La virologa Anna Longanella spiega perché sia utile vaccinarsi
“In questo momento storico in cui l’incertezza derivante dalla pandemia di Covid-19 destabilizza fortemente la nostra quotidianità,-ha affermato la dott.ssa Anna Longanella, laureata in Biologia con specializzazione in Virologia e Microbiologia, attualmente coordinatrice di quattro laboratori di analisi convenzionati con il SSN – ma è compito di noi professionisti della Sanità fare chiarezza su quali siano le modalità adatte a salvaguardare al meglio la nostra e l’altrui sicurezza. Ecco perché ho deciso di fare chiarezza riguardo un tema di estrema attualità, il vaccino antinfluenzale. Il vaccino antinfluenzale non è mai stato tanto utile come in questo periodi di pandemia. Nella prossima stagione influenzale 2020-2021 ci sarà probabilmente una circolazione in contemporanea del virus dell’influenza e del Sars-Cov-2, che hanno vie di trasmissione e sintomi molto simili. Per ridurre l’impatto di questa co-circolazione, tutte le autorità sanitarie a partire dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) esortano la popolazione a sottoporsi, soprattutto quest’anno, al vaccino antinfluenzale.
• Cos’è l’ influenza stagionale?
È una malattia infettiva respiratoria causata da virus, estremamente contagiosa, che colpisce tra dicembre e marzo, e si trasmette per contatto diretto e per via aerea. I sintomi sono raffreddore, mal di gola, febbre, mal di testa, dolori articolari.
• Perché vaccinarsi contro l’influenza stagionale?
Il vaccino antinfluenzale costituisce un importante elemento di protezione, perché – evitando o attenuando i sintomi della influenza :
1. Riduce il rischio di complicanze legate all’influenza stessa (bronchiti, polmoniti, riacutizzazione di patologie croniche)
2. Aiuta il Servizio Sanitario Nazionale, riducendo la pressione sulle strutture ospedaliere.
• In correlazione al Coronavirus, vaccinarsi contro l’influenza dà grossi vantaggi:
1. Il medico può fare più facilmente diagnosi differenziale e gestire i casi sospetti, dato che i sintomi del Covid-19 sono sovrapponibili a quelli dell’influenza stagionale
2. Protegge contro il Coronavirus, in quanto un soggetto indebolito dall’influenza potrebbe avere conseguenze più serie nel contrarre il Covid-19
3. Fornisce una protezione in più contro il Covid-19 perché i vaccini migliorano la risposta immunitaria nel suo insieme.
Infatti, una ricerca effettuata durante il lockdown ha dimostrato che le Regioni italiane con più alto tasso di copertura della vaccinazione antinfluenzale nella popolazione degli ultra 65enni mostravano un minor numero di contagi, un minor numero di pazienti ricoverati con sintomi, un minor numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva e di decessi per Covid-19. “In attesa della produzione e distribuzione, prevista per il 2021, di un vaccino per la prevenzione dell’ infezione da Sars Cov-2, la vaccinazione antinfluenzale si rivela un valido strumento di protezione, da utilizzare su larga scala, non solo sulle categorie a rischio (bambini, anziani, soggetti con patologie a rischio), ma anche sugli adolescenti, che sono a contatto diretto con genitori e nonni e che, attraverso la scuola e i rapporti con i compagni, rappresentano un facile veicolo di infezione”.