La corsa Covid, cosa sta accadendo in Campania e nel mondo. Il nuovo Dpcm proposto

In tutta Europa, compresa l’Italia, la situazione diventa più difficile. L’analisi della situazione nelle singole province campane. Tutte le nuove restrizioni proposte. I dati di ogni Paese. Quattro approfondimenti

Oggi la Covid 19 è incrementata del 1,30% , contro il +1,56% di ieri. Sono stati scoperti 4.619 positivi elaborando 85.442 tamponi, contro i 104.658 di ieri. Il rapporto positivi/tamponi sale al 5,40% (ieri era 5,21%). Aumentano notevolmente i ricoverati con sintomi 4.821 (+302) e le terapie intensive +32 (452).
Nuovi casi soprattutto in Lombardia 696, Campania 662, Toscana 466, Piemonte 454, Lazio 395, Emilia Romagna 337, Veneto 328, Sicilia 298, Liguria 186, Puglia 157, Umbria 148, Sardegna 129, Abruzzo 117.
Le restrizioni del nuovo Dpcm all’approfondimento n.1

CONTAGI IN ITALIA
Dall’inizio della pandemia: 359.569, oggi +4.619 (+1,30%)
Attualmente positivi: 82.764, oggi +3.689 (+4,67%)
Morti: 36.205, oggi +39 (+0,11%)
Guariti dall’inizio della pandemia: 240.600, oggi +891 (+0,37%)

Situazione Covid 19 in tutte le regioni italiane

CONTAGI IN CAMPANIA
Calano i tamponi ma i contagi aumentano. Oggi sono stati resi pubblici i dati elaborati dai tamponi effettuati ieri, come al solito di domenica sono inferiori a quelli mediamente effettuati. Effettuati 7.405, con 662 nuovi positivi (+3,57%), che coinvolge 0,331% dei campani.

I NUMERI PREOCCUPANTI DELLA CAMPANIA
Da inizio ottobre tanti contagiati quanti durante tutto il periodo del lockdown. I maggiori problemi, come era prevedibile, vista la presenza antropica (quante persone abitano in provincia rispetto alla superficie) è il Napoletano. Per dare un’idea, nel solo mese di ottobre, in provincia di Napoli ci sono tanti nuovi infetti quanti tutti quelli della Campania nella Fase 1 della pandemia. Nel Casertano mille contagi negli ultimi 12 giorni, il 35% di tutti quelli registrati nella provincia di Terra di Lavoro. Nel Salernitano dall’inizio del mese si registra un + 26%. Nell’Avellinese +16% dal primo ottobre. Nel Beneventano la situazione migliore. Il caso Rsa dei Colli Aminei a Napoli. Nella struttura residenziale mista, Poveri figli della Visitazione di Maria, situata a Napoli nel quartiere Colli Aminei dove sono stati riscontrati 48 casi positivi su 225 tamponi effettuati. Tutte le persone sono asintomatiche o paucisintomatiche, e sono state poste in isolamento. La situazione è sotto controllo e sono state attivate tutte le procedure di sicurezza. La struttura, che è privata, è organizzata in 3 moduli separati ubicati su tre diversi livelli: al primo piano insiste la Comunità Tutelare che ospita 39 utenti e 16 suore; al secondo piano insiste la RSA che ospita 40 utenti; al terzo piano è ubicata la Casa-albergo che accoglie 38 utenti. Sempre nell’ambito dello screening disposto dalla Regione, presso un Seminario, su 72 tamponi sono emersi 3 casi relativi a persone già isolate e sorvegliate da 3 giorni e presso una SIR dove si sono registrati 6 positivi. La struttura è tenuta sotto controllo. Proseguono i tamponi massivi su tutte le RSA regionali. Si sta lavorando contestualmente per accertare eventuali comportamenti non rispondenti agli obblighi di legge nei casi individuati. Chiuse le scuole e i centro sociali a Monte di Procida, il cui focolaio era stato innescato da due cerimonie, tra cui un matrimonio. Altro matrimonio focolaio quello svoltosi a Pozzuoli con molti invitati provenienti dalle Marche e da Cercola nel Napoletano. Palma Campania, chiuse 20 sartorie bengalesi. Numeri preoccupanti anche in Costiera sorrentina e a Scafati. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è risultato negativo al secondo tampone, dopo che un suo collaboratore era positivo al Sars Cov 2.

