Continua ad essere alto il numero di decessi che, come quello dei guariti, è il frutto degli alti contagi dei primi giorni di novembre. Il piano dei vaccini il 2 dicembre sarà in parlamento. I dati fanno ben sperare per il 3 dicembre, per vedere se sarà possibile allentare le misure restrittive ma niente sciate sulla neve. In Campania oggi più guariti che novi infetti per il secondo giorno. Stabile la letalità della malattia. La classifica delle provincie con più infette in percentuale in Italia (al di sopra del 2%). I dati dall’Italia e dal Mondo. La novità sui vaccini. L’approfondimento
CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 1.480.874, oggi +25.853, +1,78%
Attualmente positivi: 791.697 oggi -6.669, -0,84%
Morti: 52.028, oggi +722, +1,41%
Guariti dall’inizio della pandemia: 637.149, oggi +31.819, +5,26%
Popolazione infettata in Italia 2,453%
Letalità 3,51%.
Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
Aumentano i nuovi positivi dell’1,77% (ieri +1,62%). Elaborati 230.007 tamponi (ieri 188.659), con 25.853 positivi. Visto il notevole aumento dei tamponi ma non in proporzione dei positivi, rapporto tra positivi/tamponi scenda all’11,24% (ieri era del 12,31%). Diminuiscono di 264 persone i ricoverati con sintomi, aumentano di 32 posti le terapie intensive (3.848). Nuovi casi soprattutto in Lombardia 5.173, Piemonte 2.878, Campania 2.815, Veneto 2.660, Emilia Romagna 2.130, Lazio 2.102, Puglia 1.511 e Sicilia 1.317. La curva dei contagi comincia a scendere. Si discute di far ritornare a scuola anche le superiori prima di Natale. L’appello a non abbassare la guardia.
L’analisi dei dati al punto n.1 della sezione approfondimenti
Un accordo a livello europeo per uniformare le misure restrittive che scatteranno con le vacanze di Natale e Capodanno, il tentativo di riaprire le scuole coinvolgendo i sindaci delle grandi città prima di Natale nella prima data utile e l’ulteriore stretta sugli spostamenti tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, con il divieto di feste e appuntamenti di piazza, cenone a numero chiuso, con forse 6, massimo 8 persone.
Il governo lavora su più fronti per far sì che gli interventi che saranno decisi con il prossimo Dpcm consentano di evitare gli errori fatti in estate e non siano vanificati dalle scelte degli altri paesi, in particolare quelle relative allo sci visto che il governo ha ribadito il no alla riapertura degli impianti e una decisione in senso contrario da parte di altre nazioni rappresenterebbe un ulteriore colpo ad un’economia già al tappeto.
NOVITÀ VACCINI
Coronavirus, lo studio inglese: «Nessuna mutazione, il vaccino funziona». I genetisti dell’University College di Londra: «Il Sars-CoV-2 non ha aumentato la sua trasmissibilità. Ottima notizia per i vaccini in arrivo». L’ipotesi di una mutazione era stata descritta su Science e starebbe caratterizzando la seconda ondata
LINK – QUI –
Il capo del dipartimento medico di Moderna avverte: «Il nostro vaccino protegge dal Coronavirus: ma chi lo fa può ancora contagiare». LINK – QUI –
PIANO VACCINI
Covid: Speranza, il 2 dicembre presento il piano vaccini
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/25/covid-speranza-resistere-alcuni-mesi-ricerca-sconfiggera-il-virus_e86200d6-63ad-471a-8c4e-e8055586259d.html
LE PROVINCIE CON MAGGIORI INFETTI IN ITALIA
Oltre il 4% della popolazione dall’inizio della pandemia: Aosta 4,876%, Monza Brianza 4,620%, Varese 4.581%, Milano 4,409% e Como 4,285% e Provincia autonoma di Bolzano 4,127%. Oltre il 3%: Piacenza 3,949%, Belluno 3,824%, Torino 3,738%, Lodi 3,644%, Genova 3,523%, Cuneo 3,589%, Cremona 3,459%, Pavia 3,426%, Vercelli 3,386%, Prato 3,364%, Asti 3,348%, Sondrio 3,350%, Verbano-Cusio-Ossola 3,249%, Novara 3,221%, Pisa 3,166%, Massa Carrara 3,163%, Alessandria 3,198%, Lecco 3,112%, Biella 3,091% e Reggio Emilia 3.090%. Oltre il 2%: La Spezia 2,958%, Caserta 2,938%, Pistoia 2,885%, Napoli 2,883%, Treviso 2,791%, Modena 2,821%, L’Aquila 2,777%, Trieste 2,774%, Firenze 2,762%, Mantova 2,714%, Provincia autonoma di Trento 2.680%, Arezzo 2,656%, Vicenza 2,690%, Padova 2,637%, Verona 2,641%, Brescia 2,573%, Rimini 2,620%, Perugia 2,517%, Lucca 2,498 %, Imperia 2,460%, Bologna 2,377%, Gorizia 2,288%, Terni 2,229%, Venezia 2,219%, Teramo 2,205%, Bergamo 2,161%, Viterbo 2,152%, Udine 2,148%, Livorno 2,046%, Parma 2,077% e Savona 2.022%.
