Niente liberi tutti neanche a Natale ribadito oggi. Se il lockdown abbatterà la curva dei contagi per il periodo natalizio qualche minore restrizione sarà valutabile. Da alcuni giorni, stabile la curva epidemica ma sempre alta. Nel Napoletano 10mila nuovi positivi in 4 giorni, circa 3mila nel Casertano e nel Napoletano. Continua la discesa della letalità della malattia. La classifica delle provincie con più infette in percentuale in Italia (al di sopra del 2%). Aosta la peggiore città in Italia per contagi. I dati dall’Italia e dal Mondo. L’approfondimento
CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 1.238.072, oggi +32.191, +2,67%
Attualmente positivi: 733.810, oggi +16.026, +2,23%
Morti: 46.464, oggi +731, +1,60%
Guariti dall’inizio della pandemia: 457.798, oggi +15.434, +3,49%
Popolazione infettata in Italia 2,061%
Letalità 3,75%.
Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane
Aumentano del +2,66% (ieri +2,32%) i contagiati in Italia. Elaborati 208.458 tamponi (ieri 152.663) con 32.191 positivi e rapporto positivi/tamponi sceso al 15,44% dal 17,91% di ieri. Aumentano di 538 i ricoverati con sintomi (oggi arrivati a 33.074) e di 120 le terapie intensive (3.612) in Italia. Nuovi casi soprattutto in Lombardia 8.448, Veneto 3.124, Campania 3.019, Piemonte 2.606, Lazio 2.538, Toscana 2.361, Emilia Romagna 2.219 e Sicilia 1.698. La curva dei nuovi contagi si è stabilizzata. Colpiscono i tantissimi morti di oggi, 731 (quanto i primi di aprile) ma sono il frutto dei tantissimi infetti dal Sars Cov 2 delle ultime settimane. Visti i decessi si verificano dopo mediamente 12 giorni di ricoveri in terapia intensivi e gli alti numeri di contagiati nelle ultime tre settimane, purtroppo potremmo assistere ad impennate di defunti. Il ministro speranza e l’Iss difendono il sistema dei 23 indicatori per stabilire il “colore” della regione. Tra Enmergency e la protezione civile accordo per un aiuto concreto in Calabria nei pronto soccorso, in altri reparti e con ospedali da campo. Eugenio Gaudio, ex rettore dell’Università “Sapienza”, ha rinunciato all’incarico di commissario straordinario alla sanità calabrese: “Non posso accettare, motivi personali e familiari me lo impediscono”. Poi dirà che la moglie non voleva trasferirsi a vivere a Catanzaro. In circa dieci giorni, Gaudio è il terzo commissario che rassegna le decisioni. Contro la nomina di Strada il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì: “Basta commissari. La nomina di Gino Strada non arriva perché dovranno passare sul mio corpo”. Strada, dal canto suo, precisa: “Situazione difficile, non scadiamo nel grottesco”. poi è arrivato l’incarico ad Emergency. Il procuratore di Catanzaro dice no a Strada commissario della sanità calabrese, lo stesso fa Marco Travaglio.
L’analisi dei dati al punto n.1 della sezione approfondimenti
NOVITA’ VACCINI
Da La Repubblica. L’ottimismo di Fauci: Sta arrivando la cavalleria
LONDRA – “La cavalleria”, cioè il vaccino, “sta arrivando”. È la promessa, che sparge ottimismo, del dottore più famoso d’America, Anthony Fauci, a capo della task force contro il coronavirus negli Stati Uniti. Continua a leggere LINK
LE PROVINCIE CON MAGGIORI INFETTI IN ITALIA
Oltre il 4% della popolazione dall’inizio della pandemia: Aosta 4,320%. Oltre il 3%: Monza Brianza 3,965%, Milano 3,801%, Varese 3,698%, Provincia autonoma di Bolzano 3,402%, Como 3,457%, Piacenza 3,360%, Lodi 3,207%, Torino 3,196%, Genova 3,194%, Cremona 3,146% e Belluno 3,093%. Oltre il 2%: Pavia 2,985%, Cuneo 2,901%, Vercelli 2,856%, Prato 2,867%, Asti 2,816%, Pisa 2,761%, Lecco 2,700%, Sondrio 2,700%, Massa Carrara 2,692%, Biella 2,651%, Novara 2,626%, La Spezia 2,589%, Reggio Emilia 2,586%, Verbano-Cusio-Ossola 2,448%, Pistoia 2,433%, Alessandria 2,416%, Napoli 2,407%, Provincia autonoma di Trento 2.400%, Caserta 2,397%, Firenze 2,374%, Arezzo 2,355%, Treviso 2,333%, Brescia 2,320%, Modena 2,298%, Mantova 2.288%, Trieste 2,179%, Perugia 2,180%, L’Aquila 2,177%, Imperia 2,169%, Verona 2,152%, Padova 2,139%, Vicenza 2,121%, Rimini 2,108%, Lucca 2,074%, Bergamo 2,012%.
