Nella giornata in cui l’Italia si avvicina a 1,5 milioni di infetti e supera i 50mila morti dall’inizio della pandemia, gli attuali positivi diminuiscono. Fine delle zone rosse da inizio dicembre. Continua la discesa della letalità della malattia. La classifica delle provincie con più infette in percentuale in Italia (al di sopra del 2%). I dati dall’Italia e dal Mondo. La novità sui vaccini. L’approfondimento
CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 1.431.795, oggi +22.930, +1,63%
Attualmente positivi: 796.849 oggi -9.098, -1,13%
Morti: 50.453, oggi +630, +1,26%
Guariti dall’inizio della pandemia: 584.493, oggi +31.395, +5,68%
Popolazione infettata in Italia 2,372%
Letalità 3,52%.
Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
Aumentano dell’1,62% (ieri +2,05%). Elaborati 148.945 tamponi (ieri 188.747) con 22.930 positivi e rapporto positivi/tamponi 15,39% (ieri 15,01%). Ricoverati con sintomi +418 (34.697) e terapie intensive +9 (3.810). Nuovi casi soprattutto in Lombardia 5.289, Veneto 2.540, Emilia Romagna 2.347, Lazio 2.341, Campania 2.158, Piemonte 1.730, Toscana 1.323 e Sicilia 1.249. Scendono ancora i valori di Rt, calcolati con il metodo istantaneo Kohlberg-Neyman modificato, calcolati alla sera del 22 novembre: Italia 0.96 (da 1.0 del 21 novembre).
L’analisi dei dati al punto n.1 della sezione approfondimenti
Se trend continua niente zone rosse a fine mese. Ma serviranno misure ad hoc a Natale
“Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc. Consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo”: così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Non c’è un orientamento per l’obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio”. “Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi ed è previsto uno scostamento di 8 miliardi, sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche. Dobbiamo intervenire per la cultura, lo spettacolo e il turismo e interverremo anche per partite IVA e autonomi. Lo scostamento che abbiamo chiesto è dedicato a loro”. “Il Consiglio europeo di dicembre sarà decisivo per trovare l’accordo sul Recovery fund. C’è un problema, un veto politico di Polonia e Ungheria. L’ostacolo è questo. Ma c’è grande senso di responsabilità e confido che i paesi che hanno posto il veto sullo stato di diritto rivedano la posizione – ha detto ancora Conte -. È giusto che lo facciano perché altrimenti danneggeranno le loro stesse economie”. “Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Domani abbiamo un Consiglio dei ministri, domani dobbiamo chiudere questa partita”, ha detto poi Conte rispondendo ad una domanda sul commissario alla Sanità in Calabria. “Uno stato libero e democratico non può entrare nelle case e dire quante persone siedono a tavolo. Vogliamo ridurre la socialità ma consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei negozi”, ha detto Conte a Otto e mezzo spiegando che il governo cercherà di “dilatare” gli orari dei negozi.
NOVITÀ VACCINI
“Ribadisco che sulle basi delle conoscenze che abbiamo oggi non mi farei il vaccino. Se dovessero rendere pubblici i dati e la comunità scientifica ne validasse la bontà me lo farei, non ho alcun dubbio su questo”.
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L’efficacia dipende dal dosaggio. E’ del 62% per una dose intera seguita da un’altra dose dopo un mese. Ma arriva al 90% se si somministra prima mezza dose, poi una dose intera per il richiamo. La media è del 70%. Gli scienziati inglesi: “Abbiamo lavorato grazie a fondi pubblici. Il nostro sarà un vaccino per tutto il mondo, senza profitto per noi” LINK – QUI –
PIANO VACCINI
Il Commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha illustrato in commissione bilancio alla Camera alcuni punti del piano per la vaccinazione anti-Covid che si sta mettendo a punto e che dovrà essere pronto nelle prossime settimane. Arcuri ha detto che ci sarà un punto di “conservazione e somministrazione” dei vaccini anti-Covid ogni 20-30mila cittadini. Poiché ci saranno diverse tipologie di vaccino, ha spiegato Arcuri, il piano dovrà sostanzialmente tener conto di 4 variabili: distribuzione a carico dell’azienda produttrice o dello Stato acquirente, temperatura di conservazione, modalità di somministrazione, intervallo temporale tra la prima e la seconda dose. LINK – QUI –
LE PROVINCIE CON MAGGIORI INFETTI IN ITALIA
Oltre il 4% della popolazione dall’inizio della pandemia: Aosta 4,798%, Monza Brianza 4,521%, Varese 4.416%, Milano 4,296% e Como 4,152% e Provincia autonoma di Bolzano 4,033%. Oltre il 3%: Piacenza 3,785%, Belluno 3,649%, Torino 3,630%, Lodi 3,556%, Genova 3,458%, Cremona 3,401%, Cuneo 3,396%, Pavia 3,326%, Vercelli 3,314%, Prato 3,270%, Asti 3,252%, Sondrio 3,215%, Novara 3.127%, Verbano-Cusio-Ossola 3,124%, Pisa 3,117%, Alessandria 3.110%, Massa Carrara 3,101%, Lecco 3.033% e Biella 3,031%. Oltre il 2%: Reggio Emilia 2,979%, La Spezia 2,990%, Caserta 2,860%, Pistoia 2,825%, Napoli 2,799%, Treviso 2,737%, Trieste 2,715%, Modena 2,711%, L’Aquila 2,696%, Firenze 2,695%, Provincia autonoma di Trento 2.621%, Arezzo 2,611%, Mantova 2.588%, Vicenza 2,569%, Padova 2,542%, Brescia 2,524%, Verona 2,511%, Rimini 2,482%, Perugia 2,449%, Lucca 2,444%, Imperia 2,403%, Bologna 2,309%, Gorizia 2.180%, Terni 2,163, Bergamo 2,136%, Venezia 2,134, Viterbo 2,131, Teramo 2,106%, Livorno 2,022% e Udine 2,017%.