CAMPANIA
Dati
Positivi del giorno: 2.815 (+ 2,01%)
di cui:
Asintomatici: 2.391
Sintomatici: 424
Tamponi del giorno: 23.130
Totale positivi: 143.010 (2,472% della popolazione residente in Campania)
Totale tamponi: 1.484.741
Deceduti: 47 (tra il 7 e il 24 novembre)
Totale deceduti: 1.434
Guariti: 3.471
Totale guariti: 39.428
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 192
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 2.282
Aumentano i test a oltre 23mila, quasi il doppio del giorno precedente ma non aumentano del doppio i contagiati. 12,1% rispetto al 12,8% il rapporto positivi/tamponi. Tanti i morti. Ancora oggi più guariti che nuovi infetti, anzi un vero e proprio boom di chi ce l’ha fatta a superare la malattia.
PER PROVINCIA
Aggiornato con i dati di due giorni
Napoli 88.894, oggi +2.582 (+2,99%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,883%
Caserta 2,795, oggi +720 (+2,73%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,938%
Salerno 17.646, oggi +901 (+5,38%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,615%
Avellino 6.650, +178 (+5,38%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,607%
Benevento 2.598, +209 (+8,75%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 0,948%
In aggiornamento 137
CONTAGI NEL SALERNITANO
I 901 sono frutto della rilevazione di due giorni.
CONTAGI NEL MONDO
I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 60.186.902, oggi +603.334
Morti: 1.417.319, oggi +11.983
Regioni OMS
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 24 Novembre ore 10.00 am)
• 17.284.585 casi confermati
• 383.363 morti
(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 25 Novembre 2020)
• Francia casi confermati 2.153.815 morti 50.237
• Spagna casi confermati 1.594.844 morti 43.668
• Regno Unito casi confermati 1.538.794 morti 55.838
• Italia casi confermati 1.455.022 morti 51.306
• Germania casi confermati 961.320 morti 14.771
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 25 Novembre ore 10.40 am)
• 25.223.599 casi confermati
• 704.787 morti
Sud Est Asiatico
• 10.524.941 casi confermati
• 160.603 morti
Mediterraneo orientale
• 3.899.741 casi confermati
• 98.966 morti
Africa
• 1.457.599 casi confermati
• 32.781 morti
Pacifico Occidentale
• 851.692 casi confermati
• 16.975 morti
Così nei singoli Stati alle ore 23.15 italiane:
12.727.447 Stati Uniti, 9.222.216 India, 6.118.708 Brazil, 2.221.608 France, 2.144.229 Russia, 1.605.066 Spain, 1.560.846 United Kingdom, 1.480.874 Italy, 1.381.795 Argentina, 1.262.494 Colombia, 1.060.152 Mexico, 983.521 Germany, 952.439 Peru, 924.422 Poland, 894.385 Iran, 772.252 South Africa, 680.132 Ukraine, 561.803 Belgium, 544.092 Chile, 542.187 Iraq, 511.836 Indonesia, 506.439 Netherlands, 505.215 Czechia, 467.730 Turkey, 454.146 Bangladesh, 440.344 Romania, 422.915 Philippines, 382.892 Pakistan, 356.067 Saudi Arabia, 347.658 Canada, 336.506 Morocco, 331.678 Israel, 309.469 Switzerland, 274.011 Portugal, 260.512 Austria, 230.514 Sweden, 226.026 Nepal, 198.021 Jordan, 186.436 Ecuador, 185.687 Hungary, 162.662 United Arab Emirates, 156.930 Panama, 144.147 Bolivia, 141.217 Kuwait, 140.608 Serbia, 139.396 Dominican Republic, 137.851 Qatar, 137.708 Japan, 133.190 Costa Rica, 129.348 Bulgaria, 129.085 Armenia, 128.449 Belarus, 127.580 Kazakhstan, 122.579 Oman, 120.341 Lebanon, 119.989 Guatemala, 114.889 Georgia, 113.742 Egypt, 111.617 Croatia, 107.109 Ethiopia, 105.572 Honduras, 102.396 Azerbaijan, 101.203 Moldova, 100.498 Venezuela, 99.304 Slovakia, 97.288 Greece, 92.381 China, 90.213 Tunisia, 86.185 Bahrain, 83.566 Burma, 83.328 Bosnia and Herzegovina, 79.797 Libya, 79.322 Kenya, 78.025 Algeria, 77.891 Paraguay, 76.727 West Bank and Gaza, 74.722 Denmark, 72.178 Uzbekistan, 71.187 Ireland, 70.744 Kyrgyzstan, 69.306 Slovenia, 66.607 Nigeria, 59.817 Malaysia, 58.190 Singapore, 57.451 North Macedonia, 51.655 Lithuania, 51.225 Ghana, 45.490 Afghanistan, 37.884 El Salvador, 36.253 Kosovo, 