L’iniziativa a seguito del provvedimento della Regione Lazio
Il Codacons prende posizione sull’uso della mascherina all’aperto disposto dalla Regione Lazio (e in vigore anche in Campania). Secondo l’associazione la decisione appare “abnorme” e ne spiega i motivi. “Da sabato 3 ottobre 2020 (ordinanza 62 del 2/10/2020) – si legge nell’azione intrapresa dal Codacons – è obbligatorio, fino a nuova disposizione, indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata, nel territorio della Regione Lazio. Una decisione presa allo scopo di “contenere l’epidemia da Covid-19 e in considerazione della sua evoluzione, nelle ultime settimane, sul territorio regionale”. Ragioni di buon senso, certo, per una misura utile e necessaria; una misura, però, che nella sua concreta applicazione – nella misura in cui non prevede condizionalità – appare francamente abnorme: se ci si trova soli, in un bosco o in un giardino, perchè mai dovrebbe essere necessario indossare tali dispositivi? Ecco, in sintesi, la critica che si riovolge a questo e a simili provvedimenti: invece di restringere la portata applicativa alle situazioni e ai luoghi in cui esista un reale pericolo di contagio, estende pericolosamente l’ambito di applicazione anche a circostanze e situazioni in cui questo pericolo semplicemente non esiste”.
Cosa contesta l’associazione dei consumatori. “Il Codacons sostiene tutte le misure idonee a contrastare la diffusione dell’epidemia Covid-19, e a far calare la curva dei contagi. Contesta però, come detto, la natura assoluta e generalizzata del provvedimento, nella misura in cui non prevede condizionalità e limiti applicativi. Di qui – dopo la sentenza del Tar che ha annullato, in assenza di una legge dello Stato, l’obbligo vaccinale per gli over65 – il ricorso dell’associazione al Tar del Lazio, affinché l’obbligo sia mantenuto, sì, ma limitato ai soli contesti di rischio-contagio”.