L’insegnamento che diventa una fede: un’agenda per ricordare

Certe storie sembrano sbucare da un libro delle Fiabe e guardando al mondo frenetico di oggi, risulta davvero difficile credere che esse siano vere. Ma è proprio perché alcune cose ancora accadono ed alcuni valori ancora, saldamente resistono in qualcuno di noi, che la fiamma della speranza rimane accesa, per ricordarci che il mondo no, non è fatto soltanto di brutte notizie, ma talvolta ne possiamo ascoltare delle belle, che ci regalano la gioia di emozionarci

È di Castel San Giorgio il protagonista di questa storia, un professore di matematica e fisica che preferisce restare anonimo. Dal 2008 conserva una vecchia agenda che usa per non dimenticare mai i suoi alunni, nella quale si appunta per ognuno di essi il giorno del compleanno, la classe e l’istituto di appartenenza; così facendo al ruotare degli anni, cambiando istituto non si dimentica dei suoi alunni, anche se è stato con loro per un breve periodo di tempo. “Perché il professore è un compagno di viaggio che resiste al tempo che passa ed anche dopo tanti anni è ancora presente ed ancora ricorda i volti, – si esprime così il prof quando gli viene chiesto il perché di questa tradizione che porta avanti con dedizione. – Scrivere agli alunni almeno due volte all’anno, al loro compleanno ed al loro onomastico, è un trucco per tenerli conservati in memoria e per permettere anche a loro di non dimenticarsi mai di me.

iscriviti-al-nostro-canale-telegram-rtaliveÈ bello assistere al trascorrere del tempo e guardare come cambia la loro vita, alcuni alunni mi hanno mandato le foto del loro matrimonio e dei loro figli, altri sono diventati i miei medici, altri ancora sono amici – in ogni caso l’intento è costruire laddove possibile, un rapporto che va oltre il banco e la cattedra”. Certo dunque non si può dire che questo professore svolga passivamente il suo lavoro, anzi! È proprio il chiaro esempio che quando il proprio lavoro si ama immensamente si generano esternalità positive per se stessi e per tutto ciò che si muove intorno ed è bello pensare che ognuno di noi, non vale ciò che riceve, ma vale quanto dà.
Lucia Zaira Dolgetta

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