CAMPANIA
Dati
Positivi del giorno: 2.158 (+1,58%)
di cui:
Asintomatici: 1.931
Sintomatici: 227
Tamponi del giorno: 15.739
Totale positivi: 138.431 (pari al 2,393% della popolazione residente)
Totale tamponi: 1.447.867
Deceduti: 39 (tra il 14 e il 22 novembre)
Totale deceduti: 1.309
Guariti: 2.091
Totale guariti: 33.613
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 201
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 2.331
Diminuiscono i test di circa ottomila unità e i positivi scendono a 2.158. Mercoledì apriranno le scuole per i bambini alunni da 0 e sei anni. I sindaci potranno scegliere di continuare a sospendere le lezioni in presenza. La provincia di Napoli si avvicina al 2,8% della popolazione infetta dal Sars Cov 2 e il Casertano al 3%.
PER PROVINCIA
Napoli 86.302, +1.267 (+1,49%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,799%
Caserta 26.375, oggi +257 (+0,99%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,960%
Salerno 16.745, oggi +344 (+2,10%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,532%
Avellino 6.472, oggi +84 (+1,31%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,564%
Benevento 2.389, oggi +96 (+4,19%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 0,872%
In aggiornamento 148
CONTAGI NEL SALERNITANO
Oggi altri 344 casi, la provincia di Salerno procede purtroppo nella corsa del coronavirus.
CONTAGI NEL MONDO
I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 59.025.871
Morti: 1.393.886
Regioni OMS
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 22 Novembre ore 10.00 am)
• 16.911.077 casi confermati
• 375.716 morti
(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 22 Novembre 2020)
• Francia casi confermati 2.127.051 morti 48.518
• Spagna casi confermati 1.556.730 morti 42.619
• Regno unito casi confermati 1.493.383 morti 54.626
• Italia casi confermati 1.380.531 morti 49.261
• Germania casi confermati 918.269 morti 14.022
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 23 Novembre ore 10.44 am)
• 24.815.423 casi confermati
• 700.812 morti
Sud Est Asiatico
• 10.421.539 casi confermati
• 159.263 morti
Mediterraneo orientale
• 3.832.049 casi confermati
• 97.237 morti
Africa
• 1.446.041 casi confermati
• 32.538 morti
Pacifico Occidentale
• 839.962 casi confermati
• 16.875 morti
Così nei singoli Stati alle ore 23.15 italiane:
12.369.978 Stati Uniti, 9.139.865 India, 6.071.401 Brazil, 2.195.632 France, 2.096.749 Russia, 1.582.616 Spain, 1.531.263 United Kingdom, 1.431.795 Italy, 1.370.366 Argentina, 1.248.417 Colombia, 1.041.875 Mexico, 948.081 Peru, 946.648 Germany, 876.333 Poland, 866.821 Iran, 769.759 South Africa, 653.442 Ukraine, 558.779 Belgium, 542.080 Chile, 537.457 Iraq, 502.110 Indonesia, 497.496 Netherlands, 494.104 Czechia, 453.535 Turkey, 449.760 Bangladesh, 422.852 Romania, 420.614 Philippines, 376.929 Pakistan, 355.489 Saudi Arabia, 336.941 Canada, 329.998 Israel, 327.528 Morocco, 300.352 Switzerland, 264.802 Portugal, 250.333 Austria, 222.288 Nepal, 208.295 Sweden, 188.410 Jordan, 185.944 Ecuador, 177.952 Hungary, 160.055 United Arab Emirates, 154.783 Panama, 143.978 Bolivia, 140.393 Kuwait, 138.829 Dominican Republic, 137.415 Qatar, 134.554 Japan, 129.418 Costa Rica, 