34.944 Albania, 33.988 Norway, 32.808 Montenegro, 32.100 Luxembourg, 31.735 Korea, South, 27.854 Australia, 23.869 Cameroon, 22.652 Finland, 21.469 Sri Lanka, 21.168 Cote d’Ivoire, 18.890 Uganda, 17.466 Zambia, 17.341 Madagascar, 16.431 Sudan, 15.927 Senegal, 15.302 Mozambique, 14.821 Angola, 14.273 Latvia, 14.006 Namibia, 12.929 Guinea, 12.854 Maldives, 12.365 Congo (Kinshasa), 12.008 Tajikistan, 10.541 Estonia, 10.526 Cabo Verde, 10.488 Jamaica, 9.992 Botswana, 9.398 Zimbabwe, 9.253 Malta, 9.229 Haiti, 9.199 Cyprus, 9.173 Gabon, 8.246 Mauritania, 8.026 Cuba, 7.460 Bahamas, 7.459 Syria, 6.488 Trinidad and Tobago, 6.428 Andorra, 6.272 Eswatini, 6.018 Malawi, 5.784 Nicaragua, 5.779 Rwanda, 5.670 Djibouti, 5.632 Congo (Brazzaville), 5.335 Belize, 5.312 Iceland, 5.300 Suriname, 5.236 Guyana, 5.137 Equatorial Guinea, 4.911 Central African Republic, 4.870 Uruguay, 4.445 Somalia, 4.417 Mali, 3.926 Thailand, 3.726 Gambia, 3.047 South Sudan, 2.916 Benin, 2.872 Togo, 2.757 Burkina Faso, 2.422 Guinea-Bissau, 2.408 Sierra Leone, 2.124 Yemen, 2.092 Lesotho, 2.039 New Zealand, 1.655 Chad, 1.578 Liberia, 1.492 San Marino, 1.406 Niger, 1.321 Vietnam, 1.183 Liechtenstein, 981 Sao Tome and Principe, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 699 Mongolia, 673 Burundi, 630 Papua New Guinea, 623 Taiwan, 607 Comoros, 594 Monaco, 558 Eritrea, 509 Tanzania, 494 Mauritius, 386 Bhutan, 307 Cambodia, 262 Barbados, 226 Saint Lucia, 166 Seychelles, 150 Brunei, 140 Antigua and Barbuda, 84 Saint Vincent and the Grenadines, 77 Dominica, 41 Grenada, 38 Fiji, 30 Timor-Leste, 27 Città del Vaticano, 25 Laos, 22 Saint Kitts and Nevis, 17 Solomon Islands, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 4 Marshall Islands.
L’APPROFONDIMENTO
1. L’ANALISI DEI DATI – Da Il Sole 24 ore: « Il rallentamento del contagio non deve farci abbassare la guardia e, soprattutto, non ci deve distogliere dal vero obiettivo: togliere pressione agli ospedali. Che non sono il luogo dove si combatte la guerra contro l’epidemia, ma quello dove si cerca di rimediare alle sconfitte incassate sul campo. I dati Agenas, alle ore 18.58 del 24 novembre, confermano che siamo ancora molto sopra le soglie di allarme: fissate al 30% di occupazione per le terapie intensive e al 40% per i posti letto in area medica. Considerando l’intero territorio italiano siamo al 43% per le terapie intensive (43% oltre soglia) e al 51% per i posti in area medica (27,5% oltre soglia). Passando alle singole Regioni e Province autonome i livelli più critici per le terapie intensive si riscontrano in: Lombardia e Piemonte 64% (113% sopra soglia); Umbria 55% (83,3% sopra soglia); Liguria 53% (76,6% sopra soglia) e P.A di Bolzano 52% (73,3% sopra soglia). Per i posti letti in area medica: P.A. di Bolzano 99% (147,5% sopra soglia); Piemonte 88% (120,0% sopra soglia); Valle d’Aosta 68% (70,0% sopra soglia) e Liguria 63% (57,5% sopra soglia). Solo 4 Regioni sono al di sotto dei livelli di allerta, o al limite degli stessi, per entrambi i parametri: Veneto 30% per le terapie intensive e 39% per i posti in area medica; Sicilia (29% e 38%); Molise (29% e 28%) e Basilicata (21% e 36%). Bastano questi dati per capire a quale stress sia sottoposto il personale sanitario: e ad alleviare la situazione non bastano i primi rallentamenti della crescita quando il traguardo è così lontano. Allo stesso modo la continua riduzione dell’indice Rt è un segnale di speranza per il futuro, non una soluzione per il presente. Alla sera del 24 novembre (calcolo effettuato con il metodo istantaneo Kohlberg-Neyman modificato) i valori erano: Italia 0.88 (0.93 il 23 novembre); Lombardia 0.78 (da 0.85); Milano città 0.67 (da 1.0). Per capire quanto questo dato, preso a sé stante, possa essere ingannatore rispetto alla realtà basta incrociarlo con quelli sul tasso di occupazione degli ospedali. Se teniamo lo sguardo sulla singola goccia d’acqua non vediamo l’uragano che c’è alle sue spalle».