 dicembre del 2015. Nel documento, in calce, si legge testualmente: “Il sottoscritto collaudatore certifica che i lavori relativi all’intervento “Sviluppo urbano, riqualificazione, rifunzionalizzazione e messa in sicurezza dell’edificio di proprietà comunale destinato a caserma dei carabinieri” sono collaudabili come con il presente atto li collauda, liquidando il credito dell’impresa come segue: 1.228. 098,24 euro (ammontare dello stato finale), 1.221. 956, 82 euro (acconti già corrisposti) 6.141,42 euro (credito netto all’impresa)”. In sintesi, si tratta di un certificato di collaudo in cui è scritto cosa è stato fatto, in che modo, e quali obblighi siano stati ottemperati. Dai verbali risultano tre visite in cantiere nel mese di dicembre del 2015 da parte dell’ingegner Antonio Di Lauro responsabile del procedimento, dell’ingegnere Luigi Canale direttore dei lavori, del geometra Pasquale Cuomo direttore dei lavori, geometra Salvatore Mastellone direttore dei lavori, geometra Pasquale Brusco legale rappresentante dell’impresa. Incaricato collaudatore con convenzione l’ingegnere Raffaele Napoletano. Nel quadro economico approvato sono esplicitate le spese di laboratorio e verifiche tecniche previste dal Csa, nonché quelle del collaudo tecnico – amministrativo, collaudo statico, ed altri eventuali collaudi. Il documento è molto dettagliato e descrive tutto quello che è stato fatto.
In merito alla vicenda, a seguito di una richiesta di Ernesto Carratù, fatta alla Regione Campania, è emerso un ulteriore tassello. L’ufficio dello staff tecnico – amministrativo regionale, lo scorso settembre, ha risposto, citando la relazione del collaudatore “che i lavori non hanno comportato la realizzazione di elementi strutturali o interessanti strutture esistenti. Non vi è stata alcuna necessità di procedere al deposito di progetti strutturali presso il Genio civile per ottenere le relative autorizzazioni. Pertanto non è stato necessario redigere alcun collaudo statico”. Va detto, come evidenziato dagli uffici regionali, che al tempo vigeva la proroga dei termini utili per procedere alle verifiche di vulnerabilità. “Conformemente alle norme tecniche per le costruzioni del 2018 – continua la nota – tale proroga risulta scaduta il 31 dicembre 2018 quanto agli edifici di interesse strategico posti nelle zone sismiche 1 e 2 tra i quali il Comune di Nocera Inferiore. Permane in tal senso in capo al beneficiario l’obbligo relativo al mantenimento della stabilità dell’operazione di cui all’art. 71 del Reg. (Ue) n.1303/2013”. La situazione, al momento, è comunque in essere. Palazzo di città sta cercando di addivenire ad una soluzione definitiva, che consenta di arrivare alla certificazione antisismica, dopo degli opportuni lavori. Ovviamente, ci saranno costi aggiuntivi, come evidenziato nell’ultimo consiglio comunale dall’opposizione, ma potrebbe profilarsi la chiusura di un capitolo che ormai dura da troppo tempo.
gc