Lotta al Covid: esiste un allarme infermieri per le strutture private?

Il caso di Villa dei Fiori che ha rinnovato il 50% del suo staff infermieri

Con lo scorrimento delle graduatorie dei vecchi concorsi, molti infermieri stanno passando dalla sanità privata a quella pubblica. Secondo alcune strutture socio sanitarie accreditate, specie RSA, questo crea difficoltà enormi nel reperire il personale infermieristico, addirittura con il rischio di dover bloccare i ricoveri. C’è invece chi ritiene che non solo non ci sia nessun rischio, ma che al contrario questa sia un grande opportunità. È il caso di Villa dei Fiori, un centro di riabilitazione di Nocera con oltre 200 dipendenti. “Noi – spiegano a Villa dei Fiori – abbiamo rinnovato il nostro staff infermieri del 50%, selezionando decine e decine di domande”. “Ma innanzitutto va detto – aggiungono – quanto sia positivo che finalmente le ASL e gli ospedali assumano infermieri dalle vecchie graduatorie. Il risultato è una osmosi in cui i vantaggi sono sia per il settore pubblico che per quello privato. E quindi per i cittadini”. Perché? “Per il pubblico perché assume infermieri che hanno maturato, come quelli che lavoravano da noi, un patrimonio di esperienza e formazione che ora porteranno nel nuovo incarico”. Ma per il privato non è un danno? “Assolutamente no.

Perché entrano infermieri giovani, pieni di entusiasmo e voglia di fare. Con meno esperienza certo, ma innanzitutto noi li formiamo e poi nel nostro settore non serve l’esperienza necessaria in un reparto di chirurgia o di terapia intensiva”. Quindi nessuna difficoltà a reperirli? “no, nessuna – è la risposta – anche perché ai giovani che non vengono dalle graduatorie di vecchi concorsi, il pubblico offre contratti semestrali, ovviamente poco allettanti. Le nostre selezioni invece riguardano assunzioni a tempo indeterminato con il migliore contratto di categoria, quello dell’AIOP. Insomma, di giovani infermieri bravi ce ne sono tantissimi. Certo, se però gli si offrono condizioni e contratti, diciamo così, di serie B, allora le difficoltà esistono. Ma non perché mancano gli infermieri”. “La verità – concludono a Villa dei Fiori – è che il privato deve essere in grado di fare la propria parte senza invocare il settore pubblico, al quale deve chiedere una sola cosa, che utilizzi al meglio i fondi di cui dispone”.
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