I DATI
Dall’inizio della pandemia: 19.192, oggi +662.
Morti dall’inizio della pandemia: 479, oggi +0
Guariti dall’inizio della pandemia: 7.487, oggi +130
Report posti letto su base regionale in Campania:
Posti letto di terapia intensiva complessivi: 110
Posti letto di terapia intensiva occupati: 65
Posti letto di degenza complessivi: 820
Posti letto di degenza occupati: 684

PER PROVINCIA
Dati per provincia, con rilevazione sfasata per orario, quindi ci possono essere delle differenze rispetto ai dati forniti dalle Asl, ma quelli totali sono precisi. VA DETTO CHE OGGI PESANO, NEL COMPUTO COMPLESSIVO, LA RIDUZIONE DEI CASI IN AGGIORNAMENTO
Napoli 12.708, oggi +477 (+3,90%), rapporto infetti popolazione 0,412%
Caserta 2.780, oggi +101 (+3,39%), rapporto infetti popolazione 0,301%
Salerno 1.881, oggi +65 (+3,08%), rapporto infetti popolazione 0,180%
Avellino 1.175, oggi +31 (+2,71%), rapporto infetti popolazione 0,281%
Benevento 545, oggi +2 (+0,37%) rapporto infetti popolazione 0,197%
In aggiornamento 3

CONTAGI NEL SALERNITANO
L’Asl Salerno per la giornata di oggi (aggiornamento delle 18) 10 casi positivi, così distribuiti: 7 a Nocera inferiore, 1 a Pagani, 1 a Roccapiemonte, 1 a San Valentino Torio. Ieri erano stati 33 i nuovi contagiati dal Sars Cov 2: 15 a Scafati, 3 a Battipaglia, 3 a Pagani, 3 a Baronissi, 2 a Sarno, 2 a Nocera inferiore, 1 a Mercato San Severino, 1 a cava, 1 a Giffoni sei casali, 1 a Capaccio, 1 a Eboli e 1 a Pontecagnano.

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CONTAGI NEL MONDO
Il mondo si avvia verso i 37milioni di contagiati dall’inizio della pandemia. L’India in questa settimana potrebbe agganciare e forse superare gli Stati Uniti come paese maggiormente colpito dal Sars Cov 2. La Colombia prossima al milione di contagiati.

FRANCIA
Oggi oltre 8mila nuovi contagi, ma per effetto del calo tamponi della domenica. Ieri, infatti, elaborati i test prelevati sabato e gli infetti erano stati 16mila. Tolosa e Montpellier da domani diventeranno come la maggior parte delle principali città francesi, zona di massima allerta, come lo sono da sabato scorso Lione, Grenoble, Saint-Etienne e Lilla e da prima Parigi, Aix-Marsiglia e Guadalupa.

REGNO UNITO
Gb, più pazienti ricoverati ora che durante il lockdown. Scatta il sistema di restrizioni a tre livelli
ggi è il giorno delle nuove restrizioni contro il coronavirus, o in alcuni casi di veri e propri lockdown locali, del governo Johnson: ampie aree del Paese, come sicuramente quella di Liverpool e probabilmente anche di Manchester, vedranno bar, pub, palestre per quattro settimane (i ristoranti dovrebbero essere salvi), insieme ad altre dure misure che bloccheranno anche gli spostamenti individuali e contatti con altre persone al di fuori del proprio nucleo familiare. Ecco il sistema a tre livelli di allerta. Da La Repubblica https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/12/news/coronavirus_johnson_annuncia_i_lockdown_locali_nel_regno_unito-270310638/

SPAGNA
Da domani, nella regione della Navarra, gli incontri saranno limitati a massimo sei persone, e bar e ristoranti chiuderanno alle 22. Cinema, teatri e librerie dovranno ridurre la loro presenza al 30% e i supermercati al 40%. In Catalogna, le autorità hanno invitato le aziende a incoraggiare il telelavoro e le università a evitare lezioni in presenza.

GRECIA
Troppi decessi, scattano nuove misure restrittive. Meno persone saranno ammesse in ristoranti, musei e siti archeologici ad Atene e in diverse regioni della Grecia, dove l’incidenza di nuovi casi è considerata particolarmente alta.

USA
Oggi, 41.099 nuovi infetti per un totale di 7.221.278, diecimila in meno di ieri. Nello stato di New York più morti del Perù, Francia o Spagna. Nella città di New York sono morte quasi 24mila persone. Il sindaco Bill de Blasio ha detto che sarà multato chi rifiuterà di indossare la mascherina poiché il tasso di test positivi è salito sopra il 3% per la prima volta da mesi. Altri stati Usa con i dati più preoccupanti sono New Jersey, Texas, California e Florida.

