Un altro giallo a Roccapiemonte esattamente ad un mese di distanza dal ritrovamento del corpicino privo di vita della piccola Maria, la neonata lanciata dal balcone di casa il 2 settembre scorso. Un altro pomeriggio macchiato di sangue e avvolto dal mistero
Un 49 enne del luogo, M. I. combatte tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. A trovare l’uomo in una pozza di sangue, riverso a terra nel garage della propria abitazione,al corso Mario Pagano, poco dopo le 16, la figlia 24 enne che ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 ed i carabinieri della stazione di Castel San Giorgio e della compagnia di Mercato San Severino. L’uomo, seppure in stato di incoscienza, era ancora in vita ed è stato subito trasportato, a sirene spiegate, all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Qui i sanitari gli hanno prestato le prime cure per poi constatare l’inoperabilità del paziente. Il proiettile entrato dalla tempia non era fuoriuscito. Trasferito nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata, i medici attendono che il grosso versamento si riduca per poi tentare di intervenire per rimuovere il proiettile, sperando non abbia compromesso le funzioni cerebrali.
Intanto, mentre familiari ed amici sono accorsi al nosocomio nocerino, i carabinieri hanno raccolto le prime testimonianze e messo insieme i primi elementi per cercare di capire cosa sia accaduto nel garage di corso Mario Pagano. Duplice al momento la pista investigativa battuta dal colonnello Alessandro Cisternino che conduce le indagini. In un primo momento si è pensato potesse trattarsi di un tentativo di suicidio ma poi si è fatto largo il sospetto di un tentato omicidio. Un’ipotesi investigativa che potrà essere chiarita solo a seguito delle indagini che sono solo alle prime battute. Il garage dove è stato rinvenuto il corpo dell’uomo è stato posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.
L. T.