126.709 Armenia, 126.187 Serbia, 126.182 Kazakhstan, 125.482 Belarus, 122.356 Oman, 121.820 Bulgaria, 118.722 Guatemala, 117.517 Lebanon, 113.027 Egypt, 108.690 Georgia, 106.203 Ethiopia, 105.691 Croatia, 104.915 Honduras, 99.835 Venezuela, 98.418 Moldova, 96.472 Slovakia, 95.281 Azerbaijan, 93.006 Greece, 92.189 China, 89.196 Tunisia, 85.886 Bahrain, 80.553 Bosnia and Herzegovina, 80.505 Burma, 78.473 Libya, 77.785 Kenya, 76.476 Paraguay, 75.867 Algeria, 73.196 West Bank and Gaza, 72.172 Denmark, 71.774 Uzbekistan, 70.711 Ireland, 69.885 Kyrgyzstan, 66.383 Nigeria, 65.778 Slovenia, 58.165 Singapore, 56.659 Malaysia, 55.127 North Macedonia, 50.941 Ghana, 48.226 Lithuania, 44.988 Afghanistan, 37.562 El Salvador, 34.940 Kosovo, 33.556 Albania, 32.942 Norway, 31.618 Montenegro, 31.004 Korea, South, 29.762 Luxembourg, 27.835 Australia, 23.528 Cameroon, 21.936 Finland, 21.148 Cote d’Ivoire, 20.508 Sri Lanka, 18.165 Uganda, 17.454 Zambia, 17.341 Madagascar, 16.052 Sudan, 15.897 Senegal, 15.109 Mozambique, 14.634 Angola, 13.897 Namibia, 13.236 Latvia, 12.841 Guinea, 12.758 Maldives, 12.278 Congo (Kinshasa), 11.932 Tajikistan, 10.343 Jamaica, 10.276 Cabo Verde, 9.956 Estonia, 9.594 Botswana, 9.220 Zimbabwe, 9.214 Haiti, 9.131 Gabon, 9.004 Malta, 8.643 Cyprus, 8.167 Mauritania, 7.879 Cuba, 7.413 Bahamas, 7.295 Syria, 6.475 Trinidad and Tobago, 6.304 Andorra, 6.233 Eswatini, 6.009 Malawi, 5.726 Rwanda, 5.725 Nicaragua, 5.668 Djibouti, 5.632 Congo (Brazzaville), 5.296 Suriname, 5.277 Iceland, 5.183 Belize, 5.154 Guyana, 5.130 Equatorial Guinea, 4.911 Central African Republic, 4.699 Uruguay, 4.445 Somalia, 4.326 Mali, 3.920 Thailand, 3.726 Gambia, 3.047 South Sudan, 2.916 Benin, 2.854 Togo, 2.735 Burkina Faso, 2.422 Guinea-Bissau, 2.406 Sierra Leone, 2.107 Yemen, 2.086 Lesotho, 2.030 New Zealand, 1.648 Chad, 1.551 Liberia, 1.428 San Marino, 1.381 Niger, 1.312 Vietnam, 1.112 Liechtenstein, 981 Sao Tome and Principe, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 664 Burundi, 640 Mongolia, 618 Taiwan, 612 Papua New Guinea, 596 Comoros, 583 Monaco, 558 Eritrea, 509 Tanzania, 494 Mauritius, 382 Bhutan, 306 Cambodia, 259 Barbados, 220 Saint Lucia, 166 Seychelles, 149 Brunei, 139 Antigua and Barbuda, 84 Saint Vincent and the Grenadines, 77 Dominica, 41 Grenada, 35 Fiji, 30 Timor-Leste, 27 Stato del Vaticano, 25 Laos, 20 Saint Kitts and Nevis, 16 Solomon Islands, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 4 Marshall Islands.
L’APPROFONDIMENTO
1. L’ANALISI DEI DATI – Da Il Sole 24 ore: « Negli ultimi 30 giorni rilevati dall’Iss (periodo chiuso al 21 novembre 2020) l’epidemia da Covid ha causato in Italia 9.872 decessi: un dato che include tutti i decessi certificati nel periodo, anche quelli relativi a diagnosi effettuate nelle settimane precedenti all’inizio della rilevazione. Nello stesso periodo si è anche corretta, tornando in linea con il dato complessivo da inizio epidemia, la distribuzione percentuale tra soggetti maschi e femmine: rispettivamente il 48,9% e 51,1% del totale, dopo alcune settimane in cui si notava una leggera prevalenza per i contagiati di sesso maschile. Un’anomalia che si era verificata anche all’inizio della prima ondata, la scorsa primavera».