INDIA
Oltre i 7,7milioni di contagiati, l’India corre nei contagi e rischia di superare questa settimana, al massimo la prossima gli Stati Uniti come Paese più infettato dal Sars Cov 2 al mondo. Il numero dei contagiati è notevolmente più alto di quello ufficiale, visti che i tamponi eseguiti sulla popolazione sono in numero irrisorio. Vista l’età media degli indiani, molto giovane, i morti sono relativamente pochi, circa 110mila, la metà circa degli Usa (oltre 214mila). Ovviamente, su questi numeri pesa, e molto, la mancanza di un rilevamento su larga scala dei dati e delle persone sia infette dalla Covid 19 sia dei deceduti.

BRASILE
Numeri ancora alti ma stabilizzati in Brasile. Superati i 150mila morti. «Molte persone sono ancora contagiate in Brasile e la diminuzione dei numeri in media non significa sicurezza. Inoltre, il fatto che i numeri stiano diminuendo non significa che non aumentino di nuovo», ricorda l’Oms. Intanto, colpiscono le immagine di migliaia di persone si accalcano per l’apertura di un supermercato in una città brasiliano.

GIAPPONE
Supera di poco i 90mila il numero di contagi da coronavirus in Giappone, una cifra che comprende i 700 casi registrati sulla Diamond Princess, la nave da crociera ancorata nella baia di Yokohama nei primi mesi dell’anno. Secondo i dati più recenti delle autorità mediche nazionali, la somma complessiva dei decessi nel Paese è di 1.600, con Tokyo che rimane la prefettura con il più alto numero di infezioni, quasi 28mila. Nelle ultime settimane le positività nella metropoli di 14 milioni di abitanti non hanno superato in media le 200 unità giornaliere, e il governo metropolitano ha abbassato il livello di allerta a 3 su una scala di 4, a indicare ‘vigilanza costante con il rischio di un aumento delle infezioni’. Attualmente, a Tokyo, il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid-19, si assesta a poco più di mille, con 24 casi gravi.

I DATI
Contagiati nel mondo dall’inizio della pandemia: 37.640.243
Morti: 1.078.362

