La procura nocerina ha già acquisito parte della documentazione sul caso scottante della paziente Covid 19 dimessa dal centro di riferimento regionale per le donne gravide affette da Sars Cov 2 nonostante fosse stata accompagnata dal primario in persona di ginecologia dell’Umberto I in ambulanza
La procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta sul parto trigemellare di una trentasettenne paziente nocerina affetta da Covid-19 avvenuto all’ospedale Umberto I. La partoriente giunta all’ospedale di Nocera, trasferita al secondo policlinico a Napoli, come da piano anti contagio al centro regionale ostetrico (dove non è stato possibile ricoverarla per indisponibilità di posti), è poi ritornata alla struttura ospedaliera nocerina, dando alla luce tre gemelli. Di questi uno è morto, mentre gli altri due sono fortunatamente in buone condizioni, risultati, inoltre, negativi al Coronavirus.
La vicenda è ora oggetto di indagini aperte dal sostituto procuratore Angelo Rubano e condotte dai carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore. Sembrerebbe, da quanto appurato dagli inquirenti, che la mamma dei tre gemellini sia stata visitata dai sanitari in servizio al policlinico e poi dimessa perché non c’erano posti, riaffidandola, dopo non poche proteste, al primario nocerino Andrea Lupi. Quest’ultimo aveva chiamato anche i carabinieri e la polizia per chiedere un intervento senza ottenerlo. Da qui, la corsa a Nocera, l’arrivo, l’operazione all’Umberto I con quello che è poi capitato anche con la chiusura della sala operatoria per le opportune sanificazioni. I militari dell’Arma, al comando del tenete colonnello Rosario Di Gangi, stanno battendo, al momento, diverse piste e nelle prossime ore potrebbero emergere ulteriori particolari. Non è escluso un approfondimento medico legale.
G.C.