CAMPANIA
Dati
Positivi del giorno: 3.019 (+2,62%) di cui:
Asintomatici: 2.604
Sintomatici: 415
Tamponi del giorno: 16.178
Totale positivi: 118.285 (2,044% della popolazione residente in Campania)
Totale tamponi: 1.308.480
Deceduti: 19
Totale deceduti: 1.085
Guariti: 1.788
Totale guariti: 24.474
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 201
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 2.236
Circa 10mila nuovi infetti in 4 giorni in provincia di Napoli, poco meno di 3mila positivi ex novo registrati nel Salernitano e nel Casertano
PER PROVINCIA
Napoli 74.208, +2.156 (+2,99%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,407%
Caserta 22.104, oggi +714 (+3,34%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 2,397%
Salerno 14.062, oggi +576 (+4,27%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,287%
Avellino 5.798, oggi +185 (+3,30%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 1,401%
Benevento 1.793, oggi +0 (0%), rapporto infetti rispetto alla popolazione residente 0,654%
In aggiornamento 320.
CONTAGI NEL SALERNITANO
Oggi altri 576 casi, la provincia di Salerno procede purtroppo nella corsa del coronavirus.
CONTAGI NEL MONDO
I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 55.472.374
Morti: 1.335.211
Regioni OMS
Europa
(Ultimi dati OMS, inclusa Italia, fonte Dashboard Who European Region, 16 Novembre ore 10.00 am)
• 15.302.745 casi confermati
• 344.792 morti
(Ultimi dati, inclusa Italia, fonte Dashboard ECDC, 16 Novembre 2020)
• Francia casi confermati 1.981.827 morti 44.548
• Spagna casi confermati 1.458.591 morti 40.769
• Regno unito casi confermati 1.369.318 morti 51.934
• Italia casi confermati 1.178.529 morti 45.229
• Germania casi confermati 801.327 morti 12.547
America
(Ultimi dati OMS. Fonte: Health Emergency Dashboard, 17 Novembre ore 10.08 am)
• 23.371.968 casi confermati
• 680.843 morti
Sud Est Asiatico
• 10.094.817 casi confermati
• 155.024 morti
Mediterraneo orientale
• 3.611.671 casi confermati
• 91.794 morti
Africa
• 1.404.954 casi confermati
• 31.554 morti
Pacifico Occidentale
• 807.579 casi confermati
• 16.461 morti
Così nei singoli Stati alle ore 23.50 italiane:
11.320.337 Stati Uniti, 8.874.290 India, 5.876.464 Brazil, 2.086.815 France, 1.954.912 Russia, 1.510.023 Spain, 1.414.359 United Kingdom, 1.318.384 Argentina, 1.238.072 Italy, 1.211.128 Colombia, 1.009.396 Mexico, 938.268 Peru, 833.732 Germany, 788.473 Iran, 754.256 South Africa, 752.940 Poland, 573.758 Ukraine, 537.871 Belgium, 533.610 Chile, 524.503 Iraq, 474.455 Indonesia, 468.181 Czechia, 464.205 Netherlands, 436.684 Bangladesh, 421.413 Turkey, 410.718 Philippines, 373.474 Romania, 361.082 Pakistan, 353.918 Saudi Arabia, 325.537 Israel, 307.674 Canada, 301.604 Morocco, 274.534 Switzerland, 230.124 Portugal, 214.597 Austria, 211.475 Nepal, 192.439 Sweden, 181.104 Ecuador, 155.993 Jordan, 152.809 United Arab Emirates, 152.659 Hungary, 147.667 Panama, 143.371 Bolivia, 137.885 Kuwait, 136.222 Qatar, 134.697 Dominican Republic, 125.590 Costa Rica, 121.653 Kazakhstan, 121.247 Japan, 120.718 Oman, 118.870 Armenia, 116.699 Belarus, 115.730 Guatemala, 111.009 Egypt, 107.953 Lebanon, 103.395 Ethiopia, 103.239 Honduras, 101.770 Bulgaria, 97.739 Venezuela, 92.375 Serbia, 91.876 China, 90.912 Moldova, 88.602 Slovakia, 87.464 Croatia, 85.952 Georgia, 85.008 Bahrain, 81.723 Tunisia, 79.158 Azerbaijan, 78.825 Greece, 74.936 Libya, 73.944 Bosnia and Herzegovina, 72.099 Paraguay, 71.730 Burma, 71.729 Kenya, 70.581 Uzbekistan, 69.591 Algeria, 68.686 Ireland, 67.469 Kyrgyzstan, 65.305 Nigeria, 65.067 Denmark, 64.935 West Bank and Gaza, 58.130 Singapore, 56.937 Slovenia, 50.376 Ghana, 49.730 Malaysia, 48.613 North Macedonia, 43.628 Afghanistan, 36.876 Lithuania, 36.669 El Salvador, 29.805 Kosovo, 29.749 Norway, 29.126 Albania, 28.998 Korea, South, 28.392 Montenegro, 27.767 Australia, 