Nocera Inferiore, prima campanella al plesso Marconi

La professoressa Ida Di Lieto, dirigente scolastica del V Istituto Comprensivo, chiarisce su quanto accaduto in merito alla riapertura del plesso Marconi ed il locale della palestra

“Ieri mattina il suono della prima campanella al plesso di via Marconi”. È questo l’incipit della dirigente scolastica Ida Di Lieto, che apre una nota chiarificatrice, sulle recenti vicissitudini del plesso Marconi.

“Palese l’emozione degli insegnanti e degli alunni, che si incontrano in presenza dopo mesi. – ha  continuato la preside – Al di sopra della mascherina, al di là delle misure di sicurezza previste dalla normativa vigente e dell’organizzazione oraria scaglionata, prevalgono gli occhi un poco lucidi degli alunni più piccoli della scuola primaria ed il pianto di qualche bambino della scuola dell’Infanzia.

La preside del V Istituto Comprensivo, prof.ssa Ida Di Lieto, ringrazia i genitori per l’attesa e chiarisce che la necessità del rispetto delle norme in materia di sicurezza all’interno della scuola ha reso necessario procrastinare l’apertura alla data del 5 ottobre a seguito di due scollamenti della colonna fecale, la cui messa in sicurezza da parte dei tecnici comunali è avvenuta solo nella tarda mattinata di venerdì – contro le ottimistiche previsioni dell’amministrazione Comunale che prevedevano, invece,  il rientro nei banchi di scuola già venerdì.
A tale consegna hanno fatto seguito, poi, le necessarie e doverose operazioni di pulizia e sanificazione dei locali, iniziate subito dopo nel pomeriggio di venerdì e protrattesi nell’intera giornata di sabato.

La dirigente coglie, poi, l’occasione per augurare ai propri piccoli alunni di riassaporare il piacere di essere insieme e di vivere, nonostante le evidenti difficoltà del momento,  la scuola come luogo privilegiato di socializzazione e formazione della personalità, teatro di crescita civile e di cittadinanza attiva.

A rafforzare il senso di comunità le voci festose delle docenti che guidano, con l’aiuto solerte dei collaboratori, l’ingresso ordinato degli alunni”.

Non è mancano il riferimento al lavoro svolto sin dai mesi estivi per raggiungere l’obiettivo sperato: “Relativamente al dissacrante tentativo di sminuire gli sforzi organizzativi legati all’imponenza dei lavori di ristrutturazione del plesso ed al protrarsi degli stessi al di là di ogni ragionevole previsione, la dirigente chiarisce che il dovere di ogni pubblico ufficiale è assicurare il servizio e la sicurezza  connessa.

Il locale palestra, pulito, lucidato e sanificato è stato attrezzato per contenere momentaneamente piccoli gruppi di bimbi dell’Infanzia – che entrano ed escono ad orari scaglionati per consentire a tutti gli iscritti di “venire a scuola” – e con la cura educativa, che il setting d’aula richiede per le piccole età.

Il tentativo dissacratore della verità, perpetrato da forze centrifughe, che nulla apportano alla corretta informazione ed alla corretta fruizione del servizio pubblico assicurato – fermo restando le decisioni legittime ma personali di tenere a casa i propri figli –  oltre alla “capziosa sottrazione” di immagini dei locali della scuola sono il preoccupante segnale di “povertà educativa”, per fortuna ascrivibile a pochi e ben noti personaggi.

Si coglie, tuttavia, il generoso suggerimento del “marconista”, che possa, “via radio”, diffondere idee positive e costruttive, idee di crescita, di confronto leale, di coesione sociale con la Preside e con tutte le Istituzioni della Città. Ci attrezzeremo in tal senso”. 

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