Nessuna risposta ad una interrogazione del senatore Antonio Iannone
Il nocerino Antonio Iannone, sentore della Repubblica Italiana, ha presentato una interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, relativa alla stazione ferroviaria di Nocera Inferiore. Sono trascorsi più di due anni dall’interrogazione ed il Governo non ha ancora fornito una risposta al parlamentare di Fratelli d’Italia. “Ho presentato dall’inizio della legislatura più di 300 interrogazioni e solo ad una sessantina ho avuto risposta. Attendo tra queste, quella sulla stazione ferroviaria”, ha dichiarato Iannone. Nel contenuto dell’atto presentato in parlamento il 6 agosto del 2018 il senatore evidenzia il totale abbandono a semplice scalo della stazione nocerina: “La città di Nocera Inferiore è capoluogo e baricentro dell’Agro nocerino-sarnese, il comprensorio più densamente popolato della provincia di Salerno e distretto industriale tra i più antichi della storia d’Italia, con una tradizione manifatturiera d’eccellenza; – si legge nell’interrogazione – ancora oggi Nocera Inferiore è riferimento territoriale dell’Agro, ma ha visto negli anni la sua storica stazione perdere d’importanza fino a degradare a scalo di treni regionali lenti; la stazione è dotata di biglietteria a sportello, biglietteria self service, posto di Polizia ferroviaria, sala di attesa, bar, servizi igienici, annuncio sonoro treni in arrivo, in partenza e in transito; adiacente alla stazione è stato creato un ampio parcheggio e sono stati realizzati lavori di ristrutturazione; risulta essere un controsenso avere una stazione che si presenta come nuova, ma che continua a mancare di treni diretti sulla linea Napoli-Salerno; è nato il comitato pendolari Nocera e linea storica, che chiede il superamento dei disagi di chi è costretto a viaggiare; la Regione Campania si è dimostrata sorda e il Comune di Nocera Inferiore impotente rispetto all’esigenza dell’utenza”. In effetti, il tratto ferroviario Napoli – Salerno, attualmente è percorso da treni metropolitani e da occasionali regionali. Un declassamento che stride con la storia della stazione, nata il 18 maggio del 1844 nell’ambito del prolungamento Napoli – Portici, all’epoca del Regno delle Due Sicilie e prima dell’Unità d’Italia.
È comunque stata dopo quella data un punto di riferimento importante “nel 1846 otteneva anche la concessione per il prolungamento su Mercato San Severino e Avellino; nel 1882 la stazione assunse un ruolo di bivio con l’apertura della stazione Nocera Mercato e la linea per Codola; prima della realizzazione della galleria Santa Lucia, avvenuta nel 1977, tutti i treni da e per Salerno vi si dovevano fermare per agganciare (sganciare) un locomotore di supporto fornendo spinta per superare il dislivello presente tra Nocera e il capoluogo”. Il senatore Antonio Iannone evidenzia nella sua interrogazione sia il dato storico e sia quello sociale. Al ministro il parlamentare nocerino ha chiesto se “sia a conoscenza di quanto rappresentato e se intenda attivarsi in accordo con Rete ferroviaria italiana per fare in modo che la stazione di Nocera Inferiore non resti poco più di un monumento storico, ma torni ad essere un riferimento reale per l’utenza, accostando, sulla linea Napoli-Salerno, ai treni regionali lenti i treni regionali diretti”. Nocera ha una centralità ferroviaria importante. Oggi, purtroppo, oltre a subire un declassamento dell’attuale scalo, il Comune capofila dell’Agro, resta tagliato fuori dalla linea Napoli – Salerno ad Alta Capacità. Un problema che potrebbe essere superato con la stazione di Torricchio a cavallo delle due Nocera. Si tratta di un impianto già funzionante con binari e marciapiedi in perfette condizioni. Le soluzioni ci sarebbero, ma la politica regionale ed Rfi, sembrano non considerarle.
Giuseppe Colamonaco