Poco fa, la decisione della Giunta regionale per dare la possibilità anche ai laboratori privati. Questa mattina la polemica della Federlab, l’associazione di categoria, che aveva sottolineato la singolarità campana che non li permetteva. Novità sui tamponi salivari
Nel giorno in cui la Campania sale a 544 contagi, arriva la proposta della Federlab, l’associazione di categoria dei laboratori privati per aumentare il numero dei tamponi alla ricerca del coronavirus nella nostra regione. Poche ore dopo la decisione del Governatore De Luca che concede la possibilità di farli proprio ai laboratori privati.
LA DECISIONE DELLA REGIONE
Si è svolta in Regione una riunione convocata dal Presidente Vincenzo De Luca, con i componenti dell’Unità di Crisi e i direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere di Napoli e provincia per una verifica complessiva sull’andamento del contagio. In particolare si è fatto il punto sulla disponibilità di posti letto e sul completamento della cosiddetta “Fase C”. Il dato di oggi è stato comunicato nel bollettino quotidiano già trasmesso. Non vi è alcuna carenza di posti letto su scala regionale come paventato da notizie inesatte circolate nei giorni scorsi. Nel corso della riunione, anche in considerazione del quadro epidemiologico e del massivo contact tracing in atto, è stato deciso di autorizzare le strutture private ad effettuare tamponi a singoli privati cittadini, con obbligo di comunicare gli esiti, positivi e negativi, alla piattaforma sanitaria regionale. E’ stata ribadita ai direttori generali l’indicazione di comunicare l’esito dei tamponi in 24/48 ore massimo, con particolare attenzione ai casi sospetti nelle scuole. Le strutture competenti sono state richiamate a trasmettere i numeri telefonici per consentire l’invio del risultato del tampone via sms, come già avviene per alcuni laboratori. Nella giornata di domani sarà aggiudicata la gara di Soresa per scegliere ulteriori laboratori in grado di aumentate il numero di tamponi.
TEST SALIVARI
Sui test salivari è stato comunicato dal Ministero della Salute che sarà validata a breve una specifica tipologia di test. Domani è previsto un incontro del presidente De Luca con il Ministro Speranza e il Commissario Arcuri per una verifica complessiva, e per anticipare la richiesta di una fornitura importante di test salivari appena validati.
LA POLEMICA DI FEDERLAB
“Con la Campania in piena emergenza Covid ed un numero di tamponi eseguiti drammaticamente basso, rispetto alla popolazione residente, il governatore De Luca sceglie di non scegliere tenendo, ancora una volta, fuori la rete dei laboratori di analisi cliniche privati accreditati”. Lo dichiara, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le maggiori associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN (con oltre 2mila strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale). “Tutto ciò non ha senso” aggiunge Lamberti. “Ancora oggi – spiega il leader dei laboratoristi – viene impedito ai privati cittadini di potersi autonomamente rivolgere agli sportelli di un laboratorio privato per eseguire il test anti-Covid”.
Eppure, rimarca il presidente di Federlab: “il mondo che, come associazione di categoria, rappresentiamo, è parte integrante del sistema sanitario regionale e in condizioni di normalità esegue circa l’80 per cento delle prestazioni ambulatoriali richieste in Campania”. “Tra l’altro – rilancia Lamberti – la nostra rete già esegue tamponi per le aziende che ne facciano richiesta, nell’ambito della medicina del lavoro ed in quella della medicina dello sport. Per dirla in altre parole, ci viene sostanzialmente riconosciuto, dalla stessa Regione, l’idoneità ad effettuare test i cui dati vengono, poi regolarmente trasmessi ai dipartimenti di prevenzione, ai medici del lavoro e dello sport. Ma per i normali cittadini no, questo non ci è concesso farlo”. Secondo il presidente di Federlab: “esistono profonde differenza da regione a regione. Ieri, in Lombardia sono stati superati gli 8 mila tamponi, nel Lazio addirittura si è andati sopra quota 11 mila. In Campania a stento raggiungiamo i 5 mila prelievi. La differenza è abissale. Ma “questo gap potrebbe essere colmato se solo a Palazzo Santa Lucia si decidessero ad accogliere la mano che pure gli viene tesa dai laboratori privati. Siamo veramente sicuri che convenga alla comunità lasciarci in panchina a marcire quando poi alcuni laboratori, sempre gli stessi, in virtù di una procedura quanto meno opinabile, agiscono in regime di monopolio? Cosa aspetta De Luca a farsi aiutare?” conclude Lamberti.