Così nei singoli Stati alle ore 21.00 italiane:
7.779.251 Stati Uniti, 7.120.538 India, 5.094.979 Brazil, 1.305.093 Russia, 911.317 Colombia, 894.206 Argentina, 861.112 Spain, 849.371 Peru, 817.503 Mexico, 775.600 France, 692.471 South Africa, 620.420 United Kingdom, 504.281 Iran, 482.832 Chile, 405.437 Iraq, 379.738 Bangladesh, 359.569 Italy, 342.816 Philippines, 339.615 Saudi Arabia, 337.147 Turkey, 336.716 Indonesia, 329.383 Germany, 319.317 Pakistan, 293.553 Israel, 272.671 Ukraine, 187.133 Netherlands, 185.246 Canada, 162.258 Belgium, 157.352 Romania, 152.404 Morocco, 147.033 Ecuador, 138.574 Bolivia, 130.210 Poland, 128.191 Qatar, 120.313 Panama, 119.007 Czechia, 118.843 Dominican Republic, 111.893 Kuwait, 111.802 Nepal, 108.831 Kazakhstan, 107.293 United Arab Emirates, 106.575 Oman, 104.516 Egypt, 98.451 Sweden, 97.826 Guatemala, 90.823 China, 89.652 Japan, 87.913 Portugal, 87.439 Costa Rica, 84.295 Ethiopia, 84.081 Honduras, 83.998 Belarus, 83.137 Venezuela, 75.614 Bahrain, 64.436 Switzerland, 62.618 Moldova, 61.319 Uzbekistan, 60.266 Nigeria, 57.880 Singapore, 56.821 Armenia, 56.298 Austria, 54.624 Lebanon, 53.325 Algeria, 49.675 Paraguay, 49.528 Kyrgyzstan, 47.005 Ghana, 44.684 West Bank and Gaza, 43.821 Libya, 42.528 Ireland, 42.104 Azerbaijan, 41.619 Kenya, 39.870 Afghanistan, 38.837 Hungary, 34.854 Serbia, 33.304 Denmark, 32.556 Tunisia, 30.837 Bosnia and Herzegovina, 30.196 El Salvador, 29.314 Burma, 27.287 Australia, 26.073 Jordan, 24.703 Korea, South, 24.402 Bulgaria, 22.652 Greece, 21.203 Cameroon, 21.113 North Macedonia, 20.621 Croatia, 20.355 Slovakia, 20.154 Cote d’Ivoire, 16.726 Madagascar, 16.247 Kosovo, 16.220 Malaysia, 15.585 Norway, 15.570 Albania, 15.549 Zambia, 15.292 Senegal, 14.050 Montenegro, 13.685 Sudan, 12.272 Georgia, 12.212 Finland, 11.936 Namibia, 11.022 Guinea, 10.894 Maldives, 10.868 Congo (Kinshasa), 10.260 Tajikistan, 10.001 Mozambique, 9.864 Uganda, 9.119 Luxembourg, 8.882 Haiti, 8.835 Gabon, 8.832 Slovenia, 8.011 Zimbabwe, 7.813 Jamaica, 7.550 Mauritania, 7.072 Cabo Verde, 6.366 Angola, 6.248 Lithuania, 6.000 Cuba, 5.821 Malawi, 5.669 Eswatini, 5.423 Djibouti, 5.264 Nicaragua, 5.118 Congo (Brazzaville), 5.101 Trinidad and Tobago, 5.078 Bahamas, 5.063 Equatorial Guinea, 5.051 Suriname, 4.896 Rwanda, 4.854 Central African Republic, 4.844 Sri Lanka, 4.718 Syria, 3.883 Estonia, 3.864 Somalia, 3.844 Malta, 3.641 Thailand, 3.632 Gambia, 3.582 Iceland, 3.515 Botswana, 3.469 Guyana, 3.286 Mali, 2.787 South Sudan, 2.765 Latvia, 2.696 Andorra, 2.531 Belize, 2.411 Benin, 2.385 Guinea-Bissau, 2.306 Sierra Leone, 2.294 Uruguay, 2.280 Burkina Faso, 2.052 Yemen, 2.006 Cyprus, 1.940 Togo, 1.871 New Zealand, 1.805 Lesotho, 1.363 Liberia, 1.304 Chad, 1.201 Niger, 1.110 Vietnam, 929 Sao Tome and Principe, 741 San Marino, 712 Diamond Princess (la nave da crociera), 565 Papua New Guinea, 529 Taiwan, 525 Burundi, 509 Tanzania, 495 Comoros, 414 Eritrea, 404 Mauritius, 318 Mongolia, 309 Bhutan, 283 Cambodia, 234 Monaco, 208 Barbados, 148 Liechtenstein, 148 Seychelles, 146 Brunei, 111 Antigua and Barbuda, 64 Saint Vincent and the Grenadines, 32 Dominica, 32 Fiji, 29 Saint Lucia, 29 Timor-Leste, 24 Grenada, 23 Laos, 19 Stato del Vaticano, 19 Saint Kitts and Nevis, 10 Western Sahara, 9 MS Zaandam,