27.681 Luxembourg, 22.896 Cameroon, 21.004 Cote d’Ivoire, 19.647 Finland, 18.075 Sri Lanka, 17.310 Madagascar, 17.243 Zambia, 16.563 Uganda, 15.806 Senegal, 15.047 Sudan, 14.566 Mozambique, 13.818 Angola, 13.566 Namibia, 12.654 Guinea, 12.355 Maldives, 11.866 Congo (Kinshasa), 11.689 Tajikistan, 10.914 Latvia, 9.960 Cabo Verde, 9.959 Jamaica, 9.188 Haiti, 9.103 Botswana, 9.084 Gabon, 8.945 Zimbabwe, 8.247 Malta, 8.033 Estonia, 7.994 Mauritania, 7.667 Cuba, 7.312 Bahamas, 7.285 Cyprus, 6.836 Syria, 6.135 Trinidad and Tobago, 6.124 Eswatini, 5.971 Malawi, 5.951 Andorra, 5.661 Nicaragua, 5.656 Djibouti, 5.515 Congo (Brazzaville), 5.507 Rwanda, 5.275 Suriname, 5.215 Iceland, 5.104 Equatorial Guinea, 4.900 Central African Republic, 4.894 Guyana, 4.883 Belize, 4.382 Somalia, 4.104 Uruguay, 3.948 Mali, 3.878 Thailand, 3.705 Gambia, 3.012 South Sudan, 2.884 Benin, 2.722 Togo, 2.652 Burkina Faso, 2.419 Guinea-Bissau, 2.392 Sierra Leone, 2.081 Yemen, 2.052 Lesotho, 2.005 New Zealand, 1.608 Chad, 1.512 Liberia, 1.327 Niger, 1.290 San Marino, 1.288 Vietnam, 1.002 Liechtenstein, 967 Sao Tome and Principe, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 631 Burundi, 605 Taiwan, 602 Papua New Guinea, 591 Comoros, 552 Monaco, 518 Eritrea, 509 Tanzania, 491 Mauritius, 440 Mongolia, 377 Bhutan, 303 Cambodia, 250 Barbados, 178 Saint Lucia, 160 Seychelles, 148 Brunei, 134 Antigua and Barbuda, 78 Saint Vincent and the Grenadines, 68 Dominica, 35 Fiji, 33 Grenada, 30 Timor-Leste, 27 Città del Vaticano, 25 Laos, 19 Saint Kitts and Nevis, 16 Solomon Islands, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam, 1 Marshall Islands.
L’APPROFONDIMENTO
1. L’ANALISI DEI DATI –
Da Il Sole 24 ore: « Segnali contrastanti dall’indice Rt, rilevato alla sera del 16 novembre con il metodo Kohlberg-Neyman: piccolo rimbalzo a livello nazionale a quota 1.17 (era 1.07 il giorno precedente). In Lombardia, dopo il dato in rialzo del 15 novembre (1.13 da 1.09 del 14 novembre) l’indice ha invece segnato un nuovo ribasso: 1.07. Prosegue il trend di riduzione per la sola città di Milano, arrivata la sera del 16 novembre a 0.88 da 0.91 del giorno precedente. Andamenti di questo tipo, con oscillazioni minime, si osservano in genere nelle fasi di stabilizzazione della curva epidemica, prima che i valori esprimano una tendenza definitiva. Ci auguriamo che questo accada quanto prima, ovviamente con valori al ribasso, ma dobbiamo purtroppo rilevare che il numero dei nuovi casi a livello nazionale continua ad aumentare nella settimana mobile: nel periodo 10-16 novembre 245.527 contro 243.429 della settimana 9-15 novembre e 242.066 di quella 8-14 novembre. Numeri che fotografano con precisione l’attuale andamento del contagio: l’epidemia è ancora in una fase di crescita, per quanto molto rallentata rispetto alle settimane precedenti. Situazione che continua a incrementare la pressione sugli ospedali: +4.900 posti letto occupati in area medica nel periodo 10-16 novembre (32.536 totali alla sera del 16). Un numero ben oltre (+12,15%) il picco di 29.010 registrato lo scorso 4 aprile nella prima fase della pandemia. E che purtroppo è destinato a crescere fino a quando la curva epidemica non esprimerà un segno negativo, mantenendolo nel tempo. Qualche segnale meritevole di approfondimento arriva anche dalla percentuale positivi/tamponi, che non esprime una fase calante ma una stabilizzazione su valori alti (16-17% di media) nonostante il continuo incremento dei test effettuati: 215.515 nel giorno medio (periodo 10-16 novembre) contro 202.684 del periodo 3-9 novembre. Ne parleremo in modo più esteso nell’analisi settimanale: anticipiamo che il dato potrebbe indicare non tanto una stabilizzazione della curva, ma piuttosto una saturazione della nostra capacità di eseguire test rispetto alle reali esigenze indotte dallo sviluppo del contagio».