L’APPROFONDIMENTO
1.
LE NUOVE RESTRIZIONI PREVISTE DAL GOVERNO ITALIANO
Stop alle gite scolastiche e alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa con più di sei persone. E ancora, stretta sulla movida e sui ricevimenti dopo le cerimonie e addio alle partite di calcetto e basket tra amici. Prendono forma le misure del governo per fronteggiare il rialzo dei contagi e nelle prossime ore il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il nuovo Dpcm, probabilmente domani, dopo una consultazione con le Regioni. E’ stato lo stesso premier, assieme ai ministri degli Affari Regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza ad illustrare i nuovi interventi alle Regioni dopo aver ribadito, a Taranto, le ratio seguita dal governo: interventi mirati ora per evitare in futuro misure più drastiche. “Escludo un lockdown nazionale” ma “se la curva dovesse continuare a salire si potrebbe pensare a dei lockdown circoscritti”. Per evitare di richiudere tutto, però, bisogna agire subito. Ecco perché il Dpcm prevede comunque delle limitazioni che, come hanno ribadito più volte negli ultimi giorni fonti di governo vanno ad impattare direttamente sulla vita delle persone. FESTE: Uno dei punti più controversi riguarda le feste private. Nella bozza presentata alla Regioni il governo vieta quelle nei locali aperti al pubblico ma rivolge anche una forte raccomandazione per quelle nelle case private: se non si è conviventi non dovrebbero parteciparvi più di sei persone. E’ stato lo stesso Conte a spiegare che nell’esecutivo la riflessione “è ancora in atto” poiché alcuni ministri – Speranza su tutti – vorrebbero vietare anche quelle in casa forti del fatto che il 77% dei contagi avvengono in ambito familiare. Un nodo che potrebbe essere sciolto nelle prossime ore dopo la riunione tra il premier e i capi delegazione della maggioranza. CERIMONIE: La bozza conferma invece le indiscrezioni che erano uscite in questi giorni per quanto riguarda matrimoni, comunioni, cresime e funerali: restano in vigore le regole dei protocolli già approvati per chiese e comuni ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi. ADDIO AL CALCETTO: Confermato anche lo stop agli sport amatoriali di contatto. Significa niente più partire tra amici che non siano regolamentate. Il Dpcm salva infatti gli sport a livello dilettantistico: potranno cioè continuare a svolgere le attività tutte quelle società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi. NIENTE GITE: Una novità emersa nelle ultime ore riguarda invece la scuola: saranno vietate, finché la situazione non migliorerà, gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. MOVIDA: Arriva anche la stretta annunciata sui luoghi di divertimento, per evitare assembramenti di giovani. Alle 21 scatterà dunque il ‘divieto di sosta’ davanti a quei locali che non offrono posti a sedere mentre ristoranti, pub e locali che offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte. Su questo punto alcuni governatori hanno puntato i piedi e lo stesso presidente dell’Anci Antonio Decaro ha chiesto di “lasciare i locali aperti” anche oltre la mezzanotte, “perché se uno sta seduto mantiene il distanziamento”. In ogni caso aumenteranno i controlli con la circolare del Viminale che ha ribadito l’invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che offrono le proprie sale per “attività danzanti”. IN MILLE NEI PALAZZETTI: Il Dpcm interviene poi sulle regole per gli eventi sportivi. Non cambia nulla per gli stadi – dunque alle partite potranno continuare ad assistere non più di mille persone, anche per i campi di serie A – mentre la capienza dei palazzetti viene portata al 15%, anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Salta dunque il limite delle 200 persone al chiuso CINEMA E TEATRI: Limite che invece resta per cinema, teatri e sale da concerto, come restano i mille spettatori all’aperto. In un primo momento si era parlato di un taglio per questi settori, ma è stato il ministro della Cultura Dario Franceschini dopo i numerosi appelli del mondo dello spettacolo, a fugare i dubbi. “Non esiste il rischio. Saranno confermati questi limiti con la conferma della possibilità delle regioni di derogare. E le deroghe concesse con ordinanze regionali verranno fatte salve proprio con il Dpcm” SMART WORKING: Il governo dovrebbe anche intervenire sullo smart working, per potenziarlo e portarlo nella P.a. dall’attuale 50% al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. Incentivo, quest’ultimo chiesto anche dall’Anci per decongestionare i trasporti. DAD E TRASPORTO LOCALE: E proprio il trasporto pubblico locale è alla base della richiesta arrivata da alcuni governatori, a partire da Luca Zaia. Se ci sarà un intervento per ridurre la capienza di bus e metropolitane deve essere attivata la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. E’ probabile che la questione non finisca nel Dpcm ma il nodo dei trasporti “esiste” ammette un ministro, mentre i tecnici ribadiscono la loro richiesta, si torni al 50% della capienza.

2. RIFLESSIONE SUI DATI DI OGGI.
Da Il Sole 24 ore: «I dati di oggi, con il solito calo dei test, sono poco significativi. Riprendiamo quelli di ieri, ancora riferiti a un numero importante di test (104.658) osservandoli da differenti punti di vista. 1) Rapporto positivi/tamponi. Un indicatore che, alzandosi, è segno di due possibili cause: un insufficiente numero di test, oppure una circolazione del virus in aumento. Tre sole Regioni (Lombardia 15.590;Lazio 12.733; Toscana 11.394 e Veneto 11.140) hanno superato la soglia dei 10.000 tamponi elaborati. Il rapporto positivi/tamponi è risultato così distribuito: Liguria 11,5%; Sardegna 8,16%; Valle d’Aosta 7,50%; Campania 6,85%; Lombardia 6,61%; Sicilia 6,58%; Piemonte 6,31%; Molise 5,93%; Friuli 5,72%; Puglia 5,45%; P.A. Bolzano 5,25%; Umbria 4,85%; Toscana 4,53%; Marche 4,52%; Emilia Romagna 4,43%; Veneto 3,93%; Abruzzo 3,38%; Lazio 2,91%; P.A. Trento 2,11%; Calabria 2,06%; Basilicata 1,35%. 2) Il numero dei nuovi casi: Lombardia 1.032; Campania 633; Toscana 517; Veneto 438; Piemonte 409; Liguria 386; Emilia Romagna 384; Lazio 371; Sicilia 297; Puglia 212; Sardegna 143; Umbria 135; Marche 108; Friuli 97; P.A. Bolzano 84; Abruzzo 77; P.A. Trento 39; Calabria 35; Molise 28; Valle d’Aosta 18; Basilicata 13. 3) Il numero dei nuovi casi in rapporto alla popolazione: Liguria 24 nuovi casi per 100.000 abitanti; Umbria 15; P.A. Bolzano 15; Valle d’Aosta 14; Toscana 13; Lombardia 10; Campania 10; Piemonte 9; Molise 9; Sardegna 8; Veneto 8; Emilia Romagna 8; Marche 7; P.A. Trento 7; Friuli 7; Lazio 6; Puglia 5; Sicilia 5; Abruzzo 5; Basilicata 2; Calabria 1.
Una classifica molto diversa dalla precedente che dimostra, ancora una volta, come i valori assoluti spesso non siano indicativi. Infine una notizia dalla Cina. Dopo due mesi senza casi sintomatici sono stati individuati 12 positivi con trasmissione locale del virus a Quingdao: tutti legati a un ospedale dove vengono trattati i casi importati dall’estero. Test immediato per il personale e i pazienti dell’ospedale (114.862 soggetti) e nei prossimi 5 giorni tamponi sull’intera popolazione della città: 9 milioni di persone».