2. L’ANALISI DEI DATI 2 –
Dall’Ansa: «Continua a crescere i casi, sono 40.902 i contagiati dal coronavirus individuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Sono state 550 le vittime di Covid nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.Record di tamponi nelle ultime 24 ore: sono 254.908, circa ventimila più del giorno prima. Il rapporto tra positivi e test resta costante al 16%. Sono oltre 30 mila i ricoverati con sintomi da Covid in reparti ordinari in Italia: con l’aumento di 1.041 unità nelle ultime 24 ore.
Venti Regioni/PA sono classificate a rischio alto e una a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese, “configurando di fatto su tutto il territorio nazionale un rischio elevato di epidemia”. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Nel periodo 22 ottobre-4 novembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,43. Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA. L’epidemia in Italia, seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione.
“Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”. E’ quanto stabilisce il consueto monitoraggio dell’Iss analizzando i dati epidemiologici della settimana. “Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.
Emergono “forti criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento attuale o imminente, in un numero crescente di Regioni/PA, delle soglie critiche di occupazione dei servizi ospedalieri. Ciò interessa l’intero territorio nazionale. 12 regioni all’11/11/2020 avevano superato almeno una soglia critica in area medica o Terapia intensiva. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”. “Abbiamo 2-3 settimane di tempo per valutare cosa avverrà: si potrebbe anche decidere di allentare queste misure, o di chiudere ulteriormente. Abbiamo attivato una serie di misure proporzionate alla circolazione del virus nelle specifiche aree d’Italia. Se queste vengono rispettate, saremo in grado di evitarlo. Se non ci dovessimo riuscire, tutte le regioni diverrebbero rosse, e di fatto il lockdown generalizzato si realizzerebbe nei fatti”, ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute. Questa settimana si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l’incidenza negli ultimi 14 giorni a 648,33 per 100.000 abitanti nel periodo 26/10/2020-08/11/2020 (contro 523,74 nel periodo 19/10/2020-01/11/2020). L’aumento di casi è diffuso in tutto il Paese.
“Per i primi mesi del 2021 dovremmo avere almeno 2 vaccini, forse anche 3 o 4. Questo è un dato già importante, perché significa che avremmo più aziende che possono produrlo e maggiore capacità per la diffusione. Bisognerà anche capire se la loro immunità sia duratura o transitoria. Personalmente sono contrario a rendere obbligatorio il vaccino negli adulti, personale sanitario a parte. Ma se questo vaccino sarà obbligatorio dipenderà da una scelta politica”, ha detto Ricciardi. “Il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese è salito a 650 per 100mila abitanti, anche se questa settimana l’Rt sembra essere leggermente diminuito da 1,7 a 1,4, ma si trova comunque sia al di sopra di 1 e questo rappresenta solo un primo segnale di una diminuzione della trasmissione che potrebbe essere attribuita ai provvedimenti che sono stati sinora presi. Purtroppo però il virus circola in tutto il paese”. Lo afferma in un videomessaggio il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Il calo dell’Rt è testato accolto con favore dal ministro della Salute Roberto Speranza. “La circolazione del virus è molto significativa nel nostro Paese ma oggi arriva una primissima notizia confortante perchè l’Rt scende da 1,7 a 1,4 ma questo non basta e abbiamo bisogno di portarlo nel più breve tempo possibile sotto l’1, perchè ciò significherà salvare più vite umane e ridurre i contagiati, alleviando il peso delle nostre strutture sanitarie”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al Tg1, sottolineando che a tal fine è fondamentale il contributo di tutti».