3. L’ANALISI DELL’OMS.
Da La Repubblica: «”Quasi il 70% di tutti i casi di Covid-19 segnalati a livello globale la scorsa settimana proveniva da 10 paesi, e quasi la metà da soli tre paesi”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing di oggi con la stampa per gli aggiornamenti sulla pandemia di coronavirus. “In tutto il mondo, stiamo assistendo a un aumento del numero di casi segnalati di Covid-19 soprattutto in Europa e nelle Americhe. In ciascuno degli ultimi quattro giorni si è registrato anche il numero più alto di casi segnalati finora”. “Non sappiamo molto sull’immunità al Covid-19. La maggior parte delle persone infettate sviluppa una risposta immunitaria entro le prime settimane, ma non sappiamo quanto sia forte o duratura, o come differisca per persone diverse. Alcuni sono stati ricontagiati”. Ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus. “L’attuale scollamento tra la crescita del numero di casi e il numero dei morti”, più basso rispetto alla prima ondata della pandemia, “potrebbe ridursi in maniera molto grave e catastrofica, a meno che non stiamo molto molto attenti” ha detto Mike Ryan, il direttore del programma emergenze dell’Oms. “La minore mortalità è dovuta al fatto che ora siamo in grado di fare più test e tracciamenti” e “curiamo molto meglio i pazienti”, ha aggiunto la dottoressa Maria Van Kerkhove».

3. LE DECISIONI DELL’EUROPA.
Da La Repubblica: «Von der Leyen: test o quarantena per chi arriva da zone rosse o arancioni
I Paesi dell’Unione europea stanno per adottare un sistema comune per coordinare i viaggi attraverso il blocco di 27 nazioni. Ma un ritorno a una piena libertà di movimento nel mezzo della pandemia rimane lontano dalla portata. La misura chiave che sarà concordata martedì è una mappa comune delle infezioni che ordina le regioni europee in zone verdi, arancioni e rosse in base alla gravità dei loro focolai di coronavirus. “Questo nuovo sistema renderà le cose più facili per i cittadini. Sono lieta che abbiamo trovato questa soluzione insieme”, ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Le zone rosse e i viaggiatori essenziali I cittadini in arrivo dalle zone rosse dovranno essere messi in quarantena o effettuare un test: la scelta è una prerogativa di ogni governo nazionale. Le zone rosse dovrebbero essere aree in cui i casi di Covid sono più di 50 per 100mila persone durante un periodo di 14 giorni e la percentuale di test positivi raggiunge almeno il 4%. Verranno classificate in rosso anche le regioni con un tasso di positività inferiore ma in cui il numero totale di casi è superiore a 150 per 100mila. Alla luce dell’altissimo livello di infezioni in tutto il continente, la maggior parte del blocco dovrebbe essere classificata come rossa o arancione. I viaggiatori provenienti dalle zone verdi non avranno limiti sui loro viaggi. Durante la riunione di martedì verrà anche elaborato un elenco di viaggiatori essenziali autorizzati a circolare liberamente nel blocco e i lavoratori transfrontalieri non dovrebbero essere interessati dalle restrizioni».

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